Spari dal balcone a Settimo Torinese: uomo denunciato per atti persecutori

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Spari da un balcone a Settimo, uomo denunciato per stalking. - Gaeta.it

Sara Gatti

9 Settembre 2025

Un uomo di 44 anni ha seminato paura tra i residenti della zona nord di Settimo Torinese sparando dal balcone con una pistola scacciacani. L’intervento dei Carabinieri ha riaperto un’indagine già in corso su di lui.

Spari dal balcone, paura tra i condomini

Venerdì 5 settembre, nel tardo pomeriggio, l’uomo ha fatto fuoco più volte dal balcone del suo appartamento. I colpi, partiti da una pistola scacciacani modificata, hanno allarmato i vicini, che hanno subito chiamato i Carabinieri.

I militari della Tenenza di Settimo Torinese sono arrivati rapidamente e hanno sequestrato l’arma. Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe sparato per gioco, ma il gesto ha acceso i riflettori su di lui anche per via di precedenti episodi segnalati dagli stessi condomini.

Un passato di tensioni e denunce

Il 44enne non è nuovo a problemi con i vicini e le forze dell’ordine. Dopo l’ultimo episodio, i condomini hanno formalizzato una denuncia per atti persecutori. Si sospetta che episodi simili si siano già verificati, creando un clima di disagio all’interno del palazzo.

Le autorità ricordano che l’uomo era già noto per una rissa avvenuta lo scorso 4 aprile in via Italia: insieme a due ragazze, era stato coinvolto in uno scontro fisico con bottiglie di vetro. Tutti e tre erano stati denunciati per rissa, con il caso seguito dalla Procura.

Indagini aperte: cosa rischia l’uomo

La Procura di Ivrea sta ancora valutando gli atti relativi allo sparo del 5 settembre e la posizione dell’uomo, per decidere se adottare misure cautelari. L’inchiesta punta a chiarire perché è stata usata la pistola scacciacani modificata e a fare luce sui precedenti comportamenti.

Le denunce per atti persecutori e l’accusa di rissa complicano la situazione. Ora si dovrà capire se i colpi sparati configurano reati più gravi, soprattutto considerando il rischio per la sicurezza dei residenti e l’ordine pubblico nel quartiere.

A seconda dell’esito delle indagini, l’uomo potrebbe dover affrontare restrizioni alla libertà personale o altre misure. A sette mesi dall’ultima denuncia, la tensione in condominio resta alta e serve un intervento giudiziario deciso.