Sequestrati cellulari e notebook rubati: due arresti a Milano durante un'operazione di polizia

Sequestrati cellulari e notebook rubati: due arresti a Milano durante un’operazione di polizia

La polizia di Milano arresta due uomini per ricettazione di beni rubati, sequestrando cellulari e laptop del valore di oltre 20 mila euro, grazie alla segnalazione di un giovane derubato.
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Sequestrati cellulari e notebook rubati: due arresti a Milano durante un'operazione di polizia - Gaeta.it

La polizia di Milano ha messo a segno un’importante operazione contro la ricettazione di beni rubati, sequestrando un quantitativo significativo di cellulari e laptop del valore totale di oltre 20 mila euro. Due uomini di origine marocchina, rispettivamente di 36 e 45 anni, sono stati arrestati mentre si trovavano all’interno di una sala giochi in viale Marche, con l’accusa di aver ricevuto e scambiato dispositivi rubati. L’operazione ha preso avvio grazie alla segnalazione di un giovane che aveva denunciato il furto del proprio smartphone.

La dinamica dell’operazione di polizia

Il punto di partenza dell’intervento degli agenti è stata la denuncia presentata da un giovane al commissariato di piazza San Sepolcro. Il ragazzo ha riferito di essere stato derubato del suo cellulare e ha fornito alle autorità indicazioni utili per rintracciare il dispositivo. Attraverso un sistema di geolocalizzazione, la polizia è stata in grado di seguire il segnale del telefonino fino a condurli alla sala giochi, un luogo noto per l’aggregazione di gruppi di persone e attività sospette.

Una volta giunti sul posto, gli agenti hanno utilizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza per monitorare i movimenti all’interno dell’area. È emerso che i due uomini arrestati erano coinvolti in scambi di cellulari, ed è stato possibile identificarli mentre si passavano di mano il telefono rubato. La rapidità dell’operazione è stata fondamentale per evitare la fuga dei sospetti e garantire il recupero della merce sottratta. Un terzo complice, che si era appena allontanato dopo aver consegnato un altro smartphone rubato, è riuscito a dileguarsi prima di essere bloccato.

Conseguenze legali per i sospetti

Entrambi gli arrestati sono ora accusati di ricettazione, un reato serio che punisce la ricezione di beni provenienti da attività illecite. In aggiunta all’accusa principale, il 36enne è stato anche indagato a piede libero perché ritenuto inottemperante all’Ordine di lasciare il territorio nazionale emesso dal Questore. Questo aspetto della vicenda sottolinea l’interesse delle forze dell’ordine nel monitorare non solo il furto in sé, ma anche il contesto legale degli individui coinvolti, mirando a evitare che tali episodi possano ripetersi.

Le autorità continuano a indagare e a mantenere alta l’attenzione sulle attività nei luoghi di ritrovo come le sale giochi, dove spesso si concentrano operazioni illegali e scambi di beni rubati. L’episodio mette in luce la necessità di una vigilanza costante e di una collaborazione tra i cittadini e le forze dell’ordine per prevenire reati e garantire la sicurezza pubblica in città. La conclusione di questa operazione rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il furto e la ricettazione, evidenziando l’importanza di una pronta risposta da parte delle autorità competenti.

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