La discussione della tesi magistrale di Ingegneria meccanica si è svolta il 23 luglio presso il polo di ingegneria di Roio, all’università dell’Aquila. Lo studio si focalizza sullo sviluppo e la verifica di un modello complesso di sospensione per vetture di Formula 1. Questo lavoro nasce da un’esperienza pratica durante un tirocinio in un’azienda specializzata nel settore automobilistico da corsa.
Il percorso di ricerca e la collaborazione con racing bull
Luca Pelusi, studente coinvolto, ha condotto la sua ricerca durante un tirocinio svolto presso Racing Bull a Faenza, azienda nota per la progettazione di componenti per monoposto ad alte prestazioni. Il progetto verte su un modello di conformità delle sospensioni, aspetto fondamentale per migliorare il comportamento dinamico delle vetture in gara. Il lavoro combina analisi teoriche approfondite con simulazioni e prove sperimentali, per affinare la precisione del modello.
Il tirocinio ha permesso a Pelusi di applicare concetti di ingegneria meccanica all’avanguardia, sviluppando strumenti in grado di prevedere come le sospensioni rispondano a diversi carichi e condizioni di pista. Il legame tra università e impresa ha offerto un contesto reale, con sfide tecniche complesse da affrontare. Questo scambio diretto ha contribuito a un risultato concreto ed efficace.
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I commenti del tutor e dell’università sull’esperienza formativa
Il tutor aziendale, ingegner Pedro Bussadori, ha lodato l’autonomia e la capacità di adattamento mostrata da Pelusi durante il percorso. Ha sottolineato come lo studente sia riuscito a integrare le conoscenze accademiche con le richieste operative del team di Racing Bull, risultato non scontato in contesti di alta specializzazione. L’esperienza pratico-teorica ha arricchito il profilo professionale di Pelusi, rendendolo un candidato interessante per il settore automobilistico sportivo.
Dal lato accademico, il professor Luca Di Angelo, presidente del consiglio di area didattica di ingegneria meccanica, ha evidenziato come questa esperienza confermi l’alto livello formativo offerto dal corso di laurea. Le collaborazioni con aziende leader permettono agli studenti di confrontarsi con progetti reali, aumentando le possibilità di inserimento nel mercato del lavoro. Di Angelo ha rimarcato la soddisfazione per risultati di questo tipo, che confermano la validità del programma didattico.
L’importanza delle collaborazioni tra università e industria
Il professor Vincenzo Stornelli, direttore del dipartimento di ingegneria industriale, ha evidenziato il ruolo significativo delle partnership con realtà aziendali d’eccellenza. Questi rapporti favoriscono la crescita scientifica e formativa dell’ateneo, permettendo agli studenti di acquisire competenze aggiornate in contesti concreti. L’incontro tra mondo accademico e tecnico si rivela un motore fondamentale per lo sviluppo di prodotti tecnologici avanzati.
La sinergia tra università e industria si traduce in progetti di ricerca applicata che arricchiscono il curriculum degli studenti. Possono così affrontare con maggiore preparazione il mercato occupazionale, specie in settori competitivi come la Formula 1. L’esperienza di Pelusi rappresenta un esempio tangibile di questo approccio, testimoniato anche dal riconoscimento istituzionale e dai complimenti ricevuti.
Il riconoscimento e le prospettive future per lo studente
Il dipartimento di ingegneria industriale ha espresso le congratulazioni formali per il raggiungimento del traguardo da parte di Luca Pelusi. Il lavoro svolto dimostra una preparazione tecnica solida e una capacità di affrontare temi complessi con metodo rigoroso. Questo risultato apre percorsi professionali nel campo della progettazione di sistemi meccanici ad alta specializzazione, in particolare nel motorsport.
Pelusi può contare su competenze sviluppate in contesti competitivi e su una rete di contatti nata durante il tirocinio. Il settore delle corse automobilistiche richiede figure in grado di integrare analisi teoriche, simulazioni e prove pratiche, qualità emerse chiaramente in questo progetto. Il suo profilo sarà certamente apprezzato in aziende e centri di ricerca che si occupano di innovazione tecnica applicata a veicoli da competizione.