Un recente studio condotto dall’Asl To5 di Torino, in collaborazione con Ires Piemonte, ha valutato l’impatto economico e sanitario di una nuova metodica per lo screening delle complicazioni oculari nei pazienti diabetici. Si tratta di una procedura basata sulla retinografia digitale con telerefertazione, che promette di ridurre i costi senza compromettere la qualità del controllo oftalmologico in questa categoria di pazienti a rischio. I risultati sono stati presentati nel corso del 35/o meeting Easdec, tenutosi a Liverpool, dedicato alle complicanze oculari del diabete.
Analisi del rapporto costo-beneficio basato su una coorte di 3.635 pazienti
Lo studio ha preso in esame un campione complessivo di 3.635 persone affette da diabete sottoposte a screening oculare tramite retinografia digitale. Il confronto è stato effettuato rispetto al metodo tradizionale, che coinvolge un esame diretto del fondo oculare eseguito dallo specialista oftalmologo durante una visita clinica.
Dal punto di vista economico, la nuova metodologia ha evidenziato un risparmio stimato intorno ai 100 mila euro per il campione considerato. Questo risultato tiene conto dei costi diretti legati all’esecuzione dell’esame e dei costi indiretti, quali tempi di attesa, spostamenti dei pazienti e risorse organizzative. L’analisi sottolinea come la retinografia digitale possa essere più sostenibile per il sistema sanitario locale, senza alcuna perdita di qualità nella diagnosi precoce delle complicanze retiniche tipiche del diabete.
Leggi anche:
Impatto potenziale sull’intera popolazione diabetica del piemonte
Applicando i risultati ottenuti su un campione ampissimo a tutta la popolazione diabetica del Piemonte, si prevede un risparmio complessivo di circa sette milioni di euro. Questo dato include una valutazione sia dei costi diretti delle prestazioni sanitarie, sia dei costi indiretti legati alle difficoltà di accesso e al carico organizzativo delle visite in presenza.
Il modello proposto potrebbe quindi alleggerire l’impegno delle strutture ospedaliere e periferiche, migliorando l’efficacia dello screening. Un monitoraggio adeguato e tempestivo delle complicazioni oculari rimane cruciale per evitare danni irreversibili alla vista di chi convive con il diabete. Lo studio dimostra che la telemedicina, via retinografia digitale, offre un equilibrio tra risparmio economico e tutela della salute visiva.
La retinografia digitale come strumento per lo screening diabetico in piemonte
La retinografia digitale rappresenta una tecnica di imaging oculare avanzata che consente di rilevare tempestivamente eventuali alterazioni retiniche nei pazienti con diabete. Nel contesto dello studio promosso dall’Asl To5, la metodica è stata applicata in centri di diabetologia e presso strutture sanitarie territoriali. Ha previsto la cattura delle immagini retiniche mediante apparecchiature digitali dedicate, seguita dalla refertazione a distanza da parte di specialisti in oftalmologia.
L’adozione di questo sistema ha mostrato una riduzione significativa dei tempi per lo screening e una maggiore accessibilità per i pazienti, evitando spostamenti verso strutture ospedaliere specialistiche. La possibilità di effettuare la refertazione in remoto ha ottimizzato ulteriormente l’organizzazione della rete di assistenza, garantendo comunque un livello elevato di accuratezza diagnostica.