Sei comuni abruzzesi chiamati al voto per sindaci e consigli comunali tra maggio e giugno 2025

Sei comuni abruzzesi chiamati al voto per sindaci e consigli comunali tra maggio e giugno 2025

sei comuni dell’Abruzzo chiamati al voto tra maggio e giugno 2025 per eleggere sindaci e consigli comunali, con circa 50mila elettori coinvolti e regole diverse tra Comuni grandi come Sulmona e Ortona e quelli più piccoli.
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Tra il 25 e 26 maggio 2025, sei comuni abruzzesi, tra cui Sulmona e Ortona, rinnovano sindaci e consigli comunali per mandati interrotti, coinvolgendo circa 50mila elettori con procedure elettorali differenziate in base alla dimensione dei comuni. - Gaeta.it

Le urne si apriranno in sei comuni dell’Abruzzo tra domenica 25 e lunedì 26 maggio per il rinnovo di sindaci e consigli comunali. Questi appuntamenti elettorali coinvolgono circa 50mila elettori e riguardano amministrazioni con mandati interrotti prima della scadenza naturale. La tornata elettorale si distingue per il numero limitato di Comuni coinvolti rispetto agli appuntamenti di altri anni.

I comuni chiamati a votare tra maggio e giugno 2025

Sono sei i Comuni abruzzesi interessati da questa tornata elettorale. Due di essi superano i 50mila abitanti: Sulmona, in provincia di l’Aquila, e Ortona, nel Chieti. Per questi due comuni è previsto un meccanismo elettorale con ballottaggio nel caso in cui nessun candidato raggiunga il 50% più uno dei voti al primo turno. Il secondo turno si svolgerà domenica 8 e lunedì 9 giugno.

Comuni più piccoli e regole diverse

Gli altri quattro comuni coinvolti, invece, sono Castilenti, nel Teramo, Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara, e i due comuni più piccoli dell’Aquilano, Bisegna e Carsoli. Qui vale la regola del candidato più votato che vince senza bisogno di ballottaggio, qualunque sia la percentuale ottenuta.

Le ragioni del numero ridotto di comuni al voto

Il numero limitato di amministrazioni al voto risulta dal fatto che molti sindaci e consigli comunali abruzzesi erano stati rinnovati nell’autunno del 2020, durante la fase più acuta della pandemia. Per evitare ulteriori complicazioni in quel contesto emergenziale, i mandati di quei Comuni sono stati prorogati fino alla primavera 2025. Solo nei municipi dove il mandato si è interrotto per motivi diversi si procede ora all’elezione di nuovi amministratori.

Questo spiega la differenza rispetto alle consuete tornate elettorali regionali o nazionali, quando spesso vanno alle urne molte più comunità. Il voto del 25 e 26 maggio servirà quindi a ricomporre le amministrazioni in seguito a dimissioni o altre cause di interruzione.

Come funzionano le procedure elettorali nei comuni interessati

Nei Comuni più grandi, come Sulmona e Ortona, la legge elettorale italiana prevede che se nessun aspirante sindaco raggiunge la maggioranza assoluta dei voti al primo turno, si svolga un ballottaggio tra i due più votati. Questa seconda fase consente agli elettori di scegliere tra i due candidati più rappresentativi, garantendo un risultato chiaro.

Procedure semplificate per i comuni più piccoli

Nei municipi più piccoli, come Castilenti, Bussi sul Tirino, Bisegna e Carsoli, invece, non è previsto ricorso al ballottaggio. Vince chi ha ottenuto più preferenze al primo turno, indipendentemente dalla percentuale. Ciò semplifica l’iter elettorale in questi contesti con popolazione più ridotta.

Il peso dell’elettorato coinvolto e le aspettative politiche

Sono circa 50mila le persone chiamate alle urne in questa tornata elettorale. Un numero limitato se paragonato alle elezioni in città o regioni con popolazioni più estese. In ogni caso il voto rappresenta un momento fondamentale per rinnovare le amministrazioni locali, fondamentali per le decisioni quotidiane di politiche pubbliche e servizi ai cittadini.

Le aspettative politiche dipenderanno dai singoli comuni. Sulmona e Ortona, per la loro dimensione, attirano maggiore attenzione anche in ambito provinciale e regionale. Le elezioni in questi centri serviranno a delineare gli equilibri politici locali per i prossimi anni.

Il risultato nelle realtà più piccole potrà invece riflettere esigenze e orientamenti più radicati nelle singole comunità, con candidati spesso vicini al tessuto sociale del territorio.

Le consultazioni di maggio e giugno segnano un passaggio importante per gli abruzzesi coinvolti, chiamati a scegliere chi guiderà le loro città in un momento di nuove sfide amministrative.

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