Nel quartiere Citylife a Milano, Succulenta si afferma come un locale che racconta una storia familiare lunga più di un secolo. Matteo Mottola, chef e gestore, ripropone piatti tradizionali del sud Italia, rielaborati con materie prime selezionate e tecniche attente. La cucina si ispira alla Puglia e Campania, con incursioni in altre regioni meridionali, offrendo un’esperienza legata ai sapori di casa e alle tradizioni culinarie di famiglia. Il locale si presenta come un punto di riferimento per gli amanti delle ricette autentiche, servite in un ambiente che unisce passione e competenza.
Radici pugliesi e tradizione familiare nella cucina di succulenta
La storia di Succulenta affonda le radici nella Puglia rurale, dove la bisnonna di Matteo gestiva una cucina che sfamava dieci figli, dando vita a un patrimonio di sapori e gesti cucinieri tramandati attraverso le generazioni. La nonna, la madre chef, e il padre pizzaiolo hanno costruito un tessuto familiare solido attorno al cibo e alla ristorazione. Matteo Mottola si è formato immerso in questo contesto, dove la cucina è stata sin dall’infanzia un elemento centrale della vita quotidiana. Ha seguito da vicino ogni passaggio, dal pane fatto in casa all’impasto della pizza, imparando non solo le ricette ma anche il valore degli ingredienti genuini.
La scelta di milano per mantenere viva la tradizione
La scelta di aprire Succulenta a Milano nasce dal desiderio di mantenere viva questa tradizione, adattandola però ai ritmi e ai gusti della metropoli. Il suo approccio combina l’amore per la memoria culinaria con la sperimentazione su farine e tecnologie, mantenendo sempre un occhio attento sulla provenienza degli alimenti. Non manca la ricerca delle materie prime migliori, come farine specifiche, carni locali e prodotti DOP, per rispettare l’identità gastronomica del sud. Lo chef definisce la sua cucina un “viaggio fra ricordi” che mette in tavola piatti semplici ma curati, capaci di evocare la convivialità di una volta.
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Menù e specialità: un percorso tra piatti tradizionali e nuove interpretazioni
Il menù di Succulenta si presenta come una raccolta di sapori tipici dell’Italia meridionale, con una particolare predilezione per la Puglia e la Campania. Tra le proposte figurano le orecchiette di Cerignola accompagnate da cime di rapa, piatto simbolo della tradizione pugliese, e le polpette al ragù preparate con carne podolica, una razza pregiata del sud Italia apprezzata per il gusto intenso. La carbonara viene servita con qualche rivisitazione legata all’uso di mozzarella di bufala in carrozza, un dettaglio semplice ma capace di fare la differenza.
Le pizze rappresentano un capitolo a parte, richiamando sia il classico che l’innovazione. Tra le creazioni più apprezzate c’è la “regina succulenta”, con crema di patate come base, provola affumicata di Agerola DOP, guanciale croccante, pomodori del piennolo e scaglie di cacioricotta. Il piatto unisce ingredienti selezionati con tecniche equilibrate per sprigionare gusto e consistenze diverse nel morso. La “genovese napoletana” è un’altra specialità, che trasferisce in forma di pizza il tradizionale ragù bianco di carne e cipolle tipico di Napoli. L’attenzione agli ingredienti trova conferma nell’uso di farine Caputo, pasta gentile, pomodori Regina San Marzano e mozzarelle del Casertano, tutte produzioni riconosciute per qualità e provenienza controllata.
Sapori di casa tra ricette e convivialità
Ogni piatto del menù racconta un rapporto stretto con la cucina di casa, fatta con cura e applicazione. Le ricette, lungi dal seguire mode temporanee, si basano su una selezione rigorosa e su tecniche consolidate. Il tutto si traduce in portate che invitano alla convivialità, portando a Milano i sapori più diretti e radicati del sud.
Carta vini e beverage: le etichette schiena e altre proposte curate
Succulenta propone una carta dei vini che sottolinea il legame con la tradizione di famiglia ma anche una proposta variegata rivolta agli appassionati. Spiccano le etichette dell’azienda Schiena, di proprietà del prozio di Matteo Mottola. Tra queste figurano il Primitivo Tre Compari, il Negramaro Enneoro e il raro Negramaro rosato Dama. Quest’ultimo nasce da uve Negramaro coltivate in vigneti dove la poca esposizione al sole regala una colorazione rosa al vino finale. Questa particolarità evidenzia l’attenzione verso produzioni specifiche legate al territorio e a caratteristiche uniche.
Una selezione variegata per vini e birre
Accanto ai vini Schiena, la carta include altre etichette campane scelte per affiancare i piatti del locale. Viene data rilievo anche alle birre, soprattutto artigianali. Succulenta dispone di un impianto di spillatura con tre fusti dedicati e un quarto dedicato alla rotazione mensile dell’etichetta. Questo sistema permette di offrire sempre nuove birre senza rinunciare alla qualità. La proposta beverage si inserisce coerentemente nel progetto culinario, completando con scelte calibrate e mai scontate l’esperienza gastronomica.
Succulenta tra milano e i sapori del sud: una trattoria contemporanea con radici profonde
Succulenta si definisce come una trattoria contemporanea capace di portare in città il carattere delle cucine del sud Italia. Il locale unisce piatti generosi e ingredienti selezionati a una passione radicata da generazioni. Qui non contano le mode o le tendenze, ma il desiderio di raccontare la cucina casalinga attraverso schemi semplici e sinceri. Matteo Mottola e il suo team lavorano per mantenere vivo quel legame intimo tra cibo e ricordo, adattandolo però a una platea urbana e attenta alla qualità.
Il locale offre un’alternativa nel panorama della ristorazione milanese, attingendo a un repertorio di sapori autentici e tecniche consolidate. Le materie prime sono selezionate con cura rigorosa e ogni portata nasce da mani esperte che conoscono la storia dietro ogni ricetta. In questo modo Succulenta si conferma come uno spazio dove il sud Italia viene riportato alla luce attraverso il cibo, in un contesto che valorizza tradizione e territorio senza rinunciare alla contemporaneità.