Le intense piogge stagionali hanno causato gravi inondazioni in Somalia, colpendo diverse aree dal nord al sud del paese. L’evento ha provocato vittime, sfollamenti e danni ingenti mentre in altre zone si registra una persistente siccità che mette a rischio le risorse alimentari e idriche. La situazione si inserisce in un contesto di lunga instabilità politica e sociale.
Inondazioni e vittime: il bilancio delle piogge torrenziali in somalia
Le forti piogge che si sono abbattute sulla Somalia hanno provocato almeno 17 morti, secondo i dati raccolti dall’ufficio umanitario delle Nazioni Unite . I territori interessati comprendono zone del nord, del centro e del sud del paese, con un impatto particolarmente grave nelle province e nella capitale, Mogadiscio. Solo nella capitale si contano circa dieci vittime e più di 200 famiglie con le abitazioni sommerse dall’acqua. Nella città di Gaalkacyo, a nord, quasi diecimila persone hanno perso la loro casa e si sono rifugiate in ripari precari per sfuggire alle alluvioni. Oltre agli esseri umani, l’emergenza ha colpito gravemente il bestiame: sono morte più di 1.750 capi, un duro colpo per l’economia locale che dipende in larga parte dall’allevamento.
Queste piogge intense si verificano in piena stagione delle piogge, tra aprile e giugno, e si evidenzia un aumento della frequenza di eventi estremi, legati anche a fenomeni meteo globali come El Niño. L’andamento delle precipitazioni, che una volta appariva regolare, crea ora disagi diffusi e mette pressione sui sistemi di gestione delle emergenze.
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Tra nord, centro e sud il paese in ginocchio
Le conseguenze si manifestano in tutto il territorio nazionale, con un impatto diverso ma drammatico in ognuna delle aree interessate. La mancanza di infrastrutture adeguate aggrava la situazione nelle zone più isolate.
Condivisione della crisi climatica: tra alluvioni e siccità in diverse parti della somalia
Nonostante le alluvioni abbiano colpito diverse aree, altre regioni del paese continuano a soffrire gravi condizioni di siccità e ondate di caldo intenso. L’agenzia Onu ha evidenziato che questa doppia realtà meteorologica peggiora la gestione delle risorse naturali, particolarmente fragili in Somalia. Circa 3,4 milioni di persone affrontano livelli preoccupanti di fame legata a questa situazione climatica disomogenea.
Il Corno d’Africa, Somalia inclusa, è una delle zone più vulnerabili alle variazioni climatiche. Le ondate di calore e la scarsità d’acqua creano conseguenze dirette sull’agricoltura e sull’allevamento. Nel 2024 le forti piogge hanno colpito anche paesi vicini come Kenya, Tanzania e Rwanda, causando centinaia di vittime e centinaia di migliaia di sfollati. Nel 2023 la Somalia aveva già registrato oltre cento morti dovuti a inondazioni, con più di un milione di persone costrette a lasciare le proprie case. Questa instabilità meteorologica si lega ai cambiamenti nelle temperature oceaniche, che influenzano tra l’altro la stagione delle piogge.
Il corno d’africa sotto stress climatico
Le variazioni climatiche stanno producendo effetti senza precedenti, mettendo a dura prova le strutture sociali e ambientali della regione.
Criticità nelle risposte umanitarie per i tagli ai finanziamenti alle ong
Le recenti emergenze idrogeologiche si sommano a un quadro già difficile per le organizzazioni umanitarie attive in Somalia. L’Onu ha denunciato tagli pesanti ai fondi destinati alle ong che supportano le popolazioni colpite, definendo tali riduzioni “incapacità di intervenire prontamente”. In particolare, si fa riferimento alle riduzioni operate dall’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump, che hanno avuto impatti significativi nel corso degli ultimi anni.
Questi limiti finanziari si aggiungono alla complessità di una situazione pericolosa sul terreno. La Somalia vive una lunga fase di instabilità dovuta a conflitti sociali e politici, aggravati dall’attività dei miliziani di al-Shabaab. Il gruppo jihadista porta avanti dal 2005 una campagna armata contro il governo centrale e ostacola spesso le operazioni di soccorso. Le previsioni indicano che le piogge torneranno nei prossimi giorni, peggiorando la situazione. La mancanza di risorse adeguate e la difficoltà di accesso alle popolazioni rendono la gestione della crisi ancora più complicata.
Al-Shabaab e le sfide per il soccorso
Il gruppo armato rappresenta un ostacolo persistente alla fornitura di aiuti umanitari necessari per affrontare le emergenze in corso.