Studenti universitari e delle superiori a foggia nei workshop su ambiente, spiritualità ed economia

Studenti universitari e delle superiori a foggia nei workshop su ambiente, spiritualità ed economia

A Foggia, i Frati minori di Puglia e Molise organizzano laboratori per studenti su ecologia integrale, economia sostenibile e spiritualità, coinvolgendo Università di Foggia, associazioni antimafia e il Centro missionario in progetti locali e internazionali.
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A Foggia, i Frati Minori di Puglia e Molise hanno organizzato laboratori per studenti su ecologia integrale, spiritualità ed economia sostenibile, ispirati all’enciclica Laudato si’. L’evento ha unito formazione, impegno sociale e missioni, promuovendo una coscienza ambientale e sociale condivisa. - Gaeta.it

La città di Foggia ha ospitato una serie di laboratori dedicati agli studenti universitari e delle scuole superiori, incentrati su temi come l’ambiente, la spiritualità e l’economia. L’evento, organizzato dai Frati minori di Puglia e Molise, ha voluto coinvolgere i giovani nel progetto di ecologia integrale, seguendo le indicazioni dell’enciclica di papa Francesco Laudato si’, che quest’anno ha compiuto dieci anni. La manifestazione si è svolta in Piazza Giordano, trasformata in uno spazio di confronto e apprendimento senza i rumori tipici di un cantiere edilizio, ma con il fermento di una comunità che prova a lasciarsi alle spalle vecchie abitudini.

Il cantiere francescano: uno spazio per educare alla cura del creato

Il Cantiere francescano è un progetto che ha preso vita già da tre anni, con l’obiettivo di promuovere l’ecologia integrale. Qui, circa trecento studenti, tra universitari e ragazzi delle superiori, si sono divisi in diversi EcoLab, dei laboratori esperienziali distribuiti intorno alla piazza. L’intento è educare le nuove generazioni a prendersi cura dell’ambiente e più in generale della casa comune, attingendo ai valori contenuti nell’enciclica Laudato si’. Questi workshop hanno presentato temi differenti, dalla protezione dell’ecosistema alla riflessione sulla spiritualità e l’economia sostenibile, con l’intento di far maturare una coscienza attenta all’impatto delle azioni umane sul pianeta. Come spiega fra Marco Valletta, responsabile comunicazione dei frati francescani in Puglia e Molise, “questa iniziativa si distingue per la sua modalità laboratoriale che rende partecipi gli studenti sul campo, facendo incontrare i saperi universitari con l’esperienza diretta.”

Il ruolo dell’università tra ricerca e partecipazione

L’Università di Foggia ha avuto un ruolo di primo piano nella realizzazione degli EcoLab attraverso la collaborazione di diversi dipartimenti. Il professor Danilo Leone, delegato del rettore alla Terza Missione, ha sottolineato come questo evento rappresenti un’occasione per restituire alla cittadinanza i frutti delle ricerche accademiche, spesso lontane dal pubblico. I workshop hanno coinvolto i dipartimenti di Scienze Agrarie, Economia e Studi Umanistici, con un focus su come l’economia locale e la vocazione agricola del foggiano si intreccino con la tutela ambientale. Il territorio, caratterizzato da un basso livello di urbanizzazione e da un’importante attività agricola, offre un contesto privilegiato per riflessioni che coniughino sviluppo e rispetto della natura. La presenza degli accademici non si limita a lezioni frontali ma arriva direttamente in piazza, trasformando la città in un’aula aperta.

L’impegno delle associazioni antimafia e la lotta ai traffici illeciti

Al fianco di docenti e studenti, il contributo delle associazioni locali ha dato una dimensione ancora più concreta ai lavori. Federica Bianchi, coordinatrice provinciale di Libera Foggia, ha rappresentato l’associazionismo antimafia legato anche al contrasto agli illeciti ambientali. Nel foggiano infatti si registrano traffici illegali di rifiuti provenienti principalmente dalla Campania, che alimentano i guadagni delle mafie locali. Queste organizzazioni sottraggono terre fertili e biodiversità, creando una ferita profonda nel territorio. Libera promuove un’antimafia sociale che passa attraverso la collaborazione e la costruzione di reti solide tra le realtà civiche. La rete creata al Cantiere francescano ha voluto ribadire l’importanza di muoversi insieme per difendere ambiente e giustizia sociale, “due facce di una stessa medaglia quando si parla di futuro sostenibile e dignità umana.”

L’arcivescovo ferretti e il messaggio di un’umanità nuova

Monsignor Giorgio Ferretti, arcivescovo di Foggia-Bovino, ha partecipato con una riflessione che lega il rispetto per la natura al miglioramento delle condizioni sociali. La sua presenza ha dato peso al decennale dell’enciclica Laudato si’, ricordando che “la pietra angolare di questa prospettiva è un uomo e una società che imparano a non sprecare risorse e a vivere in pace.” Il territorio foggiano, noto come il granaio d’Italia, si presenta come un’area ad alta produzione agricola ma anche come esempio per l’utilizzo di energie rinnovabili, con circa il 50% dell’energia prodotta in modo green. L’arcivescovo ha rimarcato le sfide segnate dalla presenza delle ecomafie, ribadendo che ecologia e giustizia sociale devono procedere insieme. Attraverso una collaborazione con la Caritas, i Francescani minori e altre realtà della Chiesa locale, si vuole promuovere una coscienza collettiva che metta al centro un nuovo modello di uomo impegnato a tutelare il pianeta.

Missioni e pratiche concrete: il ruolo dei giovani francescani

L’evento non si è limitato al dibattito teorico ma ha dato spazio anche ai progetti missionari che portano il messaggio di cura e solidarietà oltre i confini italiani. Il Centro missionario dei Frati Minori di Puglia e Molise ha presentato i propri programmi in paesi come Kenya, Burundi, Romania e Argentina. Elena Di Lalla, studentessa e volontaria, ha raccontato il senso profondo di queste esperienze che coinvolgono giovani in prima persona. A luglio partirà per la missione in Kenya dopo un percorso che include una scuola missionaria, che si terrà a Cassano Murge. I corsi preparano chi vuole impegnarsi direttamente sul campo, rafforzando l’idea che l’essere “uomo nuovo” passa anche attraverso azioni concrete e relazione diretta con le comunità. Il Centro Missionario invita i giovani a partecipare attivamente, sottolineando però che “alle missioni si riceve molto di più di quanto si possa dare.” Questo dialogo con il mondo arricchisce la coscienza ecologica e sociale che il Cantiere francescano intende sviluppare.

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