Strade e piazze dedicate a bambini e adolescenti per gioco libero e socialità lontano dal digitale

Strade E Piazze Dedicate A Bam

Spazi urbani per bambini, tra gioco e socialità offline. - Gaeta.it

Laura Rossi

14 Settembre 2025

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha avviato un progetto per restituire spazi pubblici ai più giovani, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal digitale. L’iniziativa si ispira alle play streets britanniche e punta a creare ambienti sicuri dove bambini e ragazzi possano incontrarsi e giocare liberamente in città italiane con specifiche caratteristiche demografiche.

Il progetto “Strade in gioco” per comuni italiani di medie dimensioni

“Strade in gioco. Spazi sicuri di incontro e gioco libero in città per bambini e adolescenti” si rivolge ai comuni italiani con popolazione tra 10 mila e 200 mila abitanti e densità abitativa di almeno 1.500 abitanti per chilometro quadrato. Questi criteri sono stati scelti per assicurare una reale necessità e possibilità di utilizzo degli spazi pubblici come aree di gioco libero.

L’Autorità garante mette a disposizione un finanziamento complessivo di 450 mila euro, suddiviso tra 15 progetti selezionati. Ogni progetto potrà ricevere fino a 30 mila euro per un periodo operativo di 24 mesi. Il bando è disponibile sul sito ufficiale dell’Autorità dal giorno precedente all’annuncio e riguarda i 198 comuni che soddisfano i requisiti di popolazione e densità.

Spazi chiusi al traffico per gioco libero senza attività strutturate

I Comuni interessati dovranno offrire aree per il gioco e l’incontro libero, senza organizzare attività strutturate. La proposta prevede la chiusura al traffico, anche solo in determinati giorni o orari, di strade o piazze interne ai quartieri residenziali. Questi spazi diventeranno luoghi di aggregazione aperti, dove i ragazzi potranno muoversi in sicurezza senza vincoli imposti da eventi o animazioni organizzate.

Negli spazi saranno collocati piccoli arredi urbani, come fioriere, tavoli e casette per lo scambio di giochi o libri. Le aree potranno essere decorate con interventi di street art, per rendere l’ambiente più accogliente e stimolare la partecipazione. L’obiettivo è far vivere gli spazi in modo spontaneo, offrendo ai giovani un senso di appartenenza e riconoscimento.

Ruolo della comunità e del territorio nel mantenere vivi gli spazi

Per garantire che questi luoghi restino frequentati nel tempo, il progetto richiede la collaborazione di enti pubblici o associazioni del terzo settore attivi sul territorio. Coinvolgere realtà già presenti rafforza il legame sociale degli spazi e sostiene momenti di socialità informale. Quando possibile, si invita a promuovere forme semplici di consultazione con la comunità locale, valorizzando la partecipazione dei cittadini.

L’intento è creare ambienti diffusi e leggeri, in cui i giovani si incontrino liberamente senza sentirsi giudicati o costretti da regole rigide. Questa impostazione si differenzia da feste o eventi occasionali, puntando invece a spazi duraturi e integrati nella vita quotidiana.

Contrastare la dipendenza dal digitale con luoghi di socialità reale

L’Autorità garante ha spiegato che il progetto nasce dalla necessità di offrire alternative concrete alla dipendenza dai dispositivi digitali e dagli ambienti virtuali di intrattenimento passivo. I giovani stessi chiedono luoghi di disconnessione che garantiscano sicurezza e inclusione senza giudizi. “Vogliamo rafforzare la socialità online attraverso un’alternativa concreta”, ha dichiarato Marina Terragni.

L’iniziativa mira a restituire alle città porzioni di spazio pubblico dove il corpo e la relazione diretta possano riprendere valore. In un’epoca dominata dalla tecnologia, “Strade in gioco” vuole stimolare una riscoperta del territorio e dell’incontro faccia a faccia tra ragazzi, rafforzando la coesione sociale a livello locale.

Il finanziamento e la selezione dei comuni rappresentano i primi passi di un percorso pensato per durare e ampliarsi, con l’auspicio che altri enti adottino modelli simili. Le strade chiuse al traffico diventeranno così più di un luogo fisico: saranno simboli di una nuova attenzione verso l’inclusione e il gioco libero nelle città.