Sedicenne scomparsa in Valle D’Aosta: ritrovata viva in fondo a una scarpata grazie a un cane da ricerca

Una ragazza di 16 anni scomparsa dopo una lite viene ritrovata viva in una scarpata vicino a gignod grazie al fiuto del cane dei vigili del fuoco teo e al coordinamento delle squadre di soccorso
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Ragazza sedicenne salvata in Valle D’Aosta grazie al fiuto di un cane da ricerca. - Gaeta.it

Ieri pomeriggio una ragazza di 16 anni, che si era allontanata da casa dopo una lite, è stata trovata viva in fondo a una scarpata vicino a Gignod. A dare il via alle ricerche erano stati i genitori, che avevano subito denunciato la sua scomparsa. Le operazioni, coordinate dalla centrale unica di soccorso, si sono concluse con il ritrovamento della giovane, cosciente e con i parametri vitali stabili, senza segni evidenti di violenza.

Teo, il cane dei vigili del fuoco che ha fatto la differenza

A portare alla luce la ragazza è stato soprattutto Teo, il cane da ricerca dei vigili del fuoco, specializzato nel trovare persone scomparse. Addestrato a seguire tracce anche in ambienti difficili, Teo ha lavorato fianco a fianco con il suo conduttore, scandagliando la zona indicata dalle prime indagini. Grazie al suo fiuto, è stato possibile localizzare la giovane in una scarpata nascosta, difficile da vedere sia da terra sia dall’alto.

Il fiuto di Teo ha accelerato l’intervento dei soccorritori, che hanno potuto prestare i primi aiuti. Il lavoro delle unità cinofile si conferma così indispensabile nelle ricerche in territori montani come quello valdostano, dove il paesaggio e le condizioni ambientali complicano spesso le operazioni.

Coordinamento e ricerca: il piano regionale in azione

Le ricerche sono partite subito dopo la denuncia presentata dai genitori ai carabinieri. A coordinare tutto è stata la centrale unica del soccorso, che ha attivato il piano regionale per persone scomparse. Sul campo sono intervenuti la Protezione civile, le forze dell’ordine, la Guardia di Finanza e il Soccorso Alpino Valdostano, esperto nel territorio montano.

Un elicottero ha sorvolato la zona, aiutando le squadre di terra a coprire un’ampia area di boschi e pendii attorno a Gignod. Le ricerche si sono concentrate grazie alle immagini di una telecamera di una stazione di servizio, che avevano ripreso la giovane mentre si dirigeva verso Aosta. Questi elementi hanno permesso di restringere il campo e concentrare gli sforzi in una zona più precisa.

La scomparsa e le condizioni della ragazza al ritrovamento

La madre ha raccontato che la ragazza si era allontanata dopo una discussione con alcuni coetanei. L’ultimo contatto telefonico con la giovane risale alle 5.30 del mattino, mentre durante la giornata il cellulare risultava agganciato a una cella telefonica nel comune di Allein, dando un’indicazione più chiara dei suoi movimenti.

Quando è stata raggiunta, la ragazza era cosciente e ha potuto parlare con i soccorritori. Non aveva ferite evidenti né segni di aggressione, ma è stata comunque portata in ambulanza all’ospedale Parini di Aosta per accertamenti più approfonditi. Le visite mediche sono ancora in corso per capire cosa possa aver causato la caduta nella scarpata e per escludere eventuali traumi gravi.

Questo caso mette in luce la delicatezza degli interventi su minorenni scomparsi e mostra come la tecnologia, il lavoro di squadre specializzate e il ruolo delle unità cinofile siano fondamentali per i soccorsi in zone difficili come quelle montane.