Ieri pomeriggio, 1 febbraio, un inquietante episodio ha avuto luogo a Teramo, precisamente nella zona di Piazza San Francesco. Gli agenti della polizia di Stato sono stati allertati a seguito di segnalazioni riguardanti una violenta lite tra due gruppi di giovani, durante la quale è stata lanciata una bottiglia incendiaria. L’intervento delle forze dell’ordine ha fatto emergere una situazione potenzialmente pericolosa, ma per fortuna, non ci sono stati gravi danni.
L’intervento della polizia e la rilevazione della bottiglia incendiaria
Intorno alle 17.00, diversi reparti delle forze dell’ordine si sono mobilitati per affrontare la situazione. Oltre alla squadra volanti, sono intervenuti anche operatori della squadra mobile, della Digos, dei carabinieri, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco. Quando le forze di polizia sono arrivate sulla scena, i gruppi di giovani coinvolti nella lite si erano già dileguati. Tuttavia, tra le macerie della lite è stata rinvenuta una bottiglia incendiaria, evidentemente utilizzata durante l’incidente.
Sebbene non siano stati segnalati danni a persone o proprietà, sono stati riscontrati alcuni danni al prato circostante, che ha subito delle bruciature. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente per domare le fiamme e garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente.
Identificazione dell’autore e perquisizioni
Grazie a un’azione investigativa immediata condotta dalla squadra mobile, assieme alla Digos, la polizia è riuscita a identificare rapidamente il responsabile del lancio della bottiglia incendiaria. Si tratta di un minorenne di 14 anni. Nella stessa serata, gli agenti hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione, dove sono stati recuperati e sequestrati gli abiti ancora intrisi di benzina, indizi chiave del suo coinvolgimento.
Inoltre, il giovane ha fornito informazioni cruciali che hanno portato al rinvenimento di altre due bottiglie incendiari, pronte per l’uso, nascoste in uno zaino tra le sterpaglie in prossimità della piazza. Questo ulteriore elemento ha complicato la già inquietante situazione e ha sollevato interrogativi sulle intenzioni del gruppo.
Coinvolgimento di un secondo ragazzo e situazione della vittima
Un altro minorenne, anch’esso di 14 anni, è stato identificato come complice del primo ragazzo. Anche in questo caso, gli agenti della squadra mobile hanno effettuato una perquisizione domiciliare, ma le ricerche non hanno prodotto risultati significativi in termini di prove. L’indagine continua con la speranza di chiarire ulteriormente il ruolo di entrambi i ragazzi e il contesto dell’incidente.
La vittima del lancio della bottiglia incendiaria, anche lui minorenne, ha cercato assistenza all’Ospedale di Teramo. Il giovane ha raggiunto autonomamente il pronto soccorso e, dopo le necessarie cure, è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni per le ferite riportate.
Reati ipotizzabili e sviluppo delle indagini
Le indagini condotte dalla polizia stanno portando alla luce gravi accuse nei confronti dei due minorenni coinvolti. Tra i reati ipotizzati figurano la fabbricazione o detenzione di materie esplodenti, accensioni ed esplosioni pericolose e lesioni personali aggravate. Le autorità sperano di chiarire nei prossimi giorni la dinamica esatta dei fatti e di prevenire incidenti simili in futuro, che rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica e il benessere dei cittadini.