Un sub si era immerso in apnea nel pomeriggio a Foce Verde, località balneare vicino Latina, ma non è più riemerso. La ricerca partita al tramonto dagli amici che hanno dato l’allarme ha visto coinvolti vigili del fuoco e polizia. Il corpo dell’uomo è stato recuperato lungo la costa, in zona Torre Astura, in piena notte, dopo l’una.
La scomparsa e l’allarme lanciato dagli amici
Il pomeriggio del giorno dell’incidente, il sub si è immerso per una sessione di apnea nelle acque di Foce Verde. Nonostante l’attività non fosse insolita per lui, al calar del sole i compagni di immersione si sono preoccupati non vedendolo tornare a riva. Da lì la decisione di segnalare la scomparsa alle autorità locali.
Il ritardo nel lanciare l’allarme ha ridotto il tempo a disposizione per la ricerca. La zona di Foce Verde presenta fondali irregolari e correnti che complicano le operazioni di soccorso. Gli amici hanno tentato di recuperare informazioni sul percorso e la zona dove il sub poteva essersi spostato, ma non era immediatamente chiaro dove potesse trovarsi.
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Le ricerche coordinate di vigili e polizia sul litorale
Dopo l’allarme, intervennero i vigili del fuoco e la polizia di Latina per scandagliare la costa tra Foce Verde e Torre Astura, a pochi chilometri di distanza. Le operazioni sono durate ore, estendendosi con l’oscurità.
Le ricerche si sono concentrate su eventuali tracce visibili in acqua, tra cui attrezzature perse o oggetti che potevano indicare il punto di recupero. Le due boe di segnalazione usate dall’apneista, oggetto di un appello dei suoi amici, non sono state trovate al momento del ritrovamento del corpo. Questo dettaglio ha complicato l’intervento, rendendo più difficile localizzare esattamente il sub disperso.
L’intervento notturno ha richiesto l’uso di torce potenti e strumenti di localizzazione in mare. La collaborazione tra vigili del fuoco e polizia si è rivelata cruciale per estendere l’area battuta e mantenere il coordinamento dell’operazione.
Il ritrovamento del corpo in zona torre astura
Il corpo senza vita del sub è stato individuato ben dopo la mezzanotte, nelle acque prospicienti Torre Astura. Il recupero è stato condotto in condizioni difficili, sia per la notte fonda sia per le correnti marine presenti nella zona.
L’assenza delle boe di segnalazione ha reso la localizzazione più complessa. I soccorritori hanno dovuto affidarsi a una ricerca visiva e all’esperienza marinaresca per individuare il punto esatto del ritrovamento.
Al momento del recupero non vi erano segni di sopravvivenza. Il corpo è stato trasportato a riva e affidato agli esperti medico-legali per le verifiche del caso. Il procedimento medico legale è fondamentale per chiarire le cause del decesso e eventuali dinamiche dell’incidente.
L’inchiesta aperta per fare luce sull’accaduto
Dopo il recupero della salma, le autorità hanno aperto un’inchiesta per stabilire le cause precise della morte del sub. Il fascicolo vuole accertare eventuali responsabilità o condizioni particolari sottese all’incidente.
L’attenzione è rivolta anche all’equipaggiamento dell’apneista, considerato mancante in parte al momento del ritrovamento. La sparizione delle due boe di segnalazione porta a interrogativi sul loro smarrimento e su come questo possa aver influito sulla sicurezza durante l’immersione.
Gli amici della vittima hanno chiesto che venga fatta chiarezza e che si recuperi il materiale disperso, per aiutare a ricostruire i fatti. I rilievi e l’analisi dei dispositivi trovati saranno parte centrale delle indagini.
Il caso è seguito con attenzione dalle autorità locali, mentre la comunità di sub e appassionati di apnea ha espresso cordoglio e preoccupazione per la tragedia, ricordando i rischi legati a questo sport quando praticato in solitaria o senza attrezzature complete.