La zona intorno all’ex hotel Cinecittà a Roma continua a essere al centro di problemi legati a violenze e illegalità. Dopo lo sgombero dell’edificio avvenuto a settembre dello scorso anno, molti degli occupanti abusivi, principalmente di origine sudamericana, si sono spostati in alcune casette limitrofe, di proprietà della cassa dei ragionieri, dove hanno creato una nuova area di degrado urbano. Gli interventi delle forze dell’ordine, ripetuti negli ultimi giorni, non sono riusciti a fermare la ripresa delle occupazioni abusive, lasciando i residenti in allarme e preoccupati.
Dal degrado dell’ex hotel cinecittà alla nuova occupazione nelle casette della cassa dei ragionieri
L’ex hotel Cinecittà, punto simbolico per via della sua posizione e della sua storia, è stato sgomberato nel settembre del 2024. All’interno si registravano situazioni problematiche come risse frequenti, accoltellamenti, persone in stato di ubriachezza fin dal mattino e episodi di spaccio e borseggio. Dopo lo sgombero, un gruppo significativo degli occupanti – formato soprattutto da cittadini sudamericani – ha attraversato la strada adiacente per insediarsi abusivamente in alcune piccole abitazioni un tempo controllate dalla cassa dei ragionieri. Queste casette, basse e isolate, hanno subito trasformazioni legate all’occupazione illegale, segnando l’inizio di un duraturo disagio sociale nella zona. L’area ha visto crescere episodi di illegalità, con una duplice preoccupazione: la sicurezza dei cittadini e la regolarità della convivenza in un quartiere densamente abitato.
Interventi delle forze dell’ordine e la risposta della comunità locale
Negli ultimi giorni, finalmente le forze dell’ordine sono intervenute per liberare le casette abusivamente occupate, una svolta accolta con sollievo dai residenti della zona. Prima dell’arrivo della polizia e della municipale di Roma, la convivenza con chi aveva scelto queste abitazioni per stabilirsi fuori dalle regole era diventata pesante. Le lamentele della popolazione erano cresciute soprattutto per la notte trascorsa all’aperto da gruppi di persone in evidente stato di ebbrezza e per la continua microcriminalità che minaccia spesso la sicurezza intorno a via dell’ex hotel. Gli agenti hanno sgomberato le casette, ma a pochi giorni da quell’intervento le soffitte sono state nuovamente occupate. Questa rapida ripresa dell’occupazione rappresenta una sfida aperta per le autorità, chiamate a trovare soluzioni efficaci in un contesto dove il disagio sociale si intreccia con la difficoltà a garantire l’ordine.
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Le conseguenze sulle vite dei residenti e il quadro urbano a roma
L’area che circonda l’ex hotel Cinecittà è diventata teatro di tensioni continue. La presenza di gruppi di persone impegnate in risse, episodi violenti e consumo e vendita di sostanze ha trasformato parte del quartiere in un luogo insicuro. I residenti, tra cui famiglie e anziani, denunciano una condizione di disagio che si riflette sulla qualità della vita quotidiana. La paura di uscire di casa, o di percorrere certe strade, accompagna ormai le giornate di chi abita in questi isolati. Il fenomeno dei bivacchi, spesso con persone ferme nelle vie sin dalle prime ore del giorno, evidenzia anche una crisi sociale che fatica a trovare risposte concrete da parte delle istituzioni cittadine. Questa situazione si inserisce in uno scenario urbano più ampio dove Roma fatica a gestire l’emergere di insediamenti abusivi e il proliferare di fenomeni legati alla marginalità sociale nelle periferie o nei quartieri più popolati.
Le sfide future per garantire sicurezza e legalità nel quartiere cinecittà
L’episodio ripetuto dell’occupazione abusiva nelle casette della cassa dei ragionieri a pochi giorni dallo sgombero chiama in causa la necessità di interventi strutturati. La semplice azione di sgombero, seppur importante per ristabilire immediatamente l’ordine, si è dimostrata insufficiente a garantire una risoluzione duratura. Roma si trova davanti a un problema complesso che coinvolge non solo l’azione di polizia, ma anche il recupero sociale e abitativo di persone che vivono in condizioni precarie. Il rischio è quello di vedere la situazione aggravarsi senza un piano che metta al centro la riqualificazione di territori problematici e un sostegno concreto agli occupanti abusivi, molti dei quali vivono in situazioni di marginalità estrema. Nel contesto di questi quartieri, la sicurezza pubblica e la tutela dei diritti dei residenti devono trovare un equilibrio, fondamentale per la convivenza in una città grande come Roma.