I mercati asiatici hanno reagito con rialzi moderati dopo il messaggio di Donald Trump, che ha comunicato un cessate il fuoco tra israele e iran. L’annuncio ha portato un clima di maggiore tranquillità sulle borse, con il Nasdaq che nella giornata precedente aveva raggiunto cifre record. Gli investitori sembrano aver accolto favorevolmente il nuovo scenario geopolitico, influenzando diversi listini regionali e gli indici futuri nei principali mercati occidentali.
Andamenti dei principali listini asiatici dopo il cessate il fuoco
Tokyo, il centro finanziario giapponese, ha chiuso la giornata con un rialzo modesto dello 0,3%. L’attenzione però si è concentrata soprattutto su Hong Kong, dove le contrattazioni erano ancora in corso e il listino generale guadagnava lo 0,92%. La Cina continentale ha offerto segnali positivi: Shenzhen è salito dello 0,94%, mentre Shanghai ha evidenziato un incremento dello 0,7%. Questi movimenti mostrano una reazione positiva durante la prima seduta utile dopo la tensione geopolitica. Il miglioramento riflette anche un clima di attesa per ulteriori sviluppi sul fronte globale e valutazioni più prudenti da parte degli investitori locali.
Influenza sugli indici europei e statunitensi
Anche i futures delle principali piazze europee hanno aperto la seduta con lievi incrementi, un segnale che la fiducia sugli sviluppi geopolitici si sta estendendo oltre l’area asiatica. Stessa tendenza per Wall Street, dove i futures sono in lieve crescita, riflettendo la stabilità che il mercato si aspetta dopo le ultime notizie. La giornata odierna presenta anche un appuntamento importante per gli operatori finanziari: il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, dopo l’intervento alla Camera, dovrà rispondere alle domande in un’audizione al Senato. Questo evento potrebbe portare indicazioni rilevanti sulle prossime mosse di politica monetaria e influenzare ulteriormente i mercati.
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Andamento del dollaro e del petrolio nelle ultime ore
Il dollaro statunitense si mantiene stabile rispetto alle altre valute principali, senza mostrare cambi significativi nei tassi di cambio. Questa tenuta può indicare un bilanciamento degli stimoli e delle aspettative degli investitori in quest’area. Per quanto riguarda il petrolio, dopo due giorni di ribassi, le quotazioni sono tornate a salire, segnalando una possibile ripresa della domanda o un adeguamento delle scorte globali. Il movimento nelle commodity energetiche risulta strettamente legato agli sviluppi geopolitici, che in passato avevano già causato forti oscillazioni, e ora mostrano un’attenta attenzione del mercato alle nuove condizioni di sicurezza nella regione del medio oriente.