Spaccata in pieno centro a rimini alla gioielleria benvenuti: furto con auto come ariete e fuga a piedi

Spaccata in pieno centro a rimini alla gioielleria benvenuti: furto con auto come ariete e fuga a piedi

Nella notte tra il 3 e il 4 aprile 2025 a Rimini, ladri hanno sfondato la saracinesca della gioielleria Benvenuti in via Garibaldi con un’auto rubata, portando via preziosi e scappando a piedi; indagano i carabinieri.
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Nella notte tra il 3 e il 4 aprile 2025, la gioielleria Benvenuti di Rimini è stata vittima di un furto violento con un'auto usata come ariete; i ladri hanno portato via gioielli e orologi, mentre le indagini sono in corso. - Gaeta.it

Nel cuore di Rimini, nella notte tra il 3 e il 4 aprile 2025, si è verificato un furto violento alla storica gioielleria Benvenuti di via Garibaldi. I ladri hanno sfondato la saracinesca con un’auto rubata poco prima del colpo e hanno portato via tutte le preziose vetrine. A chiamare le forze dell’ordine sono stati alcuni residenti svegliati dal fracasso. La polizia e i carabinieri sono intervenuti sul posto ma le indagini sono ora nelle mani della compagnia carabinieri di Rimini.

Il furto notturno e il modus operandi dei ladri

Il colpo è avvenuto poco dopo le 3.30 della notte, in una zona centrale e molto frequentata di Rimini. I ladri hanno preso un’utilitaria poco prima della spaccata, la quale è stata utilizzata come ariete per sfondare la pesante saracinesca in ferro della gioielleria Benvenuti. Questo ha permesso loro di rompere anche le vetrine interne e accedere ai preziosi espositori senza troppi ostacoli.

Il bottino, composto da gioielli e orologi, è stato caricato rapidamente. Sul posto sono rimasti solo alcuni membri della banda, due o tre persone, che però non sono riuscite a portare via la cassaforte, troppo pesante o difficile da trasportare. A quel punto la banda si è data alla fuga a piedi, abbandonando l’auto usata per il furto, ormai danneggiata in modo irreparabile, a pochi metri dal negozio.

Una rapina organizzata e veloce

Questa dinamica fa pensare a una rapina organizzata ma con tempi stretti e l’obiettivo di colpire in modo rapido senza attirare troppo l’attenzione della polizia. Il fatto che abbiano rinunciato alla cassaforte indica che non avevano mezzi o tempo per un trasporto più impegnativo.

L’intervento delle forze dell’ordine e l’avvio delle indagini

A svegliare i residenti del quartiere è stato un fortissimo rumore, che ha spinto qualcuno a chiamare subito il 112. Sul posto sono arrivati in breve tempo agenti di polizia e carabinieri. L’area è stata transennata e i rilievi hanno messo in evidenza i segni lasciati dall’auto-ariete e i danni alle vetrate della gioielleria.

Le indagini sono state affidate alla compagnia carabinieri di Rimini. Gli investigatori hanno raccolto testimonianze, analizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza e ascoltato le persone che abitano o lavorano nei pressi di via Garibaldi. Al momento si lavora per identificare i responsabili e rintracciare la vettura utilizzata nel furto, per capire da chi era stata rubata e se ha lasciato tracce utili all’inchiesta.

Possibili collegamenti con altri furti

L’attenzione delle forze dell’ordine punta anche a verificare se la banda sia collegata ad altri furti simili avvenuti nel territorio e se l’azione sia stata compiuta da delinquenti locali o da qualche gruppo proveniente da fuori.

Il drammatico ricordo del titolare e la situazione attuale della gioielleria

Roberto Benvenuti, 77 anni, è il proprietario del negozio finito nel mirino dei ladri. Non è la prima volta che la sua attività viene presa di mira: già nel 2020 era stato vittima di una rapina in pieno giorno, quando un malvivente lo aveva minacciato con un piede di porco.

In quel frangente, Benvenuti aveva reagito estraendo una pistola a pallini e sparando due colpi, uno in aria e l’altro verso il basso, riuscendo a spaventare l’aggressore. Oggi, guardando la vetrina danneggiata dalla spaccata, ha dichiarato che non intende arrendersi e riaprirà non appena possibile.

L’episodio ha suscitato attenzione in tutta la città, anche perché la gioielleria è un punto di riferimento storico in via Garibaldi, frequentata quotidianamente da cittadini e turisti. Il danno economico e morale resta importante. Benvenuti ha espresso determinazione, ma ora il futuro della sua attività dipende anche dal prosieguo delle indagini e dalla tutela che riusciranno a garantire le autorità.

L’episodio richiama di nuovo l’urgenza di intervenire sulle misure di sicurezza nei negozi del centro storico e sulle strategie di contrasto alla microcriminalità nella zona. Quello che resta è uno spaccato notturno di una città ancora vulnerabile a rapine improvvise, con il rischio che simili eventi possano ripetersi.

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