Due persone sono state fermate dalla Polizia di Stato dopo aver tentato di sottrarre denaro dalla cassetta delle offerte della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. L’episodio è avvenuto nei pressi di una delle porte sante simbolo del Giubileo, e il tempestivo intervento di un sacerdote ha impedito il successo del piano criminale.
Il furto frustrato nel cuore della Basilica San Giovanni In Laterano
Nel cuore di una delle chiese più rilevanti della capitale, la Basilica di San Giovanni in Laterano, un uomo e una donna hanno tentato un furto ai danni dei fedeli. Il luogo, noto per essere una meta costante di pellegrinaggi e una delle quattro porte sante, si è trasformato per qualche istante in teatro di un reato. La coppia ha agito secondo uno schema ben definito: la donna fungeva da palo, mentre l’uomo si avvicinava alla cassetta delle offerte con uno strumento artigianale, uno spadino, cercando di estrarre le banconote lasciate dai visitatori. I movimenti sospetti sono stati notati da un sacerdote che custodisce la basilica, il quale li ha colti sul fatto appena riusciti a prendere una banconota da 20 euro. Il loro gesto è stato interrotto dalle grida del religioso, che hanno richiamato l’attenzione della sorveglianza esterna.
Il ruolo decisivo del sacerdote e l’intervento della polizia
Il sacerdote che ha sorpreso i due ladri ha avuto un ruolo determinante nel successo dell’intervento. Nel momento in cui ha notato l’uomo armeggiare con lo spadino vicino alla cassetta delle offerte, ha subito allertato le forze dell’ordine con urla che hanno raggiunto gli agenti di Polizia del Commissariato Esquilino. Questi ultimi si trovavano in servizio all’esterno della Basilica e sono riusciti ad intercettare rapidamente la coppia nel tentativo di fuga. È emerso subito che i due sospetti hanno opposto resistenza sia al custode della chiesa sia agli agenti intervenuti, ma non sono riusciti a scappare. L’azione coordinata tra la vigilanza interna e la polizia esterna ha garantito l’immediato arresto dei due individui.
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Le accuse e lo stato processuale degli arrestati
I due fermati sono stati identificati come gravemente indiziati per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Le accuse hanno una base giuridica precisa e rappresentano la risposta penale all’azione messa in atto dai sospetti all’interno di un luogo sacro. Nelle aule di Piazzale Clodio, sede dell’Autorità Giudiziaria di Roma, è stata convalidata la correttezza dell’intervento effettuato dalla Polizia di Stato. Gli arresti sono stati ufficializzati, ma è fondamentale ricordare che, secondo le norme processuali, gli indagati restano presunti innocenti fino a una sentenza definitiva passata in giudicato. Il procedimento resterà aperto per chiarire completamente le responsabilità e il ruolo svolto da ciascuno degli arrestati nel tentativo di furto avvenuto nella basilica.