Scritta contro il Villaggio Olimpico e la speculazione sugli studentati a Milano

Scritta Contro Il Villaggio Ol

Scritte contro speculazione e Villaggio Olimpico a Milano - Gaeta.it

Sofia Greco

6 Settembre 2025

A Milano, nei cantieri di Coima allo Scalo Romana, dove si sta realizzando il Villaggio Olimpico destinato a diventare uno studentato privato, è comparsa stamattina una scritta di protesta. Il messaggio, diretto alle istituzioni e ai promotori del progetto, solleva dubbi sulla gestione degli spazi e sull’accesso alle abitazioni per studenti. L’episodio riporta al centro del dibattito il diritto alla casa per chi studia e le trasformazioni urbanistiche legate ai grandi interventi in città.

La scritta e le accuse rivolte a governo, sindaco e costruttori

Questa mattina, sui pannelli che delimitano il cantiere di Coima, è stata tracciata la frase: “Meloni sgombera, Sala svende, Catella specula. Gli studenti vi fanno gola, vi andremo di traverso!”. Il testo esprime critiche nette nei confronti di tre figure: il presidente del Consiglio Meloni, accusata di aver ordinato sgomberi repressivi; il sindaco Sala, chiamato in causa per la presunta svendita del patrimonio pubblico; e l’imprenditore Catella, indicato come speculatore immobiliare.

Con questo messaggio gli autori evidenziano come quel cantiere rappresenti non solo un intervento edilizio, ma anche un punto di tensione sociale e politica, mettendo in discussione il ruolo delle istituzioni nella gestione degli spazi urbani destinati ai giovani.

L’inchiesta urbanistica e le implicazioni per le politiche abitative studentesche

Negli ultimi mesi il Villaggio Olimpico è finito sotto la lente non solo per l’opera architettonica, ma anche per le indagini della procura su questioni urbanistiche. L’inchiesta ha portato alla luce sospetti su assegnazioni e trasformazioni di aree cittadine, coinvolgendo amministrazioni e imprese.

In questo contesto, lo studentato in costruzione rappresenta un nodo centrale. L’attenzione pubblica si concentra sul modello abitativo che sarà offerto, soprattutto per gli studenti che incontrano difficoltà a trovare casa o affrontano affitti elevati. La protesta mette in evidenza il contrasto tra la visione del diritto all’abitare come bene collettivo e la tendenza a destinare spazi strategici a interessi privati.

La posizione di Cambiare Rotta Milano sulla gestione degli spazi e il diritto allo studio

Il collettivo Cambiare Rotta Milano ha commentato la vicenda con una nota diffusa in concomitanza con la comparsa della scritta. Secondo il gruppo, gli ultimi eventi, dall’indagine giudiziaria allo sgombero del centro sociale Leoncavallo, mostrano il funzionamento di un meccanismo consolidato. Il governo Meloni viene indicato come responsabile della repressione e degli sgomberi di spazi sociali autogestiti, mentre l’amministrazione Sala, insieme alla sinistra, è accusata di svendere il patrimonio cittadino.

Viene inoltre rivolta un’accusa agli sviluppatori immobiliari, descritti come interessati solo ai profitti, senza considerare le esigenze abitative e sociali degli studenti. Cambiare Rotta Milano rivendica il diritto a spazi dignitosi per vivere e studiare, chiedendo studentati pubblici accessibili e una regolamentazione degli affitti basata sull’equo canone.

Le richieste degli studenti e le tensioni sulle politiche abitative milanesi

La protesta al cantiere riflette un disagio diffuso tra gli studenti. Chi ha scritto il messaggio rifiuta che l’alloggio per studenti diventi un bene riservato a pochi, sottolineando la necessità di regole chiare, come l’introduzione dell’equo canone, e di studentati pubblici non soggetti a logiche speculative.

Questa tensione evidenzia un confronto aperto sulle politiche abitative in città, dove il patrimonio pubblico viene spesso destinato a progetti immobiliari privati che modificano l’identità degli spazi urbani. La protesta richiama l’urgenza di soluzioni concrete che mettano al centro il diritto allo studio e all’abitare, al di là delle pressioni di mercato e delle strategie dell’edilizia privata.

L’episodio di questa mattina segnala le contraddizioni che attraversano Milano sul tema dell’urbanistica e dei diritti sociali. Il Villaggio Olimpico, uno degli interventi più rilevanti della città, resta così un luogo di confronto oltre che di trasformazione.