Sfide e soluzioni per la filiera alimentare in Italia: il ruolo strategico del pomodoro da industria

Sfide e soluzioni per la filiera alimentare in Italia: il ruolo strategico del pomodoro da industria

In un contesto di crisi alimentare e cambiamento climatico, l’alleanza tra Confagricoltura e Unione Italiana Food punta a innovare la filiera del pomodoro da industria per garantire sostenibilità e competitività.
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Sfide e soluzioni per la filiera alimentare in Italia: il ruolo strategico del pomodoro da industria - Gaeta.it

Nel contesto attuale di crisi alimentare e cambiamento climatico, la necessità di garantire cibo sano e accessibile diventa sempre più urgente. Si prevede che nel 2080 la popolazione mondiale raggiungerà i 10,3 miliardi di abitanti, intensificando il fabbisogno alimentare. In questo scenario, l’Italia si trova al centro di importanti iniziative volte a rispondere a queste sfide globali. Un’alleanza tra Confagricoltura e Unione Italiana Food mira ad affrontare le difficoltà della filiera agroalimentare, focalizzandosi sul pomodoro da industria come esempio di innovazione e collaborazione.

La necessità di reinventare la filiera alimentare

Secondo il professor Riccardo Valentini dell’Università degli Studi della Tuscia, l’intera filiera alimentare richiede una revisione profonda. L’emergere di nuovi bisogni, come la scarsità di cibo nelle aree urbane, e l’aumento delle condizioni climatiche estreme in molte regioni del mondo rende imperativo adottare nuove strategie. Queste sfide si riflettono direttamente sull’agricoltura, sulla silvicoltura e sulla pesca, creando un contesto complesso in cui le tradizionali pratiche non sono più sufficienti.

Negli ultimi anni, l’innovazione tecnologica ha offerto opportunità per affrontare le problematiche presenti. L’Italia, in particolare, si distingue per il suo patrimonio culinario e le buone pratiche della dieta mediterranea, che non solo contribuiscono alla salute umana, ma rappresentano anche un esempio di sostenibilità ambientale. L’unione di Confagricoltura e Unione Italiana Food è un passo significativo per affrontare queste sfide, permettendo al settore agroalimentare di trarre vantaggio da queste innovazioni.

Il progetto per la filiera del pomodoro da industria

Sulla scia di iniziative passate come il protocollo d’intesa della filiera grano-pasta, Confagricoltura e Unione Italiana Food hanno lanciato un progetto dedicato al pomodoro da industria. L’obiettivo principale di questa iniziativa è migliorare il legame tra la domanda del mercato e l’offerta del settore agricolo, rendendo più efficiente l’intera filiera. Collaborando con Value Groovers, un spin-off dell’Università della Tuscia, il progetto mira a creare un modello di coopetizione tra agricoltori e industrie di trasformazione.

Grazie a un’analisi dettagliata delle criticità e delle opportunità, questo progetto ha già suscitato interesse tra aziende agricole e industrie. Nonostante ci si trovi ancora nella fase pre-campagna, il focus non è solo sulla coltivazione, ma anche sulle interazioni commerciali all’interno della filiera. Il lavoro di co-design ha portato alla creazione di un approccio pilotato che si basa su input raccolti da vari attori del settore.

L’importanza della cooperazione tra attori del settore agricolo

La cooperazione tra il mondo agricolo e quello industriale rimane fondamentale per il successo di questa iniziativa. A partire dall’estate del 2024, il team coordinato dal professor Emanuele Blasi avvierà consultazioni con agricoltori e rappresentanti industriali, per raccogliere le esigenze e stabilire priorità comuni. Questo lavoro collaborativo è cruciale per rendere la filiera del pomodoro da industria italiana più coesa e competitiva, in grado di affrontare le future sfide.

L’analisi dei dati raccolti ha permesso di iniziare a strutturare nuove modalità di gestione delle relazioni commerciali e contrattuali. Si prevede che, durante la campagna del 2025, diverse pratiche innovative saranno testate nelle aziende agricole e nelle industrie di trasformazione. Gli obiettivi includono l’ottimizzazione della produzione, la creazione di prodotti di qualità, e la sostenibilità economica, il tutto con la volontà di far crescere un patrimonio collettivo tra le aziende partecipanti.

Riconoscimento dell’Italia nel mercato globale del pomodoro

L’Italia si colloca come il terzo produttore mondiale di pomodoro da industria, subito dopo California e Cina. Nel 2024, sono stati coltivati oltre 75mila ettari, con una distribuzione che vede il 55% nel Nord Italia e il 45% nel Centro-Sud. Nonostante un incremento della superficie coltivata , la produzione ha conosciuto una flessione , dovuta principalmente a una diminuzione delle rese stimata intorno al -12% tra il 2023 e il 2024.

Questa situazione sottolinea ulteriormente l’importanza del progetto lanciato da Confagricoltura e Unione Italiana Food, poiché affronta direttamente le pressioni che il settore deve fronteggiare, sia a livello nazionale che internazionale. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, ha sottolineato come una più stretta collaborazione tra i diversi attori del settore possa generare maggiore efficienza, favorendo soprattutto il Made in Italy.

L’iniziativa, recentemente presentata a Roma, rappresenta un passo strategico verso un futuro più resiliente per la filiera del pomodoro da industria, pronta a rispondere ai mutamenti climatici e alle dinamiche di mercato sempre più complesse.

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