studenti dell’harvard university in visita a pollenzo per esplorare bellezza, comunità e innovazione

studenti dell’harvard university in visita a pollenzo per esplorare bellezza, comunità e innovazione

Un gruppo di studenti di Harvard University esplora in Piemonte, Trentino e Toscana il legame tra bellezza, innovazione, cibo e cultura italiana attraverso lezioni, visite e approfondimenti sensoriali e sociali.
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Un gruppo di studenti di Harvard esplora in Italia il legame tra bellezza, innovazione e comunità attraverso cibo, cultura e sostenibilità, con tappe in Piemonte, Trentino e Toscana. - Gaeta.it

Qualche giorno fa, un gruppo di trenta studenti dell’Harvard University ha iniziato un percorso didattico in Italia, con tappe tra Piemonte, Trentino e Toscana. La summer school “Beauty, Community and Innovation” si propone di mostrare come la bellezza sia collegata all’innovazione e alla costruzione di legami sociali, passando per il cibo, la cultura e l’impegno sociale. Questo viaggio offre un’occasione di confronto diretto con realtà italiane che mettono al centro estetica, cooperazione e sostenibilità.

Una lezione sul gusto e i suoi significati all’università di pollenzo

La mattina del 25 giugno a Pollenzo, provincia di Cuneo, l’università ha accolto gli studenti con un programma focalizzato sul rapporto tra esperienza sensoriale, arte e saggezza. Il rettore Nicola Perullo ha aperto la giornata spiegando come il gusto vada oltre il semplice piacere: “è condivisione, memoria e relazione.” Subito dopo, il prof. Lorenzo Bairati ha approfondito le differenze tra il diritto alimentare europeo e quello americano, sottolineando come le leggi riflettano diversi modi di concepire la cultura alimentare.

Approfondimenti sensoriali e sociali

Nel corso della giornata, altri interventi hanno aggiunto sfumature importanti. La dott.ssa Elena Mancioppi ha parlato dell’olfatto come strumento politico e sociale, facendo emergere come anche i sensi si intreccino con i poteri e i diritti. Il dott. Riccardo Migliavada ha offerto spunti sulla psicologia dietro le scelte alimentari, mostrando quanto il cibo rifletta emozioni e identità. Infine, la dott.ssa Elena Corcione ha portato al centro dell’attenzione la relazione tra cibo e diritti umani, ricordando che “il cibo è anche questione di giustizia e accesso.”

Il ruolo dello stile italiano tra cucina e identità culturale

Il professor Simone Cinotto, delegato all’internazionalizzazione, ha salutato gli studenti parlando dello “stile italiano” come elemento chiave nella gastronomia. Ha evidenziato come la cucina italiana non sia solo una tradizione culinaria, ma una forma di narrazione culturale che unisce storia, territorio e comunità. Il rapporto tra qualità, rispetto per gli ingredienti e creatività ha contribuito nel tempo a creare una vera e propria immagine nazionale riconosciuta nel mondo.

Innovazione e radici

Questo discorso ha sottolineato, inoltre, il legame con l’innovazione, intesa come capacità di rinnovarsi pur mantenendo saldo il legame con le radici. Lo stile italiano, specialmente in cucina, si presenta così come un modello capace di promuovere soluzioni sostenibili e socialmente responsabili, pur valorizzando l’estetica e l’esperienza sensoriale.

Il tour tra torino, trento e siena: arte, società e ricerca sul campo

Il viaggio proseguirà nelle città di Torino, Trento e Siena, dove sono in programma lezioni, conferenze e visite guidate che approfondiranno vari aspetti del patrimonio culturale e della società contemporanea italiana. Gli studenti avranno modo di osservare da vicino come arte, storia e vita quotidiana si intreccino, scoprendo iniziative di cooperazione sociale e progetti dedicati all’ambiente.

Tappe tematiche

A Torino è prevista anche una tappa legata alla ricerca sulle realtà urbane e alle trasformazioni sociali. A Trento si esploreranno gli aspetti ambientali e di sostenibilità, mentre a Siena si dedicheranno attività legate all’arte e al legame tra comunità e tradizioni locali. Questo itinerario contribuisce a dare spessore e concretezza alla riflessione su come la bellezza e l’innovazione possano muoversi insieme per costruire nuovi legami sociali e progetti culturali.

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