Seggio di via dei Genovesi a Roma inaccessibile a anziani e disabili durante il referendum

Seggio di via dei Genovesi a Roma inaccessibile a anziani e disabili durante il referendum

Nel seggio elettorale di via dei Genovesi a Trastevere, Roma, anziani e disabili hanno incontrato gravi problemi di accessibilità risolti solo grazie all’intervento della giornalista Enrica Agostini del Tg3.
Seggio Di Via Dei Genovesi A R Seggio Di Via Dei Genovesi A R
A Trastevere, Roma, il seggio elettorale di via dei Genovesi è risultato inaccessibile per anziani e disabili, risolto solo grazie all’intervento della giornalista Enrica Agostini, evidenziando gravi problemi di accessibilità nei luoghi di voto. - Gaeta.it

Nel quartiere di Trastevere, a Roma, si è verificata una situazione problematica durante le votazioni per il referendum del 2025. Il seggio elettorale allestito al primo piano della scuola di via dei Genovesi si è dimostrato inaccessibile per molte persone anziane e disabili. La mancanza di ascensori o montacarichi ha impedito loro di raggiungere le urne, costringendoli a lunghe attese. Solo grazie all’intervento di una giornalista del Tg3 la situazione è stata risolta, evidenziando ancora una volta le criticità legate all’accessibilità nei luoghi pubblici della capitale.

Il problema dell’accessibilità al seggio elettorale di via dei genovesi

Il seggio di via dei Genovesi è stato predisposto al primo piano di un edificio scolastico senza prevedere soluzioni per chi ha difficoltà a salire le scale. Questa scelta ha creato una vera e propria barriera fisica per almeno nove cittadini, tutti anziani o con disabilità, che si sono dovuti fermare all’ingresso della scuola già dalle 8.30 di mattina, attendendo invano di poter votare. L’assenza di ascensori o altri mezzi per agevolare la risalita ha costretto queste persone a restare in piedi o sedute negli atri, in attesa di una soluzione.

Secondo le testimonianze raccolte sul posto, chi doveva esprimere il proprio voto ha segnalato il disagio al personale addetto al seggio ma senza conseguenze immediate. Le indicazioni date sono state confuse e poco chiare. Alcuni operatori hanno suggerito ai presenti che, se la salita al primo piano fosse stata impossibile, non avrebbero dovuto votare. Questo ha scatenato proteste e disagio tra gli elettori, evidenziando una mancata pianificazione per gestire situazioni simili. La distanza tra i seggi, fissata a circa 800 metri, ha aggiunto un altro elemento di difficoltà per chi ha tentato di raggiungere via dei Genovesi.

L’intervento della giornalista enrica agostini e il cambio di rotta

La svolta alla vicenda è arrivata intorno alle 11 quando la giornalista Enrica Agostini, del Tg3, si è accorta dell’accumulo di anziani e disabili all’ingresso del seggio. Dopo aver chiesto informazioni direttamente a loro ha capito la gravità della situazione. Gli elettori le hanno spiegato che erano stati reindirizzati da un altro seggio a via dei Genovesi e che, pur con difficoltà, avevano raggiunto a piedi il luogo di voto.

Agostini ha deciso di chiamare una troupe televisiva per documentare ciò che stava accadendo. La presenza delle telecamere ha spinto il personale dell’edificio a reagire rapidamente. È stato allestito un seggio volante al piano terra, accessibile per tutti, in modo da permettere il voto in modo dignitoso alle persone con problemi di mobilità. La nuova postazione è stata attivata immediatamente, accogliendo anche altri cittadini che stavano arrivando e avrebbero incontrato le stesse difficoltà.

Questo intervento tempestivo ha evitato ulteriori disagi e ha restituito la possibilità di voto a chi rischiava di essere escluso da una procedura fondamentale. Di fatto ha svelato una lacuna nella gestione logistica di alcuni seggi sparsi per il territorio romano.

Le implicazioni per le votazioni e le sfide future nel garantire l’accesso a tutti

Il caso di via dei Genovesi solleva una questione che va oltre il singolo seggio: la città di Roma presenta spesso criticità nella fruibilità degli spazi pubblici per anziani e disabili. Durante una consultazione elettorale, il diritto al voto dovrebbe essere garantito con facilità a tutti i cittadini, senza barriere architettoniche o organizzative. Le difficoltà incontrate in questo piccolo quartiere potrebbero ripetersi in altri luoghi meno segnalati, creando discrasie nell’accesso democratico.

La soluzione adottata in extremis, il seggio volante, ha dimostrato che con un rapido intervento si può superare il problema. Resta da capire come l’amministrazione comunale e gli enti preposti intendano evitare simili situazioni nel futuro. È necessario prevedere controlli preventivi e la predisposizione di spazi accessibili prima dell’apertura delle urne. Questo è tanto più urgente in una metropoli con un’alta percentuale di cittadini anziani.

Chi ha vissuto questa esperienza ha espresso la speranza che non si ripetano episodi simili. La vicenda riguarda il rispetto dei diritti civili e la qualità del servizio offerto ai cittadini in momenti cruciali come quelli del voto. I prossimi appuntamenti elettorali a Roma saranno l’ennesima verifica oltre all’attenzione che devono ricevere certe situazioni.

Change privacy settings
×