Le alte temperature di domenica 2025 hanno portato a una serie di incendi importanti tra Sardegna e Campania. Il caldo intenso ha alimentato le fiamme che hanno impegnato i soccorsi in diverse aree, con danni sia alla natura che alle infrastrutture. Dalle zone boschive alla messa in sicurezza di aree abitate, la situazione ha richiesto un intervento rapido e coordinato da parte dei vigili del fuoco e della protezione civile.
La situazione in sardegna: 24 incendi e aeroporto di alghero bloccato
In Sardegna la domenica si è contraddistinta per il rialzo termico attorno ai 40 gradi, con conseguente aumento dei roghi nel territorio regionale. I vigili del fuoco hanno contato 24 incendi nell’arco di poche ore fra nord e sud dell’isola, con danni rilevanti soprattutto nelle zone di macchia mediterranea e campi coltivati.
Nord-ovest sardegna e aeroporto riviera del corallo
Il nord-ovest dell’isola è stata probabilmente l’area più colpita. Qui le fiamme hanno raggiunto la zona dell’aeroporto Riviera del Corallo di Alghero. Per diverse ore lo scalo è rimasto chiuso a causa della densa colonna di fumo che ha reso impossibile la visibilità per gli atterraggi e decollo. Tutti i voli in arrivo sono stati dirottati sugli aeroporti di Cagliari e Olbia, causando disagio ai passeggeri e ritardi nei collegamenti.
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Sul fronte delle particolarità territoriali, la campagna limitrofa a Santa Maria la Palma ha visto l’evacuazione preventiva di abitazioni e aziende agricole. La presenza di molte attività produttive nel settore ha reso indispensabile un intervento rapido per evitare perdita di beni e danni gravi alla comunità locale. La combinazione di vento e caldo ha reso particolarmente difficili le operazioni di spegnimento.
Le operazioni di soccorso e i danni nelle aree colpite in sardegna
Le squadre di protezione civile, vigili del fuoco e corpo forestale hanno operato con mezzi a terra e apparecchi aerei per contenere gli incendi. In azione sono stati elicotteri, un superpuma e un canadair arrivato da Genova, tutti cruciali per limitare l’avanzata delle fiamme.
Situazioni critiche si sono registrate in altri punti dell’isola. A Ozieri, il fuoco si è avvicinato a un quartiere residenziale, mettendo in allarme la popolazione. Allarme anche a Ossi, Muros e nelle campagne intorno a It Turi, dove le fiamme hanno interessato vaste superfici. Nel sud della Sardegna roghi hanno colpito soprattutto Quartucciu e Villacidro, continuando a trasformare il paesaggio e mettendo in difficoltà le operazioni di spegnimento.
La pressione sul sistema antincendio resta alta, vista la persistenza delle condizioni climatiche avverse che alimentano ulteriormente il rischio di nuovi focolai.
Gli incendi in campania: roghi attivi tra salerno, napoli e caserta
Anche la Campania ha vissuto una giornata difficile a causa degli incendi. I fuochi si sono sviluppati in più province, con interventi urgenti nelle aree di Salerno, Napoli e Caserta. La più colpita sembra la zona di Vietri sul Mare, dove un vasto incendio ha interessato una vasta area boschiva.
Chiusure stradali e interventi a salerno
Nel territorio di Salerno in particolare sono stati chiusi temporaneamente alcuni tratti stradali per motivi di sicurezza. La strada che collega il Castello di Arechi e la Croce di Cava è stata interdetta al traffico proprio per evitare rischi. La polizia municipale ha riaperto la via solo dopo aver garantito condizioni di sicurezza grazie alle operazioni di spegnimento e bonifica.
Le fiamme hanno inoltre riguardato la zona del Colle Bonadies, con costante presenza delle squadre di controllo per assicurare che il fuoco fosse completamente domato. I vigili del fuoco e gli addetti ai lavori hanno mantenuto alta l’attenzione, intervenendo anche nelle ore serali per evitare riprese degli incendi.