Si celebra la 18a giornata mondiale del vento e si discutono le prospettive dell’eolico galleggiante

Si celebra la 18a giornata mondiale del vento e si discutono le prospettive dell’eolico galleggiante

La 18a giornata mondiale del vento evidenzia le sfide dell’energia eolica onshore e offshore nel mar Mediterraneo, con il progetto floatfarm di Seapower e università Federico II che punta a soluzioni galleggianti innovative entro il 2026.
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La 18ª Giornata mondiale del vento ha evidenziato le sfide e le innovazioni dell’energia eolica, con focus sull’eolico galleggiante nel Mediterraneo. Il progetto europeo floatfarm, guidato da Seapower e università europee, punta a sviluppare turbine offshore più efficienti e sostenibili entro il 2026. - Gaeta.it

La 18a edizione della giornata mondiale del vento ha richiamato l’attenzione sulle potenzialità e le sfide legate all’energia eolica. Questa fonte rinnovabile rappresenta un punto chiave per le strategie ambientali previste entro il 2030 e il 2050, ma affronta limiti legati all’uso del territorio e alla complessità tecnologica degli impianti offshore, specialmente per quelli con fondali profondi nel mar Mediterraneo. Numerosi progetti di ricerca cercano di mettere a punto soluzioni più sostenibili e convenienti, in particolare per l’eolico galleggiante.

Le sfide del territorio per l’eolico onshore e l’evoluzione dell’offshore galleggiante

In molte aree europee, la disponibilità di terreno adatto per installazioni eoliche onshore si sta riducendo. Le nuove turbine richiedono spazi ampi e distanze precise per evitare interferenze tra parchi, ma la competizione per il suolo cresce a causa di vincoli ambientali e urbanistici. Per questo la corsa si sposta verso l’eolico offshore, dove i venti sono più forti e regolari. Nel mar Mediterraneo però i fondali sono spesso troppo profondi per le tradizionali torri fissate al fondo marino.

Le piattaforme galleggianti rappresentano l’alternativa per questi siti. Queste strutture sono ancorate al fondale, garantendo stabilità e sicurezza anche in condizioni meteo avverse. Lo sviluppo di queste tecnologie è più complicato e costoso rispetto agli impianti fissi, implicando nuove modalità di progettazione e manutenzione. Il settore deve affrontare ancora problemi di affidabilità e di ottimizzazione dei costi se vuole diventare competitivo a larga scala.

Seapower e il progetto floatfarm per rivoluzionare l’eolico offshore

Seapower, consorziata con l’università Federico II di Napoli, è impegnata da anni nello studio delle turbine galleggianti grazie a vari progetti europei. Tra questi spicca floatfarm, iniziativa finanziata dall’Unione Europea con 6 milioni di euro per realizzare impianti offshore più economici e tecnologicamente avanzati entro il 2026. Il progetto coinvolge 18 partner, tra università e aziende di diversi paesi europei, e mira a sviluppare metodi per ridurre il peso del generatore posto in cima alla torre e migliorare i sistemi di controllo delle onde e degli ancoraggi.

L’obiettivo è offrire soluzioni che abbassino il costo attualizzato dell’energia , tenendo conto di tutte le variabili economiche e tecniche. Si cerca di studiare le perdite di scia causate dall’interazione tra turbine vicine, per ottimizzare la disposizione nei parchi eolici. Seapower prepara un software innovativo per fare simulazioni dettagliate che aiutino a prevedere i costi di gestione e manutenzione degli impianti offshore galleggianti.

Le innovazioni tecnologiche per migliorare i costi e la produzione energetica

Il team di Seapower sta sviluppando un modello di calcolo basato su software avanzati, come WEIS e Floris – sviluppati dal laboratorio nazionale americano NREL – per rendere più affidabile il calcolo dei costi e della produzione energetica delle turbine galleggianti. Il modello tiene conto non solo della progettazione ma anche di parametri finanziari essenziali, come il costo medio del capitale , che impatta direttamente sull’LCOE.

Questo approccio consente di stimare con maggiore precisione le spese legate a manutenzione ed esercizio, due voci molto rilevanti nei costi totali. Viene poi valutata la perdita di energia provocata dalle interazioni tra turbine, un fattore cruciale nella progettazione di parchi eolici offshore. Questi miglioramenti contribuiscono a far emergere le componenti più costose degli impianti e a identificare dove intervenire per tagliare i costi, con particolare attenzione alla struttura della piattaforma galleggiante.

Il ruolo di seapower nel contesto della ricerca applicata e dei test avanzati

Seapower scrl, nato dalla collaborazione tra mondo accademico e imprese, opera da quasi trent’anni nel campo delle energie rinnovabili. La società presenta due divisioni: una che gestisce la progettazione tecnica e le autorizzazioni per impianti di energia fotovoltaica, eolica e biogas, e un’altra che si occupa di trasferimento tecnologico, con competenze meccaniche, aerodinamiche e ingegneristiche di vario tipo.

I laboratori dell’università Federico II di Napoli, come la galleria del vento e la vasca navale, offrono risorse per testare modelli scala delle turbine e delle piattaforme, verificandone comportamento e resistenza. Questi strumenti permettono di validare le soluzioni sviluppate, prima che si arrivi alla costruzione dei parchi eolici galleggianti su scala reale.

Impatto europeo e cooperazione internazionale nel progetto floatfarm

Floatfarm è il proseguo di un altro progetto europeo, Floatech, di cui Seapower era già parte. La presenza nel consorzio di istituti come l’università di Berlino, l’École Centrale de Nantes, la Delft University of Technology e aziende come Saipem e BW Ideol dimostra l’impegno internazionale per sviluppare insieme tecnologie sostenibili.

Le piccole e medie imprese coinvolte contribuiscono con esperienze diversificate per affrontare i problemi concreti nel campo dell’energia eolica offshore. Il coordinamento tra enti pubblici e privati, distribuiti in vari paesi, punta a consolidare un know-how europeo in un settore chiave per la lotta ai cambiamenti climatici e l’indipendenza energetica.

La presenza di Seapower, con la sua esperienza trentennale e radicamento nel Mediterraneo, arricchisce questo sforzo con dati reali e test utili a sviluppare soluzioni adatte ai fondali profondi tipici dell’area.

Il progetto floatfarm, con la sua rete di partner e investimenti, rappresenta una tappa importante per l’eolico galleggiante e per la crescita di una nuova frontiera dell’energia rinnovabile in Europa.

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