Scoperto un machete di mezzo metro e due bombole di gas in un furgone a torino, denunciata una donna

Scoperto un machete di mezzo metro e due bombole di gas in un furgone a torino, denunciata una donna

La polizia di Torino scopre un machete e bombole di gas pericolose in un furgone adattato abusivamente a Mirafiori Nord, denunciando la conducente bosniaca e intensificando i controlli sulla sicurezza urbana.
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A Torino, la Polizia ha sequestrato un machete e bombole di gas pericolosamente installate in un furgone adattato illegalmente a cucina mobile, denunciando la conducente e sottolineando i rischi per la sicurezza urbana. - Gaeta.it

Un intervento della Polizia di Stato e della Polizia Locale a Torino ha portato alla scoperta di un machete di circa 50 centimetri e due bombole di gas custodite all’interno di un furgone nel quartiere Mirafiori Nord. Le forze dell’ordine hanno agito dopo una segnalazione di alcuni residenti preoccupati per movimenti sospetti attorno al veicolo parcheggiato tra via Azzi e via Pragelato. L’episodio evidenzia questioni legate alla sicurezza e al controllo dei veicoli usati in modo irregolare nelle aree periferiche della città.

Il ritrovamento degli oggetti pericolosi a bordo del furgone

Nel pomeriggio di un giorno recente, gli agenti del Commissariato San Paolo insieme alla Polizia Locale hanno eseguito un controllo su un furgone segnalato dai cittadini. Il mezzo, parcheggiato in una zona di Mirafiori Nord, aveva alcune persone di etnia rom a bordo, cosa che ha sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine. All’interno del veicolo, gli agenti hanno trovato numerosi oggetti ammassati, tra cui vestiti, utensili e materiali vari.

Scoperta del machete e delle bombole

Durante l’ispezione, un agente ha notato qualcosa di insolito sporgere da una pila di masserizie: un manico in gomma nera che sembrava un ordinario utensile. L’estrazione cauta ha però rivelato un machete con lama lunga circa mezzo metro, affilata e appuntita. La detenzione di quell’arma, senza motivazioni legittime, configura un reato penale. Accanto al machete sono state scoperte due bombole di gas usate per cucinare: installate in modo irregolare e pericoloso all’interno del furgone. Le bombole non erano fissate correttamente né segnalate e potevano rappresentare un rischio di esplosione. Gli agenti hanno proceduto a mettere in sicurezza le bombole per evitare incidenti.

La denuncia e le sanzioni amministrative elevate alla conducente

La donna alla guida del furgone, di nazionalità bosniaca e 41 anni, è stata denunciata per detenzione abusiva di arma. Oltre alla denuncia penale, le è stata irrogata una serie di sanzioni amministrative dalla Polizia Locale. Le multe riguardano il cambio di destinazione d’uso del mezzo, trasformato in modo non autorizzato in un’abitazione o un ambiente di cucina. La conducente non aveva nemmeno i documenti di circolazione aggiornati secondo la legge. Il furgone è stato quindi sottoposto a fermo amministrativo in attesa di ulteriori verifiche.

Il fascicolo d’indagine è attualmente nelle mani della Procura di Torino e si trova nella fase preliminare. La legge, in questi casi, garantisce alla donna la presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

Sicurezza urbana e rischi legati a veicoli adattati illegalmente

Questo episodio mette al centro alcune criticità legate alla sicurezza nelle aree più periferiche di Torino, dove convivenza con situazioni di marginalità si accompagna spesso a irregolarità e pericoli per la sicurezza pubblica. L’uso di armi bianche in spazi non autorizzati, il trasporto e l’impiego scorretto di bombole di gas e la circolazione di veicoli adattati senza permessi rappresentano problemi frequenti.

Questi furgoni, spesso modificati in abitazioni o cucine mobili, possono creare condizioni di rischio elevato, anche per la comunità che vive nei dintorni. Bombole non fissate correttamente possono causare esplosioni o fughe di gas. Le strutture improvvisate senza controlli sanitari aumentano il rischio per l’igiene pubblica. Le autorità hanno più volte segnalato la necessità di monitorare questi comportamenti per salvaguardare cittadini e territorio.

Rischi e problematiche nel centro urbano

“L’uso improprio di bombole e l’adattamento illegale dei veicoli rappresentano una minaccia continua per la sicurezza urbana,” hanno dichiarato rappresentanti delle forze dell’ordine.

I prossimi controlli e le norme sulla detenzione di armi e sicurezza antincendio

Il Commissariato San Paolo ha annunciato che i controlli nelle zone periferiche proseguiranno con la collaborazione della Polizia Locale. L’obiettivo è individuare e fermare situazioni simili: furgoni adattati abusivamente, stazionamenti sospetti e utilizzo improprio di bombole o impianti elettrici in contesti urbani. Queste azioni servono a far rispettare le normative in vigore e a prevenire incidenti.

Per quanto riguarda il possesso del machete, il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza vieta la detenzione e il porto di armi bianche senza giustificato motivo, come impieghi sportivi o professionali autorizzati. Il possesso di questo tipo di armi in pubblico configura un illecito. L’uso di bombole di gas in veicoli adibiti a cucine mobili viola invece le norme antincendio e quelle igienico-sanitarie. Le conseguenze si traducono non solo in sanzioni amministrative, ma anche in responsabilità penali in caso di incidenti dovuti a queste violazioni.

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