L’ultimo weekend di giugno 2025 porterà a roma uno degli eventi più attesi per gli amanti del cibo di strada. Garbatella ospiterà la nuova edizione dello street food targato TTSFood, quattro giorni intensi di sapori, musica e atmosfere suggestive in uno dei quartieri più belli della capitale. Dal 26 al 29 giugno, via delle Sette Chiese e i giardini di Monsignor Desiderio Nobels saranno il centro di un vero e proprio festival culinario, dove le specialità italiane e internazionali incontreranno il pubblico sotto i riflettori di uno scenario urbano unico.
Garbatella e la tradizione dello street food: un appuntamento che si fa spazio tra storia e sapori
Garbatella è un quartiere che da sempre incarna il carattere autentico di roma. Le sue strade e i giardini, specialmente quelli di Monsignor Desiderio Nobels, offrono una cornice perfetta per un evento che celebra il cibo di strada. Questo festival, organizzato da TTSFood, fa tappa qui ogni anno e propone una festa di gusti e cultura gastronomica che non solo si rivolge ai residenti ma attira visitatori da tutta la città.
Gli stand e i truck degli street chef trasformano il quartiere in un’area vibrante, ricca di odori e sapori, dove dai piatti della tradizione italiana si passa alle nuove proposte vegane o gluten free, rispondendo alle richieste più diverse. L’evento si estende su quattro giorni, un periodo durante il quale il pubblico può godere di un’atmosfera calda e rilassante fatta di luci soffuse e musica dal vivo, ideale per trascorrere serate all’aperto all’ombra degli alberi e sulla comoda seduta messa a disposizione nei giardini.
Leggi anche:
Gli organizzatori puntano a mantenere alta la qualità dei piatti con una selezione attenta di ben 22 street chef capaci di portare sapori davvero unici, dal classico romano alle specialità più esotiche, con un’attenzione particolare anche alle alternative senza glutine o senza lattosio, così da includere tutti i tipi di pubblico.
Il menù si apre con le specialità italiane: tra tradizione e piatti rivisitati
Il cuore dell’offerta gastronomica spicca per il suo forte legame con le diverse cucine regionali italiane. Gli chef proporranno panini con carne di scottona sfilacciata cotta a bassa temperatura, un piatto che mantiene la tradizione ma aggiunge un tocco gourmet. Il mare arriva con proposte come il tonno, il polpo arrosto, le alici e i moscardini, preparazioni fresche e rapide come la frittura espressa.
Dalla Sicilia arrivano i classici immancabili: cannoli, arancine, pane e panelle, sfincione, “pane ca meusa” e stigghiole alla brace, un invito a riscoprire tradizioni ricche e saporite. In Puglia si potranno assaggiare le autentiche bombette allo spiedo, puccia artigianale con varie farciture, panzerotti e focaccia barese preparati secondo ricette casalinghe. Tra le proposte marchigiane risaltano le olive ascolane, anche in versione vegana, le mozzarelline al tartufo fritte e i cremini.
L’Abruzzo si fa rappresentare dagli arrosticini di pecora, un simbolo amato della regione, mentre da roma arriva il carciofo alla giudia, piatto storico della cucina romana. Gli hamburger di razza maremmana, forniti da un’azienda agricola toscana, completano il quadro, insieme a piatti come il pollo fritto marinato con spezie e accompagnato con salse fatte in casa. Ogni pietanza mira a raccontare un territorio e la sua storia, richiamando i gusti tipici e inserendo tocchi di modernità nella preparazione.
Un viaggio di sapori e colori oltre i confini italiani
La manifestazione non si limita alle proposte italiane, bensì apre le porte anche alle cucine internazionali, arricchendo il menù con pietanze da tutto il mondo. Dal Messico arrivano nachos, burritos e tacos preparati con ingredienti freschi e sapori autentici. Gli appassionati di cucina greca potranno gustare pita, souvlaki e dolmades, piatti tipici dell’arcipelago mediterraneo.
L’india porta in tavola il pollo al curry, pani puri, samosa, dahi bhalle e channe bhuture, offrendo un’immersione nei profumi delle spezie e dei condimenti più celebri dell’Asia meridionale. La tradizione americana si riconosce in un’ampia offerta di BBQ: costine di maiale affumicate lentamente, chicken wings, pulled pork accompagnato da salse e contorni tipici.
Dal sud america arrivano le arepas, focacce di mais ripiene con carne mechada o pollo, mentre dalla Spagna si potrà assaporare la paella valenciana cucinata nei classici padelloni, insieme ai patatas bravas senza glutine e alla famosa sangria. La penisola iberica è rappresentata anche dagli smash burger e dai fritti di suino nero selvatico. Questa varietà di cucine permette agli ospiti di compiere un vero percorso tra diverse culture culinarie in un unico luogo.
Dolci, opzioni gluten free e bevande per ogni bisogno
Garbatella street food dedica anche uno spazio speciale ai dessert, con proposte fresche e golose. Bombe e ciambelle calde escono dai forni per venire farcite al momento, mentre tiramisù espresso, maritozzi con la panna e cheesecake fatti in casa completano l’offerta dolce. Non mancano cannoli e cremolati siciliani, pronti a chiudere ogni pasto con un tocco tipico e invitante.
Per chi necessita di menu privi di glutine, il festival propone piatti accurati e vari: arepas ed empanadas venezuelane di mais con carne mechada, arrosticini e patate twister, paella e patatas bravas. Alcuni stand specializzati come Ao! e El Chapo offrono specialità gluten free quali scottoncine fritte, polpettine e tacos.
Dal lato delle bevande arriva in esclusiva la birra Landshuter Brauhaus, un prodotto artigianale bavarese crudo e non filtrato, apprezzato per il sapore autentico e la qualità. La drink zone propone aperitivi con prosecco, spritz e cocktail preparati per accompagnare i piatti in modo armonico. Importante anche il rispetto per l’ambiente: l’acqua minerale naturale maniva sarà servita in packaging interamente riciclabile, limitando l’uso di plastica all’interno del villaggio.
Appuntamento quindi a garbatella, dal 26 al 29 giugno, per immergersi in un’esperienza culinaria ricca, variegata e fatta per tutti i gusti. Quattro giorni dove i veri protagonisti saranno i sapori e chi vorrà mettersi a tavola in strada, assaporando il meglio del cibo di strada sotto cieli romani.