Squalifica di un anno per il portiere 13enne coinvolto in rissa e aggressione negli Under 14 in Piemonte

Squalifica Di Un Anno Per Il P

Portiere 13enne squalificato per rissa negli Under 14 in Piemonte. - Gaeta.it

Armando Proietti

4 Settembre 2025

La partita di calcio Under 14 tra Volpiano Pianese e Csf Carmagnola Queencar, disputata in Piemonte, si è conclusa con un episodio di violenza che ha scosso il mondo sportivo giovanile locale. Thomas S., portiere di 13 anni del Volpiano Pianese, è stato aggredito da un genitore di un avversario e ha riportato lesioni gravi. A seguito dei fatti, il giudice sportivo ha inflitto una squalifica di un anno al giovane coinvolto nella rissa, motivando la decisione con la gravità della condotta violenta rilevata. Altre persone sono state sanzionate per gli eventi accaduti.

Dinamica dell’aggressione e conseguenze per il portiere

Al termine della partita, Thomas S. ha avuto un comportamento violento, colpendo con pugni e manate un giocatore avversario disteso a terra. Questa azione ha scatenato un confronto più acceso. Sul campo è poi entrato un uomo non presente nella distinta ufficiale, identificato come il padre di un giocatore avversario, che ha aggredito il portiere. L’aggressione ha provocato a Thomas la frattura del malleolo e lesioni allo zigomo, condizioni che hanno richiesto cure mediche immediate.

L’ingresso non autorizzato sul terreno di gioco e la successiva aggressione hanno sollevato dubbi sull’adeguata vigilanza durante l’incontro. È emerso il problema del coinvolgimento dei familiari nei contrasti tra squadre giovanili, con comportamenti che superano i limiti accettabili in ambito sportivo.

Decisioni del giudice sportivo e motivazioni della squalifica

Il Comitato provinciale di Torino ha adottato provvedimenti severi. Thomas S. è stato squalificato fino al 4 settembre 2026. Nel provvedimento, il giudice sportivo ha sottolineato la gravità della violenza manifestata da ragazzi così giovani, evidenziando il danno ai valori sportivi come il rispetto e la correttezza tra avversari. La condotta di Thomas è stata definita “violenta e antisportiva”, innescando una rissa a fine partita.

Anche Cristian B., giocatore del Csf Carmagnola Queencar, ha ricevuto la stessa sanzione. Il giudice ha motivato la decisione con il fatto che Cristian ha partecipato attivamente alla rissa, colpendo un avversario con un pugno alla nuca, aumentando la tensione e la confusione.

È stato squalificato fino al 4 marzo 2026 anche il dirigente Angelo Sarritzu del Volpiano Pianese. Secondo la ricostruzione, invece di intervenire per calmare la situazione, Sarritzu ha avuto un comportamento violento contro la persona non presente in distinta che aveva invaso il campo, aggravando la situazione.

Ammende per le società e aspetti organizzativi

Le società coinvolte sono state multate. La Pol. Paradiso Collegno ha ricevuto una sanzione di 200 euro per la mancata vigilanza che ha permesso l’accesso al campo a una persona estranea alla partita. Csf Carmagnola Queencar e Volpiano Pianese sono state multate di 150 euro ciascuna per la responsabilità oggettiva legata ai comportamenti violenti dei propri tesserati.

Questi provvedimenti economici mirano a stimolare un controllo più rigoroso da parte delle società sui propri tesserati e sul pubblico durante gli incontri. Le dinamiche di quella partita mostrano come la presenza di persone non autorizzate possa aggravare episodi già delicati tra giovani giocatori.

Reazioni e riflessioni nel calcio giovanile

Il caso di Thomas S. ha suscitato un ampio dibattito. Nonostante la squalifica, è stato evidenziato che il portiere è stato anche vittima di un’aggressione fisica da parte di un adulto, al di fuori delle regole sportive. Questa circostanza ha sollevato critiche sull’equilibrio delle sanzioni, mettendo in luce la complessità di situazioni che coinvolgono non solo i ragazzi, ma anche famiglie e dirigenti.

Al di là del singolo episodio, il problema della violenza nei tornei Under 14 si presenta con forza. Il Comitato di Torino ha adottato una linea rigorosa per scoraggiare comportamenti antisportivi, ma resta aperta la questione su come garantire ambienti sicuri e rispettosi per i giovani atleti.

Messaggi di solidarietà verso Thomas sono arrivati da più parti nel mondo del calcio. Il caso sottolinea la necessità di regole più precise e di sistemi efficaci per prevenire simili episodi, tenendo presente che la tutela dei minori deve essere una priorità nelle attività sportive giovanili.