Sessanta morti, tra cui 20 bambini, in attacco israeliano su edificio a Teheran

Sessanta morti, tra cui 20 bambini, in attacco israeliano su edificio a Teheran

Le autorità iraniane denunciano un attacco israeliano a Teheran nel quartiere Shahrak-e Shahid Chamran, con sessanta morti tra cui venti bambini; soccorsi in corso e tensioni geopolitiche crescenti.
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Un attacco israeliano su un edificio residenziale a Teheran ha causato la morte di circa sessanta persone, inclusi venti bambini, riaccendendo le tensioni tra Iran e Israele e provocando una complessa operazione di soccorso. - Gaeta.it

Le autorità iraniane hanno denunciato un attacco israeliano su un complesso residenziale a Teheran che ha provocato la morte di sessanta persone, inclusi venti bambini. L’attacco ha colpito un edificio di quattordici piani nel quartiere di Shahrak-e Shahid Chamran, causando ingenti danni e numerose vittime. La notizia è stata diffusa dalla stampa statale iraniana e confermata da fonti internazionali come la Cnn.

La scena dell’attacco nella zona di shahrak-e shahid chamran

L’edificio colpito si trova nel quartiere residenziale di Shahrak-e Shahid Chamran, una zona densamente popolata di Teheran. La televisione iraniana ha mostrato alcune immagini degli operai impegnati nel rimuovere le macerie del palazzo sfondato dall’esplosione. La torre residenziale, alta quattordici piani, si è trasformata in un cumulo di detriti, rendendo difficile l’accesso ai soccorritori.

Alcuni giornalisti presenti sul posto hanno riferito che tra le vittime ci sono bambini molto piccoli, neonati di appena sei mesi inclusi. L’attacco ha colpito abitazioni occupate da famiglie e la complessità della struttura ha rallentato le operazioni di recupero. Dieci corpi risultano ancora sepolti sotto le macerie, aggravando il bilancio delle vittime.

Il bilancio delle vittime: dettagli e incertezze

Secondo le autorità iraniane sessanta persone hanno perso la vita durante l’attacco, di cui venti sono bambini. Questo dato arriva in un momento di confusione riguardo al numero totale delle vittime. Nella serata precedente, Amir Saeid Iravani, inviato iraniano all’Onu, aveva parlato di settantotto morti, ma non è chiaro se la cifra sui sessanta corrisponda a parte o a tutto il computo ufficiale.

La presenza di un alto numero di bambini tra i deceduti ha creato un grave shock nell’opinione pubblica iraniana e oltre. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso e il numero delle vittime potrebbe subire variazioni con il passare delle ore. La difficoltà nel raggiungere tutte le aree del palazzo distrutto rallenta le procedure di identificazione e recupero.

Le reazioni internazionali e il contesto geopolitico

L’attacco ha riacceso le tensioni tra israeliani e iraniani, già presenti da anni. L’Iran accusa Israele di aver colpito intenzionalmente una zona residenziale popolata, una mossa che peggiora lo stato delle relazioni regionali. Da parte israeliana, al momento, non ci sono state conferme ufficiali dell’operazione.

La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi di questo evento, che potrebbe avere ripercussioni sulla stabilità nella regione. Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu sono attese dichiarazioni ufficiali e possibili richieste di indagine. L’attacco a Teheran segna un episodio grave che si inserisce nel quadro più ampio delle tensioni in Medio Oriente.

Le operazioni di soccorso e la situazione sul campo

I soccorritori e gli operatori di emergenza lavorano da ore per estrarre le persone intrappolate sotto le macerie. Le immagini dei media iraniani documentano la fatica nel rimuovere interi blocchi di cemento e detriti per raggiungere i corpi e i superstiti. I vigili del fuoco e le squadre di protezione civile sono mobilitati in modo massiccio.

Le autorità locali stanno cercando di garantire assistenza alle famiglie colpite, offrendo supporto sanitario e accompagnamento nei momenti di lutto. La complessità dell’edificio ha frenato gli interventi iniziali, che però proseguono anche di notte. Si segnalano problemi di accessibilità e condizioni di sicurezza precarie nella zona colpita.

Le autorità iraniane hanno avviato anche le prime verifiche per capire l’esatta dinamica dell’attacco e valutare eventuali misure di risposta. La comunità di Teheran segue con apprensione l’evolversi della situazione.

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