L’archeologia si apre al pubblico per un evento raro: il parco archeologico di cerveteri e tarquinia consente di visitare un monumento etrusco unico nel suo genere. La tomba dei rilievi, noto anche come “tomba bella”, apre eccezionalmente le sue porte dal 13 giugno con un calendario di aperture straordinarie fino al 26 settembre. Questo sito straordinario racconta la vita di una famiglia etrusca potente, offrendo un viaggio nel tempo che coinvolge arte, storia e tecnica antica.
La tomba dei rilievi: un capolavoro etrusco datato fine iv secolo a.c.
La tomba dei rilievi fu realizzata verso la fine del IV secolo a.C. come sepolcro gentilizio della famiglia Matuna, una delle più influenti di Caere, oggi conosciuta come cerveteri. Situata nella necropoli della Banditaccia, che fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2004, presenta rilievi che ricoprono ogni superficie di pareti, colonne e angoli. Il suo aspetto ricorda una vera e propria stanza arredata, dove gli oggetti rappresentati in rilievo raccontano la storia e il ruolo sociale dei suoi occupanti.
Tecnica e dettagli artistici
Ciò che distingue questa tomba da altre sepolture etrusche è la tecnica impiegata: si tratta di stucchi modellati in malta, dipinti con colori vividi e appesi in modo tale da creare un effetto illusionistico molto realistico, con chiodi veri o verosimili che “sostengono” gli oggetti. Cuscini scolpiti e dipinti danno l’impressione di morbidezza, come se qualcuno potesse davvero appoggiare la testa. Questa attenzione ai dettagli non si ritrova in nessun altro esempio conosciuto di arte funeraria etrusca, rendendo la tomba un unicum archeologico.
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Un patrimonio fragile aperto al pubblico con rigide misure di protezione
La tomba dei rilievi è un sito di grande valore storico ma molto delicato. La sua conservazione richiede un equilibrio preciso tra protezione e accessibilità. I rilievi in stucco e i colori applicati sono infatti molto vulnerabili all’umidità, al cambiamento di temperatura e all’inquinamento che può arrivare con l’afflusso di visitatori.
Durante le visite previste fino a settembre 2025, gli esperti archeologi del parco accompagneranno i visitatori, spiegando ogni particolare e aiutando a decifrare le rappresentazioni simboliche. Queste spiegazioni aiutano a comprendere il significato sociale e culturale della tomba, oltre a sottolineare le sfide che si affrontano per mantenere intatta la bellezza di questo ambiente fragile. Il clima controllato e le barriere anti-appannamento sono misure indispensabili per evitare che l’umidità rovini la superficie pittorica.
Il parco archeologico di cerveteri e tarquinia ripete spesso che preservare l’integrità di questo luogo è una “sfida quotidiana”. Da qui la decisione di aprire all’ingresso solo in occasioni speciali, per limitare l’accesso e quindi l’impatto ambientale. Questo nuovo ciclo di aperture rappresenta l’occasione per gli studiosi, gli appassionati e i curiosi di vedere da vicino un pezzo di storia rimasto per troppo tempo quasi invisibile.
La necropoli della Banditaccia: contesto e valore archeologico
La necropoli della Banditaccia, dove si trova la tomba dei rilievi, è uno dei siti più vasti e antichi dedicati alla sepoltura della civiltà etrusca. Questo cimitero comprende centinaia di tombe scavate nella roccia, spesso decorate con pitture o rilievi. Dal 2004 è riconosciuto come patrimonio mondiale per l’importanza storica e artistica delle testimonianze che conserva.
Documento tangibile della cultura etrusca
Gli studiosi definiscono la necropoli come un documento tangibile della vita, delle credenze e delle gerarchie sociali etrusche tra IX e III secolo a.C. Molte tombe mostrano scene della vita familiare o militare, mirando a illustrare il prestigio di chi vi riposa. La tomba dei rilievi rappresenta il culmine di questa cultura funeraria, per la sua tecnica e la quantità di elementi rappresentati.
Non solo una testimonianza artistica, dunque, ma anche un documento sociale che fa emergere aspetti della vita quotidiana e del potere a cerveteri. La necropoli conferma come gli etruschi abbiano espresso attraverso le loro sepolture uno stile di vita e un modello culturale complesso, che riflette ordinamenti civili e gerarchie interne.
Visite guidate e appuntamenti fino al 26 settembre 2025
Le aperture della tomba dei rilievi iniziate il 13 giugno proseguiranno fino al 26 settembre con appuntamenti programmati, dedicati a gruppi di visitatori selezionati. Solo in queste occasioni infatti si potrà vedere da vicino questa struttura che normalmente resta chiusa per preservarne l’integrità.
I funzionari del parco archeologico accompagneranno i visitatori nelle stanze dell’ipogeo, illustrando ogni dettaglio dei rilievi e spiegando la loro funzione nel raccontare la vita della famiglia Matuna. L’esperienza si presenta come un tuffo diretto nel passato per capire non solo l’arte, ma anche la realtà sociale e culturale di quegli anni.
Chi visiterà il sito potrà così osservare da vicino la lavorazione degli stucchi, l’effetto illusionistico degli oggetti appesi e la varietà di scene dipinte o scolpite che compongono questa sorta di “ambiente domestico” in una tomba. La sfida principale resta quella di mantenere questi decori tali e quali al momento dell’apertura nei mesi futuri, per offrire anche ad altri il privilegio di questa scoperta.
L’evento alle giornate europee dell’archeologia rappresenta non solo una rarità per il pubblico, ma anche un’occasione di studio diretta per gli esperti del parco. Il susseguirsi delle aperture, distribuite fino all’autunno, permette di bilanciare la fruizione pubblica con la tutela del patrimonio.