Shein chiude il magazzino di stradella: 311 licenziamenti e trasferimento in Polonia entro fine anno

Shein Chiude Il Magazzino Di S

Chiusura del magazzino Shein a Stradella, 311 posti di lavoro a rischio. - Gaeta.it

Sara Gatti

15 Settembre 2025

La filiale italiana di Shein, noto marchio cinese di abbigliamento low cost, ha avviato oggi i licenziamenti di 311 lavoratori a tempo indeterminato nel magazzino logistico di Stradella, in provincia di Pavia. La decisione arriva insieme alla cessazione dell’attività locale che sarà spostata all’estero, in Polonia. Il caso apre nuovi scenari sul futuro dell’area produttiva e i riflessi occupazionali per la zona dell’Oltrepò Pavese.

Licenziamenti confermati e contratti non rinnovati nel magazzino shein di stradella

Il gruppo Fiege Logistics, che gestisce per conto di Shein la struttura di Stradella, ha comunicato formalmente ai sindacati l’avvio dei licenziamenti per 311 dipendenti a tempo indeterminato con un incontro tenuto oggi stesso nella Prefettura di Pavia. L’annuncio segue una fase di tensione e incertezza tra i lavoratori e le rappresentanze sindacali.

Oltre ai licenziamenti certi, Fiege ha reso noto che non verranno rinnovati 150 contratti a termine in scadenza, aggravando ulteriormente la situazione del personale logistico coinvolto. Al momento pochi dipendenti avranno una collocazione alternativa garantita con il trasferimento in magazzini della stessa zona: 50 rimarranno a Stradella e 10 saranno spostati alla sede di Castelsangiovanni, in provincia di Piacenza. Tutto questo conferma un taglio netto dell’attività produttiva nella sede italiana.

Trasferimento dell’attività in Polonia con possibile vendita del sito entro il 2026

Le date ufficiali fissano la chiusura definitiva del centro logistico di Stradella entro la fine di quest’anno. L’attività sarà interamente trasferita in un impianto che la società ha scelto in Polonia, aumentando così la presenza produttiva all’estero.

Durante il confronto istituzionale in Prefettura è emerso che, per l’inizio del 2026, ci potrebbe essere l’opportunità di cedere il sito a nuovi acquirenti. Al momento si tratta solo di un’ipotesi, senza garanzie o dettagli operativi. L’annuncio ha comunque acceso un filo di speranza tra sindacati e istituzioni locali, interessate a salvare quantomeno l’area logistica.

Prossimo incontro con la proprietà per discutere gli aspetti economici e occupazionali

Lunedì 22 settembre è fissato un nuovo incontro tra le parti coinvolte per affrontare aspetti economici, gestionali e occupazionali. Sarà un passaggio fondamentale per capire quali strumenti verranno messi in campo per fronteggiare la crisi generata dalla chiusura del magazzino.

L’attenzione rimane alta, soprattutto per i numerosi lavoratori che si trovano ora senza un’occupazione certa e per il territorio dell’Oltrepò Pavese, che perde una struttura importante sotto il profilo industriale e occupazionale. Le prossime settimane definiranno il futuro di questa area dopo l’uscita di scena del colosso cinese Shein.