testimonianze al processo per l’omicidio di auriane laisne ad aosta, focus sul rinvenimento del corpo e i movimenti dei giovani

testimonianze al processo per l’omicidio di auriane laisne ad aosta, focus sul rinvenimento del corpo e i movimenti dei giovani

Il processo a Sohaib Teima per l’omicidio di Auriane Laisne si concentra sulle testimonianze chiave ad Aosta, il ritrovamento del corpo a Equilivaz e le indagini tra Italia e Francia.
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Il processo contro Sohaib Teima, accusato di aver ucciso la sua ex fidanzata Auriane Laisne trovata morta in Valle d’Aosta, prosegue ad Aosta con testimonianze chiave, accertamenti tecnici e nuove udienze previste. - Gaeta.it

Il processo che vede imputato Sohaib Teima, 23 anni di Fermo, accusato di aver ucciso la sua ex fidanzata francese Auriane Laisne, ha registrato oggi una tornata di testimonianze chiave ad Aosta. La giovane donna di 22 anni era stata trovata senza vita l’8 aprile 2024 nella cappella abbandonata di Equilivaz, frazione di La Salle, in Valle d’Aosta. Durante l’udienza, i testimoni hanno ricostruito i momenti legati al ritrovamento del corpo e agli ultimi spostamenti della coppia nella zona. L’attenzione si è concentrata sull’ambiente in cui si è consumato il delitto e sui primi accertamenti sulle attività telefoniche di entrambi.

Il ritrovamento del corpo nella cappella diroccata di equilivaz

Il testimone Andrea Sarasino ha raccontato come, insieme a sua madre, abbia scoperto casualmente il cadavere di Auriane Laisne il 5 aprile 2024 all’interno della vecchia cappella di Equilivaz. Sarasino ha spiegato di aver notato qualcosa di insolito mentre si trovava nel villaggio per una passeggiata. Sua madre si era fermata e si era affacciata all’interno dell’edificio, richiamandolo con voce. Dopo essere tornato indietro, attraverso una porta semiaperta ha visto qualcosa che gli ha subito destato sospetti: due gambe con degli scarponi.

Non si rendeva però conto che si trattasse di un corpo senza vita, poiché l’interno della cappella era molto buio e non riusciva ad identificare con certezza la situazione. La scena lo ha spaventato e lo ha spinto a uscire immediatamente dal luogo per chiamare il numero di emergenza 112. La testimonianza di Sarasino ha offerto un dettaglio importante sul contesto del ritrovamento, sottolineando come il cadavere fosse nascosto in un edificio in stato di abbandono, elemento che ha complicato la scoperta da parte di passanti o residenti.

Quella cappella, ormai poco frequentata e in rovina, era accessibile ma non visitata abitualmente, in un punto remoto della valle. Il gesto di chiamare subito i soccorsi ha permesso un rapido intervento delle forze dell’ordine e l’avvio delle indagini. Sarasino ha tenuto a precisare che all’inizio non fu chiaro il motivo della presenza dei due scarponi, fino a quando le autorità non hanno confermato il ritrovamento del corpo.

Le ultime notti a valgrisenche e le difficoltà di soggiorno

Un altro testimone ascoltato è stato Philippe Bethaz, un giovane residente a Valgrisenche, località alpina non distante dal luogo del ritrovamento. Bethaz ha ospitato la notte del 25 marzo 2024 Sohaib Teima e Auriane Laisne quando i due si trovarono senza un posto dove dormire. Secondo la sua dichiarazione, la coppia era arrivata in zona per motivi non meglio specificati ma avevano perso la prenotazione di un hotel.

Bethaz ha raccontato di aver visto i due vicini in difficoltà e di aver deciso di aiutarli aprendo le porte di casa sua per una notte. Ha descritto Auriane come una presenza silenziosa e taciturna durante la serata, mentre Teima mostrava una certa agitazione, chiedendo informazioni su luoghi abbandonati nei dintorni della valle. Bethaz gli avrebbe risposto che, durante quella stagione, le strutture diroccate non erano facilmente accessibili per via della neve e del freddo.

Dopo aver bevuto insieme una tisana, i due sono andati a dormire in casa del testimone, che li ha poi accompagnati all’alba alla fermata dell’autobus per proseguire il viaggio. Questa testimonianza collega temporalmente la coppia e dà un’idea dei loro spostamenti poco prima del ritrovamento del corpo. L’episodio racconta anche una condizione di precarietà e disagio vissuta dai giovani, lontano dalla propria abitazione e senza riferimenti sicuri.

Accertamenti tecnici e indagini della polizia francese

Nel corso dell’udienza è intervenuto anche l’ufficiale di polizia giudiziaria francese Alberto Randazzo, incaricato degli accertamenti sui movimenti e le tracce digitali di Sohaib Teima dopo il suo arresto in Francia e l’estradizione in Italia. Randazzo ha spiegato le attività svolte, tra cui perquisizioni nell’appartamento di Teima in territorio francese, presso il campus universitario dove studia e nella casa di una parente.

Nel quadro delle indagini sono state analizzate dettagliatamente le celle telefoniche legate ai cellulari di Teima e di Auriane. La traccia più rilevante ha riguardato la connessione alle reti mobili italiane e francesi: alle 13:55 del 25 marzo del 2024, le utenze telefoniche di entrambi hanno agganciato la rete italiana attraversando il traforo del Monte Bianco. Dopo questo passaggio le SIM hanno cessato di funzionare fino al 27 marzo, quando si sono riagganciate nuovamente alla rete francese.

Il controllo ha previsto anche il prelievo di campioni di DNA da parte degli inquirenti, che Teima ha acconsentito a fornire. Durante questa operazione il sospettato ha manifestato un momento di agitazione, cercando di interrompere le procedure. L’episodio sottolinea la tensione nel corso delle indagini e l’impatto psicologico dell’accusa. In più sono stati fatti controlli bancari per seguire eventuali movimenti di denaro riconducibili all’imputato.

Prossime fasi del processo ad aosta

Domani l’udienza proseguirà con la deposizione dei familiari di Auriane e con l’audizione del genetista nominato dalla procura, che dovrebbe chiarire aspetti importanti sulle prove biologiche raccolte. Lo svolgimento di queste fasi sarà decisivo per la prosecuzione del procedimento giudiziario in corso ad Aosta.

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