Il 16 settembre, la basilica di San Petronio a Bologna ospiterà ‘Memorare 2024‘, un evento di danza e canto finalizzato a promuovere la pace. L’iniziativa, fortemente voluta dalla Chiesa di Bologna e sostenuta da importanti entità come il Comune e il Teatro Comunale, ha già fatto registrare il tutto esaurito, un segno tangibile del forte interesse e della partecipazione della comunità. Dopo il successo dell’edizione del 2022, l’evento si presenta come un momento di arte e spiritualità, rivolto a richiamare l’attenzione sui conflitti globali e a fornire un messaggio di solidarietà e speranza.
Un evento con un forte messaggio di pace
L’importanza della serata
‘Memorare 2024‘ non è solo un semplice spettacolo, ma un vero e proprio appello alla solidarietà. Con le parole degli organizzatori che desiderano “creare un argine ai venti di guerra”, l’evento intende raccogliere l’attenzione su conflitti storici e attuali. Quest’anno, ricorre l’80° anniversario della strage di Monte Sole e Marzabotto, eventi drammatici della Seconda Guerra Mondiale che ancora oggi risuonano nelle coscienze. A questi si aggiungono i conflitti contemporanei, come quelli in Ucraina e in Palestina, che pongono dinanzi a tutti noi la necessità di riflessioni profonde e azioni concrete per garantire la pace.
La serata rappresenta quindi un’opportunità per ricercare una visione comune, unendo le forze artistiche in un momento di riflessione collettiva e di accoglienza. È un invito a non rimanere indifferenti di fronte alla violenza e alla tragedia.
La direzione artistica e il programma
A guidare la direzione artistica di ‘Memorare 2024‘ ci sono Vittoria Cappelli, Valentina Bonelli e don Stefano Culiersi. Grazie al loro lavoro, la serata si suddivide in sei momenti coreografici, che si snodano lungo tre dittici: ‘Guerra‘ , ‘Transizione‘ , e ‘Pace‘ . Ogni performance sarà accompagnata dai musicisti del Teatro Comunale di Bologna, creando un’atmosfera unica che unisce danza e musica in un messaggio evocativo.
La serata si apre e si chiude con le parole di Papa Francesco, conferendo all’evento un valore spirituale e simbolico. Tra le coreografie più attese, spicca l’assolo di Nikija da ‘La Bayadère‘, interpretato dalla talentuosa Maia Makhateli, che promette di incantare il pubblico con la sua eleganza e presenza scenica.
Un crescendo di emozioni e arte
I protagonisti sul palcoscenico
L’evento avrà come interpreti alcuni dei nomi più illustri della danza internazionale. Jacopo Tissi, ex ballerino del Teatro Bolshoi, sarà protagonista nell’assolo finale di ‘The Ninth Wave‘, un pezzo ricco di significato che egli ha portato con sé nel suo viaggio di esilio in seguito all’invasione dell’Ucraina. La sua performance rappresenta non solo la sua storia personale, ma diventa anche simbolo di resistenza e resilienza.
Sergio Bernal, una delle figure prominenti del balletto contemporaneo, presenterà in prima assoluta una coreografia particolare ispirata alla composizione sacra di Giuseppe Verdi, incentrata sulla preghiera ‘Padre Nostro‘. La creazione di questo pezzo riflette l’intenzione di mescolare spiritualità e arte, offrendo un contributo emotivo di grande impatto sul pubblico.
Maia Makhateli e Jacopo Tissi danzeranno l’Adagio dell’atto bianco di ‘Giselle‘, un momento di grande convivialità e comunione tra i ballerini. La scelta di repertorio non è casuale, ma è pensata per creare un percorso interiore per gli spettatori, attraverso espressioni artistiche che parlano direttamente al cuore.
Un invito a riflettere e sperare
L’evento ‘Memorare 2024‘ diventa così una piattaforma per esprimere la necessità di pace in un mondo segnato da conflitti e divisioni. Attraverso l’arte, si rafforza l’idea di comunità, unendo nel ricordo e nella speranza chi partecipa. La basilica di San Petronio, con la sua millenaria storia, sarà lo sfondo ideale per rappresentare questo messaggio profondo e necessario. Tre ore di danza, canto e riflessione, pronte a coinvolgere e ispirare una folla di spettatori desiderosi di unirsi in un coro di pace.
Ogni momento di questa serata rappresenta un tassello di un grande mosaico, un invito a sentire l’uno il dolore dell’altro, a costruire ponti di solidarietà e a dar forma a un futuro che abbraccia la pace.
Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Donatella Ercolano