Un’operazione della guardia di finanza ha portato al sequestro di due centri massaggi a pesaro e fano, risultati gestiti come copertura per attività di prostituzione. L’indagine, condotta dalla procura di pesaro, ha rivelato la natura illecita delle prestazioni offerte, coordinate da stranieri residenti fuori regione.
Indagini e monitoraggio dei locali a pesaro e fano
Le fiamme gialle hanno iniziato a seguire i centri massaggi dopo aver raccolto segnalazioni e aver monitorato frequenze e comportamenti dei clienti. L’attività investigativa ha coinvolto intercettazioni, appostamenti e acquisizione di testimonianze, utili a ricostruire come venissero organizzate e pubblicizzate le prestazioni sessuali a pagamento. L’attenzione si è concentrata su due punti vendita formalmente registrati come centri benessere, ma nei fatti utilizzati come case di prostituzione.
Il lavoro sul campo è durato diverse settimane. Gli investigatori hanno identificato anche il ruolo di altre persone coinvolte nell’organizzazione, alcune presenti sia nella gestione quotidiana sia nella pubblicizzazione delle attività illegali. Elementi come le modalità di pagamento, la clientela e persino le fasce orarie delle attività sono stati fondamentali per definire la natura delle operazioni svolte nei locali.
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Perquisizioni e sequestri
Al momento delle perquisizioni, effettuate con supporto delle forze dell’ordine locali, sono stati trovati documenti contabili non coerenti con una normale attività commerciale. Tra questi figurano ricevute di pagamento per annunci pubblicitari su siti web noti per promuovere prestazioni sessuali a pagamento. La guardia di finanza è risalita anche a somme ingenti in contanti, elemento che ha rafforzato i sospetti.
Le strutture sono state sottoposte a sequestro preventivo per impedire la prosecuzione dell’attività illegale. I locali, immobili tramite i sigilli, sono stati consegnati alle autorità competenti in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari. Le forze dell’ordine hanno agito per interrompere un circuito che danneggiava l’economia locale e metteva a rischio la sicurezza del territorio.
Profili giuridici e sviluppi del procedimento penale
I titolari dei centri, entrambi di nazionalità straniera, risultano indagati per il reato di favoreggiamento della prostituzione. Le attività investigative sono in fase preliminare e al momento nessuna condanna è stata emessa. La procura di pesaro dovrà raccogliere ulteriori prove e ascoltare le difese prima di valutare la posizione degli indagati.
Quadro giuridico e inchiesta
Il quadro giuridico ribadisce la presunzione d’innocenza, fino al verdetto definitivo. L’inchiesta rientra in una serie di interventi della guardia di finanza mirati a reprimere fenomeni che alterano l’economia legale e a garantire la sicurezza pubblica. Gli investigatori hanno evidenziato la complessità di individuare attività illecite mascherate da normali esercizi commerciali e sottolineano la necessità di mantenere alta l’attenzione su questi fenomeni.