Si è chiuso youtopic fest 2025 a rondine con migliaia di partecipanti e la presenza di mattarella

Si è chiuso youtopic fest 2025 a rondine con migliaia di partecipanti e la presenza di mattarella

Lo youtopic fest 2025 a Rondine ha visto la partecipazione del presidente Sergio Mattarella e di importanti personalità, promuovendo pace e convivenza tra giovani provenienti da aree di conflitto.
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Lo Youtopic Fest 2025 si è svolto a Rondine, borgo toscano simbolo di pace, con la partecipazione straordinaria del presidente Mattarella. Il festival ha promosso il dialogo tra giovani di aree di conflitto, annunciando per il 2026 il tema dell’inquietudine come spinta al cambiamento umano e sociale. - Gaeta.it

Lo youtopic fest 2025 si è svolto nel piccolo borgo toscano di Rondine, noto per la sua attività di «cittadella della pace». Migliaia di persone si sono radunate dal 6 al 8 giugno in questo luogo dove giovani provenienti da aree di conflitto vivono insieme, per partecipare a un festival dedicato al tema del conflitto e della relazione. L’edizione di quest’anno ha registrato per la prima volta la presenza ufficiale del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che ha aperto la manifestazione. Nel corso dell’evento è stato anche annunciato il tema per il prossimo anno: l’inquietudine.

La presenza straordinaria del presidente mattarella e il messaggio di pace

La novità più significativa dello youtopic fest 2025 è stata la visita del presidente Sergio Mattarella, che ha inaugurato la manifestazione venerdì 6 giugno. Nel discorso introduttivo il capo dello stato ha sottolineato l’importanza di Rondine come luogo dove non si trasmettono solo idee, ma si costruiscono rapporti umani veri, capaci di creare pace concreti. Mattarella ha ribadito che la relazione tra le persone è l’unica arma efficace per affrontare i conflitti e ha spiegato come questo borgo rappresenti una palestra di convivenza e dialogo, dove il tessuto di pace si costruisce giorno dopo giorno.

Rondine, una cittadella di pace e convivenza

Rondine ospita studenti originari da nazioni in guerra tra loro, un aspetto che rende unico questo luogo e lo ha candidato già nel 2015 al Nobel per la pace. Il presidente ha voluto riconoscere questo impegno definendolo un modello da seguire e un’esperienza da valorizzare. Nel suo discorso ha rimarcato che la pace non è solo un’idea astratta, ma qualcosa che si crea mettendo in relazione chi vive situazioni difficili, imparando a conoscerne l’umanità e a superare divisioni che sembrano insormontabili.

Interventi e dibattiti durante i tre giorni del festival

La manifestazione si è svolta lungo tre giorni intensi, ricchi di incontri e interventi di rilievo. Tra i protagonisti c’è stata la regista e attrice Paola Cortellesi, che ha evidenziato come a Rondine si percepisca una pace viva e concreta. Ha parlato di una trasformazione tangibile che si può osservare in questo borgo, dove coesistono giovani di culture diverse. La sua testimonianza ha dato risalto a un cambiamento reale, che si fonda sulla convivenza e sulla conoscenza reciproca.

Anche il regista Gianni Amelio ha preso parte al festival, ringraziando i giovani di Rondine per aver mostrato che gli esseri umani non sono naturalmente nemici. Ha sottolineato che spesso sono terze parti che decidono di fomentare i conflitti armando le popolazioni e promuovendo scontri. Nei vari panel dedicati al giornalismo e alle crisi internazionali, sono emersi approfondimenti sulla situazione in Medio Oriente, con focus sulle difficoltà umanitarie. Agnese Pini, direttrice de La Nazione e di Quotidiano Nazionale, ha evidenziato l’empatia che si respira nel borgo, capace di mettere la persona al centro di ogni relazione.

La comunità come chiave di riconciliazione

Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine, ha ricordato che la parola chiave di questa esperienza è comunità. Ha spiegato che nessuno può affrontare il dolore provocato dalle guerre da solo. Questo luogo da 28 anni accoglie chi arriva dalle zone più colpite della terra, con storie di violenza e sofferenza, lavorando ogni giorno per trasformare le ferite in occasioni di riconciliazione e convivenza.

Il contributo di monsignor migliavacca e il valore della relazione

La chiusura del festival è stata affidata a monsignor Andrea Migliavacca, vescovo della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Nel suo discorso ha ribadito come i giovani di Rondine rappresentino il cuore pulsante di questa esperienza di pace. Li ha definiti portatori di energia e nuove strategie necessarie per costruire un futuro migliore. Secondo Migliavacca, ogni persona può contribuire nel suo piccolo, mettendo in pratica gesti concreti e facendosi portatrice di pace.

Ascoltare e costruire relazioni

Il vescovo ha invitato a ricordare i sogni e le tensioni dell’età giovanile, per comprendere meglio i giovani di oggi e riconoscerne il valore positivo. Ha sottolineato l’importanza della relazione, che smonta quelle barriere che dividono. Ascoltare per lui significa cercare di capire chi vive sofferenze o posizioni diverse. È in quella disponibilità all’ascolto che si trova una via per cambiare atteggiamenti e superare conflitti.

Anche la preghiera, secondo monsignor Migliavacca, ha un ruolo fondamentale. Citando Papa Francesco, ha spiegato che la preghiera non serve a cambiare Dio, ma a trasformare il cuore delle persone, da pietra in carne. Questo passaggio spirituale apre la strada a relazioni più autentiche e a una pace possibile grazie a cuori meno rigidi e più aperti.

Il tema youtopic fest 2026 e la sfida dell’inquietudine

Durante la manifestazione è stato anticipato il tema del prossimo youtopic fest, che si terrà dal 5 al 7 giugno 2026. Il filo conduttore della prossima edizione sarà l’inquietudine, intesa come sentimento umano da custodire. Sarà un invito a riflettere su come mantenere viva la scintilla che spinge ad agire con umanità e attenzione verso gli altri, anche quando il mondo appare instabile o incerto.

La scelta del tema sottolinea l’attenzione del festival alle emozioni e alle dinamiche interiori che influenzano il modo di vivere e affrontare i conflitti. Nel borgo di Rondine si intende continuare a offrire ai giovani un terreno dove far germogliare nuove consapevolezze e forme di dialogo. Lo youtopic fest resta così un punto di riferimento per chi vuole capire le tensioni globali passando dalla dimensione personale e comunitaria.

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