A Senigallia si sono svolti due appuntamenti di rilievo dedicati alla produzione di energia verde, organizzati dall’università politecnica delle marche con il sostegno dall’international Union of Theoretical and Applied Mechanics . Questi eventi hanno coinvolto studiosi e esperti provenienti da diverse parti del mondo, puntando a condividere conoscenze e aggiornamenti sulle tecnologie sostenibili e sulle sfide connesse allo sviluppo di soluzioni per l’energia rinnovabile.
Simposio sulle dinamiche non lineari applicate ai sistemi per l’energia verde
Tra il 2 e il 5 giugno Senigallia ha ospitato il simposio intitolato “Nonlinear dynamics of systems and structures for green energy generation”. Questo forum scientifico ha rappresentato la prima occasione di confronto a livello internazionale dedicata all’analisi delle dinamiche non lineari nei sistemi e nelle strutture destinati alla produzione di energia pulita. L’obiettivo è stato unire le competenze di ricercatori e tecnici per migliorare il controllo, la progettazione e l’ottimizzazione di tecnologie legate a fonti energetiche sostenibili.
L’importanza delle dinamiche non lineari
Le dinamiche non lineari si rivelano elementi centrali nell’interpretazione del comportamento dei sistemi complessi usati nelle energie rinnovabili. Studiare e prevedere questi fenomeni aiuta a gestire meglio componenti come turbine e impianti che, durante il funzionamento, risentono di condizioni variabili e talvolta imprevedibili. Le discussioni si sono concentrate su nuove metodologie per analizzare, progettare e controllare strutture capaci di resistere a stress meccanici e ambientali, migliorandone l’affidabilità e l’efficienza.
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L’appuntamento ha rappresentato un punto di incontro per circa 70 ricercatori originari da varie nazioni, offrendo un’occasione per approfondire la collaborazione scientifica e la condivisione di strumenti avanzati. Il simposio ha promosso un dialogo multidisciplinare fondamentale per accompagnare la transizione verso un sistema energetico meno impattante.
Summer school sulle turbine eoliche offshore galleggianti
Dal 5 al 7 giugno la stessa sede ha ospitato una summer school focalizzata sulle turbine eoliche galleggianti offshore, una tecnologia emergente cruciale per incrementare la produzione di energia rinnovabile a livello globale. Si tratta di un evento satellite del simposio Iutam, concepito per presentare lo stato attuale della ricerca e le principali problematiche ancora aperte nel campo.
Caratteristiche delle turbine eoliche galleggianti
Le turbine eoliche galleggianti si distinguono per la capacità di essere installate in mare aperto, lontano da coste, dove i venti sono più forti e continui. Questa soluzione permette di sfruttare risorse energetiche disponibili ma difficilmente accessibili con impianti fissi. Tuttavia, lo sviluppo di queste infrastrutture richiede risposte scientifiche e tecnologiche nuove: bisogna studiare come gestire l’instabilità dei sistemi galleggianti e garantire la loro durabilità in condizioni marine estreme.
La scuola ha riunito esperti e studenti che hanno approfondito tecniche di progettazione, modelli di simulazione e approcci innovativi per superare ostacoli tecnici e ambientali. Le attività didattiche hanno affrontato problemi di ingegneria strutturale, fluidodinamica e materiali, con un taglio che unisce teoria e pratica. L’iniziativa ha valorizzato il ruolo della formazione nel preparare professionisti capaci di portare avanti progetti di energia sostenibile in mare aperto.
Il ruolo dell’università politecnica delle marche nella sostenibilità
Il dipartimento di eccellenza in ingegneria civile, edile e architettura dell’università politecnica delle marche si è confermato protagonista nell’organizzazione di eventi scientifici ad alto profilo legati alla transizione energetica. Il sostegno dell’international union of theoretical and applied mechanics ha aggiunto credito e spazio internazionale all’iniziativa.
Il rettore, prof. Gian Luca Gregori, ha sottolineato l’impegno dell’ateneo nella ricerca e diffusione di conoscenze rivolte a migliorare le condizioni ambientali attraverso soluzioni tecnologiche concrete. L’università partecipa attivamente a progetti volti a ridurre l’impatto delle attività umane e a promuovere fonti alternative di energia. Attività come il simposio e la summer school sono esempi di come la comunità accademica possa contribuire in modo tangibile al dibattito e all’azione contro i cambiamenti climatici.
Questi eventi offrono inoltre spazio a scambi internazionali di esperienza e idee, utili a rafforzare la rete tra centri di ricerca e innovazione su scala globale. Il contesto scientifico che si è creato a Senigallia ha favorito una visione condivisa sulle prospettive e difficoltà legate allo sviluppo di tecnologie verdi, elemento oggi essenziale per affrontare le sfide ambientali del secolo.