Il tema della contaminazione alimentare è diventato centrale nella nostra società, con particolare riferimento alle microplastiche e ai contaminanti chimici che possono compromettere la salute pubblica. Le acque in bottiglia e il latte sono i primi alimenti sotto scrutinio, oggetto di indagini approfondite da parte degli esperti di metrologia, pronti a fornire misurazioni accurate e affidabili per garantire la sicurezza e la sostenibilità alimentare. L’effetto delle microplastiche e delle sostanze chimiche come i PFAS richiede l’attenzione di biologi, chimici e ricercatori, nonché un’adeguata normativa a livello europeo.
Metrologia e sicurezza alimentare: l’importanza delle misure accurate
Andrea Mario Rossi, responsabile del settore Chimica Fisica e Nanotecnologie dell’Istituto Nazionale per la Ricerca in Metrologia , ha condiviso i dettagli di questi sviluppi durante un convegno a Matera. “Il nostro obiettivo è garantire qualità e accuratezza delle misure,” ha affermato Rossi, sottolineando che un approccio scientifico alle misurazioni è fondamentale per affrontare le emergenti problematiche legate alla contaminazione. La metrologia si occupa di sviluppare metodi precisi per identificare e quantificare le microplastiche presenti in prodotti alimentari e nelle acque.
Uno degli aspetti più critici riguarda l’analisi delle acque in bottiglia, che serve da base per stabilire standard di riferimento per la valutazione della qualità dell’acqua. Questo progetto, volto a realizzare analisi più dettagliate, si sviluppa nell’ambito di iniziative europee, con l’obiettivo di arrivare a risultati tangibili entro la fine dell’anno. Ciò implica un processo di filtraggio dell’acqua, seguito da analisi microscopiche specializzate per facilitare l’individuazione delle diverse tipologie di plastico. Queste tecniche sofisticate permettono di ottenere informazioni di grande valore sulla presenza di inquinanti.
Leggi anche:
PFAS negli alimenti: un ingombrante problema da affrontare
Tra i contaminanti che destano preoccupazione ci sono i PFAS, noti per la loro persistenza nell’ambiente e i rischi che pongono sulla salute. L’Inrim ha avviato un progetto che mira a ridurre i limiti di riferimento per queste sostanze, molte delle quali sono classificate come cancerogene. La difficoltà di rimuovere i PFAS dal suolo e dalle acque è un problema ben noto; essi si accumulano negli alimenti, ponendo seri rischi per la salute di chi consuma prodotti contaminati.
Rossi ha messo in evidenza che la misurazione e il monitoraggio dei PFAS è fondamentale, poiché l’acqua è un veicolo di trasporto primario per queste sostanze chimiche. Questa problematica si estende a molte categorie di alimenti, come pomodori, riso e verdure a foglia larga, che possono assorbire acqua contaminata e veicolare così le sostanze nocive. Pertanto, la sorveglianza e l’analisi costante della presenza di PFAS negli alimenti si presentano come una delle priorità per garantire la sicurezza alimentare.
Tracciabilità degli alimenti: il progetto OliVinItaly
La metrologia non si limita solo alla misurazione della contaminazione, ma svolge un ruolo cruciale anche nella garanzia della tracciabilità degli alimenti. In questo contesto, il progetto europeo OliVinItaly attivo nel Mezzogiorno è un esempio di come la ricerca possa combattere le frodi alimentari. Coordinato dall’Inrim, il progetto mira a misurare la provenienza degli oli e dei vini prodotti in Puglia e Sicilia.
Utilizzando strumenti di analisi avanzati, il progetto OliVinItaly permette di garantire la qualità dei prodotti e di rintracciarne le origini. Queste analisi sono fondamentali per proteggere i consumatori e tutelare i produttori locali, creando un sistema di fiducia nel mercato. La metrologia, in questo caso, rappresenta un alleato essenziale per affermare la sicurezza alimentare e promuovere pratiche sostenibili.
L’evoluzione delle tecnologie di misurazione e monitoraggio continua a rappresentare un passo significativo nella lotta contro la contaminazione alimentare, contribuendo a un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.