A Benevento, i carabinieri hanno scoperto un ordigno esplosivo artigianale pronto all’uso durante un controllo di routine. Due uomini, provenienti dalla provincia di Napoli, sono stati fermati e arrestati con l’accusa di detenzione di materiale esplosivo. L’episodio ha messo in luce modalità di trasporto e nascondiglio degli ordigni artigianali, aprendo indagini su possibili legami con ambienti criminali.
Il controllo stradale e la fuga dei sospetti
L’operazione si è svolta quando una pattuglia dei carabinieri ha effettuato un posto di blocco su una strada di Benevento. I militari hanno fermato un’auto con a bordo due uomini, un 35enne e un 19enne originari del napoletano. Alla vista della pattuglia, i due hanno tentato di fuggire, attivando così un inseguimento a breve distanza. Durante la corsa, i passeggeri dell’auto hanno tentato di disfarsi di un ordigno esplosivo, lanciandolo fuori dal finestrino. I carabinieri hanno bloccato immediatamente i fuggitivi, recuperando l’ordigno sospetto.
Gestione dell’ordigno e intervento degli artificieri
L’ordigno esplosivo artigianale sequestrato è stato preso in carico dagli artificieri del comando provinciale dei carabinieri di Caserta. Con esperienza e cautela, hanno messo in sicurezza l’ordigno, evitando rischi per l’incolumità pubblica. “Grazie alla prontezza degli operatori, è stato possibile evitare conseguenze dannose per abitanti e forze dell’ordine.” L’intervento ha confermato la presenza sul territorio di pericoli legati a ordigni confezionati in modo rudimentale ma potenzialmente letali.
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Scoperte durante le perquisizioni domiciliari
Dopo l’arresto, gli investigatori hanno perquisito l’abitazione del 35enne fermato. All’interno del garage della sua abitazione sono stati rinvenuti altri due ordigni artigianali. Questi materiali sono stati sequestrati insieme a sostanze e strumenti che possono servire alla produzione di esplosivi. La scoperta amplia il quadro dell’operazione, indicando che i soggetti arrestati non si limitavano al solo trasporto, ma forse alla fabbricazione o custodia di ordigni per altri scopi.
Le indagini in corso e le possibili connessioni criminali
Gli accertamenti successivi puntano a identificare l’origine degli esplosivi trovati e le motivazioni alla base del loro possesso. Le autorità stanno lavorando per stabilire se gli ordigni fossero destinati a fini criminosi sul territorio o riconducibili a gruppi organizzati. Le verifiche coinvolgono anche eventuali rapporti con reti criminali locali o extra-regionali. “La complessità della vicenda richiederà supporto di numerose fonti informative e controlli incrociati per chiarire ogni dettaglio.”