Soccorsi 61 migranti al largo di Crotone a bordo di una barca a vela partita dalla Turchia

Soccorsi 61 migranti al largo di Crotone a bordo di una barca a vela partita dalla Turchia

La Guardia costiera e la Guardia di finanza salvano 61 migranti, tra cui 9 minori e 5 donne, a 12 miglia da Crotone; i soccorsi coordinati garantiscono assistenza sanitaria e trasferimento a Isola di Capo Rizzuto.
Soccorsi 61 Migranti Al Largo Soccorsi 61 Migranti Al Largo
La Guardia costiera e la Guardia di finanza hanno soccorso al largo di Crotone 61 migranti, tra cui minori e donne, provenienti da Iran, Iraq e Afghanistan, trasportandoli in sicurezza nei centri di accoglienza locali. - Gaeta.it

La notte scorsa al largo di Crotone si è concluso un intervento di soccorso a favore di 61 migranti, tra cui 9 minori non accompagnati e 5 donne. Il gruppo era imbarcato su una barca a vela partita dalla Turchia circa cinque giorni prima. L’operazione, condotta dalla Guardia costiera con supporto della Guardia di finanza, ha permesso di salvare queste persone poco a 12 miglia dalla costa calabrese. I migranti provengono soprattutto da Iran, Iraq e Afghanistan e sono stati poi accolti nei centri di accoglienza locali.

La scoperta e il primo intervento della guardia di finanza

La barca a vela con a bordo i migranti è stata avvistata nella tarda serata di ieri vicino alle coste di Crotone da un’unità della Guardia di finanza. L’imbarcazione era in condizioni precarie dopo aver navigato per giorni. Si trovava a circa 12 miglia nautiche dalla costa calabrese. Fin da subito si capiva che la situazione richiedeva un intervento urgente, viste le condizioni di navigazione difficili e il numero elevato di persone a bordo, tra cui minori e donne.

I finanzieri hanno segnalato l’emergenza alla Capitaneria di porto locale che ha disposto subito un’azione di ricerca e soccorso , avviando il coordinamento dei mezzi necessari per salvare i migranti. La decisione di intervenire tempestivamente ha evitato che emergessero pericoli maggiori durante la notte, favorendo un primo soccorso tempestivo e organizzato.

L’operazione di soccorso e l’arrivo in porto

Le operazioni di soccorso si sono svolte coordinando la motovedetta Cp 321 che ha raggiunto la barca a vela e ha trasbordato tutti i 61 migranti. La traversata è stata delicata vista la fragilità dell’imbarcazione originale e le condizioni meteo-marine nella zona. Una volta a bordo della motovedetta, le persone sono state portate in sicurezza verso il porto di Crotone, dove l’unità è approdata poco oltre la mezzanotte.

Il coordinamento dell’operazione di sbarco è passato alla Prefettura di Crotone. Presso il porto, l’Ufficio immigrazione della Questura ha gestito il flusso dei migranti con la collaborazione della polizia scientifica che ha supportato nelle attività di identificazione preliminare e raccolta dati. L’azione congiunta dei vari enti ha garantito ordine e sicurezza durante le procedure di prima accoglienza.

La prima valutazione sanitaria e il trasferimento al centro di accoglienza

Dopo lo sbarco, i migranti sono stati sottoposti a una valutazione sanitaria immediata curata dal team dell’Ufficio vulnerabilità dell’Azienda sanitaria provinciale. La maggior parte delle persone si trovava in buone condizioni fisiche, nonostante il lungo viaggio e le avverse condizioni di navigazione. Il controllo sanitario ha permesso di individuare eventuali necessità urgenti legate a salute o assistenza psicologica.

Subito dopo, i volontari della Croce rossa hanno accolto i migranti fornendo supporto immediato. Successivamente è stato organizzato il trasferimento verso il centro di accoglienza situato a Isola di Capo Rizzuto. Lì partiranno le procedure di identificazione ufficiale e tutte le pratiche previste per chi arriva via mare. Il centro locale continuerà a garantire l’assistenza di base e l’avvio dei controlli formali.

Profili e provenienze dei migranti soccorsi

Il gruppo di 61 persone contiene soprattutto cittadini provenienti da paesi del Medio Oriente. Iran, Iraq e Afghanistan rappresentano le nazionalità prevalenti. Tra loro ci sono 9 minori non accompagnati, soggetti particolarmente vulnerabili durante i viaggi via mare, e 5 donne. La composizione di questo gruppo rispecchia da vicino i flussi migratori che attraversano il Mar Mediterraneo per raggiungere l’Italia, spesso percorrendo rotte molto rischiose.

Questi migranti hanno affrontato un viaggio di diversi giorni partendo dalla Turchia con mezzi di fortuna come la barca a vela recuperata dalla Guardia di finanza. Il soccorso diventa fondamentale per evitare tragedie in mare, specie quando si tratta di persone in difficoltà fisica e psicologica dopo prove tanto estreme.

Il lavoro delle forze dell’ordine e degli enti locali del crotonese ha messo in salvo questi migranti garantendo loro il primo contatto con i servizi di assistenza disponibili sul territorio. È una delle tante operazioni che si svolgono lungo le coste calabresi, cruciali per la gestione di corridoi migratori complessi e spesso pericolosi.

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