L’ex falconiere della lazio, Juan Bernabé, è stato ufficialmente sfrattato dall’alloggio che occupava nel centro sportivo di Formello. La società biancoceleste ha reso nota l’esecuzione dell’ordinanza giudiziaria, confermando così la fine della sua presenza all’interno della struttura. La decisione arriva dopo un periodo di tensioni tra il club e Bernabé, sfociata nella risoluzione del contratto e nella conseguente azione legale per liberare l’immobile.
Esecuzione dello sfratto e la nota ufficiale della lazio
Nella mattinata del 2025, il tribunale di Tivoli ha emesso un’ordinanza che ha autorizzato la lazio a sfrattare Juan Bernabé, l’ex falconiere che occupava senza titolo l’alloggio assegnato all’interno del centro sportivo di Formello. Il club ha comunicato pubblicamente l’avvenuta esecuzione dello sfratto, ribadendo la legittimità e la necessità dell’intervento.
La società ha precisato che Bernabé non aveva più un contratto valido con il club da mesi, dopo la risoluzione dovuta a comportamenti ritenuti in contrasto con i valori etici perseguiti dalla lazio. Nonostante vari richiami rivolti all’ex falconiere per lasciare volontariamente l’appartamento, Bernabé ha continuato a occupare lo spazio. A quel punto, la società ha chiesto l’intervento della magistratura per tutelare non solo la proprietà, ma anche il normale svolgimento delle attività sportive a Formello.
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La lazio si è mostrata ferma nell’intento di mantenere ordine e rispetto all’interno di un ambiente che deve essere funzionale e decoroso per atleti e staff. Ogni passo della vicenda è stato accompagnato dalla volontà di rispettare la legge e le procedure previste, come evidenziato nel comunicato ufficiale.
Motivazioni alla base della risoluzione del contratto con juan bernabé
La fine del rapporto tra Juan Bernabé e la lazio risale a qualche mese fa, a seguito di comportamenti che il club ha definito incompatibili con i principi e i valori che rappresentano il suo impegno sportivo e sociale. Non sono stati diffusi dettagli precisi sulle azioni che hanno portato a questa decisione, ma la società ha sottolineato che la scelta di interrompere il legame con Bernabé è stata dettata dall’esigenza di tutelare l’ambiente e la cultura della squadra.
L’incarico di falconiere rappresenta un ruolo particolare e di fiducia all’interno del centro sportivo; per questo motivo, eventuali problemi di comportamento possono creare disagi e minare l’armonia quotidiana. La risoluzione del contratto è quindi stata il primo passo per gestire una situazione che si era complicata nel tempo, con l’obiettivo di mantenere l’ordine e il decoro in uno spazio frequentato quotidianamente da giocatori, tecnici e personale.
Le successive difficoltà legate all’alloggio occupato senza autorizzazione hanno reso necessaria una risposta forte da parte della società. La lazio ha cercato prima soluzioni amichevoli per evitare il ricorso al tribunale, ma davanti al mancato accoglimento degli inviti, ha intrapreso azioni legali.
L’impatto dell’episodio sul centro sportivo di formello
L’episodio legato allo sfratto di Juan Bernabé ha concentrato l’attenzione sulla gestione degli spazi all’interno del centro sportivo di Formello. Quella struttura non è solo un luogo di allenamenti, ma anche sede di tutte le attività operative della lazio. La presenza di persone non autorizzate può compromettere sia la sicurezza che la serenità dell’ambiente di lavoro.
I responsabili del club hanno sottolineato più volte la necessità di garantire condizioni di lavoro regolari e un ambiente pulito da tensioni o situazioni irregolari. In passato, il centro sportivo ha ospitato figure di rilievo legate alla squadra e allo staff, e per questo deve funzionare senza problemi esterni o intrusi.
L’azione portata avanti contro Bernabé segnala una volontà precisa di proteggere il patrimonio e di salvaguardare l’integrità del luogo. La lazio sta attenta a ogni dettaglio che può influire sull’operativita sportiva, a partire dall’ordine nelle aree comuni e nelle residenze assegnate al personale. Lo sfratto può quindi rappresentare un monito per chiunque si trovasse in situazione simile, a conferma che il rispetto delle regole è indispensabile in un contesto professionale.
Modalità e tempistiche dell’intervento legale
La vicenda è culminata con l’intervento del tribunale di Tivoli, che ha emesso un’ordinanza che ha autorizzato lo sfratto dell’ex falconiere. Prima di arrivare a questa decisione, la lazio aveva inviato molti solleciti a Bernabé, senza però ottenere risposte o il rilascio spontaneo dell’alloggio.
Gli avvocati del club hanno quindi presentato un ricorso, supportato da prove documentali sulla cessazione del contratto e sull’assenza di titolo per mantenere l’occupazione dell’immobile. L’azione giudiziaria ha seguito i tempi di rito previsti, rispettando ogni disposizione normativa.
Quando l’ordinanza è stata firmata, le forze dell’ordine hanno eseguito lo sfratto nella mattinata indicata. L’operazione si è svolta senza incidenti e senza danni, confermando l’efficacia della procedura adottata. Il caso ha dimostrato come la legge possa intervenire per tutelare i diritti delle società sportive e degli enti privati anche in situazioni delicate legate al personale.