La serata del 2025 ha visto la proclamazione del vincitore del premio Strega, uno dei riconoscimenti letterari più seguiti in Italia. Andrea Bajani ha trionfato con il suo romanzo L’anniversario, conquistando una maggioranza netta di consensi tra i giurati. Tra gli altri finalisti, i titoli proposti hanno raccolto un numero significativo di voti, confermando la vitalità della narrativa italiana contemporanea. La cerimonia si è svolta sotto la presidenza di Donatella Di Pietrantonio, vincitrice della edizione precedente.
Andrea bajani e il successo di l’anniversario
Andrea Bajani ha conquistato il premio con il suo romanzo L’anniversario, edito da Feltrinelli, ottenendo 187 voti. La sua opera si è distinta per la capacità di riportare temi ed emozioni che hanno colpito profondamente la giuria. Il libro racconta una vicenda che ruota attorno a ricordi familiari e momenti di vita intensi, intrecciati con una scrittura misurata ma profonda. Bajani ha raccolto un consenso importante, sufficiente a lasciare un margine di distacco rispetto agli altri concorrenti.
Il valore del consenso ottenuto
Il numero dei voti è significativo anche perché testimonia quanto il suo romanzo abbia fatto breccia nel cuore dei giurati, confermando il suo ruolo di protagonista nella narrativa italiana di questi anni. L’anniversario si inserisce nel panorama letterario con una narrazione intima, senza fronzoli, che attraversa i ricordi e le relazioni personali in modo diretto. Questo elemento ha probabilmente fatto la differenza in una competizione dove la qualità letteraria e l’impatto emotivo si bilanciano strettamente.
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La sfida degli altri finalisti al premio strega 2025
Dietro Bajani, il secondo posto è andato a Elisabetta Rasy con Perduto è questo mare , cui sono andati 133 voti. La sua opera ha catturato l’attenzione per uno sguardo narrativo che evoca ambientazioni forti e riflessioni sulla perdita e sull’identità. Rasy ha costruito un racconto che ha tenuto testa al vincitore grazie a una prosa che stimola e accompagna il lettore in un viaggio intenso.
Altri protagonisti in classifica
Al terzo posto si piazza Nadia Terranova con Quello che so di te , che ha raccolto 117 voti. Il libro di Terranova approfondisce le dinamiche personali e i legami più nascosti, mettendo in luce emozioni spesso non dette, raccontate attraverso uno stile pulito e incisivo.
Paolo Nori, con Chiudo la porta e urlo , si colloca al quarto posto a quota 103 voti. Il suo romanzo si distingue per un linguaggio diretto e spesso schietto, capace di toccare nervi scoperti e di esprimere un linguaggio popolare con forte coinvolgimento emotivo.
Infine, Michele Ruol chiude la classifica dei cinque con Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia , in cui la riflessione sull’ambiente e sul rapporto con la natura emerge in maniera limpida, collezionando 99 voti.
La votazione e il ruolo della presidenza
Alla votazione hanno partecipato 646 giurati, pari al 92% degli aventi diritto. La grande affluenza ha confermato l’interesse e la partecipazione verso il premio Strega, che resta uno degli appuntamenti principali della letteratura italiana. Sotto la presidenza di Donatella Di Pietrantonio, vincitrice dell’edizione 2024, la giuria ha mantenuto criteri rigorosi e compatti per selezionare il testo che meglio rispondeva ad una qualità letteraria alta e ad una capacità di comunicare con i lettori.
Il ruolo di Donatella Di Pietrantonio
Donatella Di Pietrantonio ha guidato con equilibrio le diverse fasi di scrutinio, garantendo trasparenza e attenzione nel conteggio dei voti che hanno sancito la vittoria di Andrea Bajani. La presenza di una vincitrice dell’edizione precedente come presidente rappresenta un elemento di continuità e rispetto verso il premio, arricchendo l’evento con una prospettiva lega alla recente storia del riconoscimento.
Il premio Strega resta una vetrina cruciale per gli autori italiani, capace di dare visibilità ad opere spesso innovative e di grande qualità narrativa. Anche quest’anno i risultati della votazione hanno sottolineato la ricchezza e la varietà dell’attuale produzione letteraria italiana.