L’estate bolognese si anima nuovamente con la rassegna Talenti, organizzata da Bologna Festival, che dal 3 giugno all’8 luglio propone una serie di concerti all’aperto nel chiostro della Basilica di Santo Stefano. Il via è affidato al Trio Nebelmeer, gruppo francese di musica da camera, che proporrà un programma con brani di Schubert, Mendelssohn e Ravel. Dopo alcuni anni di pausa, questa manifestazione conferma la sua vocazione per la musica classica di qualità in un’atmosfera raccolta e suggestiva.
Il rientro del trio nebelmeer al chiostro di santo stefano
Il 3 giugno alle 21 si accendono i riflettori sul chiostro della Basilica di Santo Stefano, luogo che da sempre ospita la rassegna Talenti. Il Trio Nebelmeer, formato dal violinista Arthur Decaris, dal violoncellista Florian Pons e dal pianista Loann Fourmental, presenta un repertorio di brani che spazia dall’Ottocento agli inizi del Novecento. Il nome della formazione significa “mare di nebbia” e si ispira all’opera romantica “Viandante nella nebbia” di Caspar David Friedrich, richiamando un’atmosfera lirica e contemplativa.
Giovani talenti francesi in ascesa
Questi tre giovani musicisti francesi si sono distinti rapidamente sulla scena europea, grazie a una preparazione rigida e a un’attenzione particolare verso la letteratura cameristica per trio con pianoforte. Il loro percorso si è sviluppato sotto la guida di famosi ensemble, tra cui il Trio Wanderer, il Quartetto Modigliani e il Quartetto Diotima. Il riconoscimento arriva con premi come il “Premio Trio di Trieste” e il Premio Speciale Ribotta, che hanno suggellato il valore artistico del gruppo nato nel 2019.
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Un viaggio musicale tra schubert mendelssohn e ravel
L’esecuzione inizierà con il Trio op. 148 di Franz Schubert, noto come “Notturno” in mi bemolle maggiore. Questa composizione rappresenta una sorta di introduzione delicata e immaginifica, in cui si apprezzano le invenzioni melodiche tipiche di Schubert. Il percorso prosegue con il Trio n.1 in re minore op. 49 di Felix Mendelssohn, composto nel 1839 e rappresentativo del suo stile elegante e intenso. La prima esecuzione avvenne nel 1840 a Lipsia, al Gewandhaus, dove Mendelssohn era direttore musicale e promosse anche la diffusione delle opere di Schubert.
L’omaggio a ravel e la modernità neoclassica
Il programma si chiude con un’opera di Maurice Ravel, il Trio in la minore, presentato per la prima volta nel 1915 alla Salle Gaveau di Parigi. Questa composizione segna un passaggio verso un neoclassicismo moderno, caratterizzata da una scrittura raffinata e complessa. I primi interpreti furono Alfredo Casella al pianoforte, Georges Enescu al violino e Louis Feuillard al violoncello, nomi di primo piano della scena musicale europea all’inizio del Novecento.
Bologna festival e l’importanza della rassegna sotto le stelle
La manifestazione Talenti si conferma un appuntamento fisso per gli appassionati di musica classica a Bologna, offrendo concerti in un contesto architettonico e naturale unico. Il chiostro della Basilica di Santo Stefano rappresenta uno spazio ideale per ascoltare le esecuzioni disseminate nell’arco di un mese, spesso in serate gradevoli di giugno e luglio. Bologna Festival mantiene così viva una tradizione musicale che attrae anche spettatori provenienti da oltre la città.
Valorizzazione dei giovani e promozione della musica cameristica
L’attenzione per i giovani gruppi strumentali e la scelta di programmi che uniscono autori classici a interpreti emergenti si rivela vincente per la promozione della musica cameristica. Quest’anno il talento francese del Trio Nebelmeer aggiunge un tassello importante, contribuendo a collegare storia e presente con brani scelti con cura e capacità esecutive consolidate. Restano momenti in grado di attirare cultori e semplici curiosi, in una dimensione raccolta e partecipata.