A Napoli un uomo di 38 anni è stato arrestato durante un tentativo di truffa ai danni di un’anziana donna nel quartiere Rione Alto. L’intervento rapido della polizia ha impedito che il raggiro andasse a buon fine. Oltre al reato di truffa, l’uomo è stato denunciato per possesso di un coltello a serramanico, trovato nascosto nello zaino al momento della perquisizione.
Il raggiro telefonico con la falsa emergenza familiare
La vicenda è avvenuta in via Onofrio Fragnito, zona Rione Alto, un pomeriggio di inizio giugno. La vittima ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è spacciato per suo figlio, raccontandole una storia di emergenza: avrebbe investito una persona e serviva subito una somma di denaro per risarcire i danni. La voce rotta dal pianto e il tono drammatico hanno messo la donna alla prova. La tecnica usata è una truffa ben nota, in cui il malvivente sfrutta il senso di responsabilità familiare per ottenere soldi.
Astuzia e tempismo della vittima
Quello che però ha assicurato il fallimento del raggiro è stato il tempismo della vittima. Durante la telefonata, il vero figlio è rientrato in casa, smentendo la storia inventata. La donna ha deciso di non interrompere il contatto con il truffatore ma ha finto di credere alle sue parole. Questa astuzia ha permesso ai familiari di allertare subito la polizia e dare così il via a un intervento rapido sul posto.
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L’intervento della polizia e l’arresto
Poco dopo la telefonata, il truffatore si è presentato sotto l’abitazione dell’anziana donna per ritirare un sacchetto contenente denaro e gioielli che le era stato chiesto di preparare. Ma la polizia del commissariato Vomero era già sul posto, allertata dai familiari della vittima. Gli agenti hanno fermato l’uomo nel momento in cui stava cercando di allontanarsi.
Scoperta durante la perquisizione
Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato nascosto nello zaino un coltello a serramanico. Per questo motivo, oltre all’arresto per truffa aggravata su persona anziana, l’uomo è stato denunciato a piede libero anche per porto abusivo di oggetti atti a offendere. Le forze dell’ordine hanno poi portato il truffatore in carcere. L’uomo, già noto alle autorità per precedenti penali, dovrà rispondere alle accuse nei prossimi processi.
Il valore della prudenza nelle truffe agli anziani
Questo episodio mostra quanto sia comune la tecnica della truffa telefonica basata su falsi incidenti, soprattutto rivolte contro persone anziane. L’abilità del truffatore sta nel creare un’emergenza artificiale, confidando nell’emotività e nell’istinto di aiutare. La prontezza della donna nel sospettare l’inganno e la capacità della sua famiglia di coinvolgere subito la polizia sono risultate decisive per evitare che il colpo andasse a segno.
Prevenzione e allerta sociale
Il caso di via Onofrio Fragnito si aggiunge ai numerosi tentativi simili segnalati in varie città italiane negli ultimi anni. Le forze di polizia invitano spesso a verificare direttamente con i familiari in caso di telefonate sospette e a segnalare qualsiasi comportamento anomalo. Solo così si possono bloccare casi di truffa prima che si trasformino in perdite economiche o in incidenti peggiori. La presenza di un coltello nascosto nel bagaglio del truffatore evidenzia inoltre che dietro queste azioni criminali possono nascondersi pericoli maggiori.
La tempestività con cui la polizia è intervenuta ha scongiurato conseguenze peggiori. Questo arresto è un esempio di come la collaborazione tra cittadini e agenti continui a mantenere un livello di sicurezza elevato, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione. Situazioni analoghe restano uno dei principali obiettivi nelle attività di controllo nelle strade cittadine.