Sequestro di otto auto di lusso per frodi e riciclaggio tra monza e altre province italiane

Sequestro di otto auto di lusso per frodi e riciclaggio tra monza e altre province italiane

La Guardia di finanza di Monza e Brianza sequestra otto auto di lusso per frodi e riciclaggio nel sistema illecito coordinato dalla procura di Monza, con attività diffuse tra Lombardia, Roma, Genova e Avellino.
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La Guardia di finanza di Monza e Brianza ha sequestrato otto auto di lusso per oltre 1,5 milioni di euro nell’ambito dell’operazione “Empty Wallet”, che ha smantellato un sistema di frode e riciclaggio legato al leasing e alla sub-locazione illegale di veicoli di alta gamma. - Gaeta.it

Nell’ambito di un’indagine condotta dalla Guardia di finanza di Monza e Brianza, sono state sequestrate otto automobili di alta gamma per un valore complessivo superiore a un milione e mezzo di euro. L’operazione, denominata “Empty Wallet”, ha preso il via all’inizio del 2025 con l’obiettivo di sgominare un sistema criminale che sfruttava il commercio di veicoli di lusso per riciclare denaro e compiere frodi.

Operazione empty wallet: indagini e misure cautelari

Il procedimento coordinato dalla procura di Monza ha già portato, a gennaio, all’emissione di misure cautelari nei confronti di quattordici individui accusati di aver creato un’associazione per delinquere. L’attività investigativa ha scoperto un meccanismo complesso in cui venivano impiegati contratti di leasing per veicoli di grande valore, stipulati con la società finanziaria ma non rispettati nei termini di pagamento. Gli indagati, infatti, avrebbero usato questi veicoli in modo illecito, causando un danno economico notevole.

Dinamiche della frode e sequestro delle vetture

Le indagini successive hanno confermato dettagli importanti sulla dinamica dei fatti, portando al sequestro delle automobili che erano state impiegate nel sistema illecito. Gli inquirenti hanno rilevato come le modalità di frode fossero articolate e mirate a ostacolare il recupero delle vetture da parte delle società proprietarie.

Il caso dell’imprenditore e il sistema di “sub-locazione” delle auto

Tra gli indagati spicca la figura di un imprenditore che, secondo gli accertamenti, avrebbe stipulato i contratti di leasing senza rispettare gli impegni finanziari. L’uomo avrebbe poi sub-locato le auto, violando così gli accordi con la società di leasing. Questa pratica illegale ha impedito il rientro delle vetture, tutte di grossa cilindrata, nel patrimonio della società finanziaria.

La Guardia di finanza ha potuto documentare come il sistema di sub-locazione rappresentasse un vero e proprio stratagemma per occultare la proprietà dei mezzi e ostacolare il recupero. Le vetture, così, circolavano senza autorizzazione legittima, consolidando la posizione dell’associazione criminale.

Localizzazione geografica delle auto sequestrate

Le auto sequestrate sono state rinvenute in più zone d’Italia, confermando la diffusione dell’attività illecita oltre la Lombardia. Tra le province interessate, oltre a Monza e Brianza, figurano Milano con la zona di Cinisello Balsamo, poi Roma, Genova, Anzio e Ariano Irpino in provincia di Avellino.

Questa distribuzione geografica ha mostrato come l’organizzazione operasse su un territorio ampio, facendo leva su una rete estesa capace di coprire la gestione delle vetture in vari centri urbani e aree periferiche. Le indagini ancora in corso puntano a ricostruire il giro completo dei veicoli e i ruoli precisi degli altri soggetti coinvolti.

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