Ostiense è stata teatro di un episodio preoccupante nel pomeriggio del 17 ottobre 2024, quando un colpo di pistola è risuonato in via dei Magazzini Generali. La situazione ha suscitato paura tra i residenti e ha richiesto l’immediato intervento delle forze dell’ordine. I dettagli dell’incidente e le dinamiche che l’hanno accompagnato sono stati raccolti da fonti locali.
L’incidente di Ostiense: la segnalazione
L’episodio si è verificato nei pressi di una chiesa, dove, nel primo pomeriggio, un rumore simile a uno sparo ha allarmato i residenti. Immediatamente dopo aver udito il colpo, alcuni abitanti hanno contattato le autorità competenti, generando così una rapida mobilitazione dei carabinieri. Operatori del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Eur, supportati dal personale dell’Ottavo Reggimento Lazio, sono stati inviati sul posto per valutare la situazione e raccogliere testimonianze.
Al momento dell’arrivo, gli operatori hanno trovato alcune persone – tra cui gli operai presenti all’evento – che erano testimoni dell’accaduto. Hanno riportato di aver udito uno sparo e di aver visto una persona reagire in modo violento quando alcuni operai si sono avvicinati alla zona, scatenando l’allerta.
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Profilo dell’autore dello sparo
Dalle informazioni raccolte sul campo, è emerso che l’individuo che ha sparato è un uomo noto per vivere in una struttura adiacente alla chiesa. Secondo le fonti, il soggetto occupa abusivamente l’edificio e ha una storia di sfratti ciclici. Nonostante i tentativi da parte delle autorità di farlo allontanare, il credo di emancipazione dal suo stato di precarietà lo ha portato a ritornare, anche dopo l’ultimo sgombero.
L’uomo risulterebbe avere problemi psichiatrici, che hanno contribuito a far scattare la sua reazione violenta in presenza dei lavoratori. Il contesto ha suggerito una situazione di instabilità , dove l’incapacità di affrontare l’accaduto ha prevalso su una reazione più razionale.
La dinamica dello sparo: operai e paura
Secondo le ricostruzioni, il punto cruciale dell’incidente è stato l’arrivo degli operai, che erano stati incaricati di effettuare lavori di manutenzione alla chiesa. L’uomo, vedendoli avvicinarsi, ha erroneamente interpretato il loro obiettivo come una minaccia verso la sua persona. In assenza di dialogo, e senza alcun preavviso, ha sparato un colpo in aria con un’arma ed è subito dopo fuggito, nascondendosi all’interno della struttura di sua occupazione.
La reazione degli operai e dei residenti è stata di immediato allerta, generando il timore che la situazione potesse degenerare. Fortunatamente, non sono stati registrati ferimenti né tra i lavoratori né tra i passanti, ma la gravità del gesto ha reso evidente il potenziale pericolo insito nella situazione.
Indagini e ritrovamenti: l’arma e la ricerca
Le forze dell’ordine, una volta giunte sul luogo, hanno avviato le operazioni di verifica. La prima priorità è stata la ricerca del bossolo esploso, che è stato rinvenuto in breve tempo. Ulteriori accertamenti sul proiettile hanno rivelato che l’arma utilizzata era una pistola a salve, un particolare che ha contribuito a ridimensionare la portata della minaccia, sebbene la situazione rimanga seria.
Nonostante la scoperta dell’arma, l’autore dello sparo è rimasto irreperibile. Le autorità continuano le ricerche all’interno della struttura, concentrandosi su modalità e tempistiche che possano portare a un suo rintracciamento. L’accaduto ha destato particolare attenzione da parte della comunità locale, preoccupata per la sicurezza nella propria area e desiderosa di una risoluzione tempestiva a questo preoccupante episodio.