Scoperto deposito abusivo di rifiuti ferroso e rifiuti urbani speciali a san mauro marchesato

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Un’area usata come discarica abusiva è stata individuata nelle scorse settimane dai carabinieri della stazione di Santa Severina, nel territorio di San Mauro Marchesato, in Calabria. Il sito si trova in località «Arenella» ed è risultato ospitare cumuli ingenti di materiali di vario tipo, tra cui rifiuti ferrosi, rifiuti urbani speciali e rifiuti elettronici. L’operazione ha portato a una denuncia per gestione illecita di rifiuti e all’ordine di bonifica dell’area.

Il ritrovamento dei rifiuti e le caratteristiche del deposito abusivo

I carabinieri hanno scoperto un deposito di rifiuti dove erano ammassati circa 300 metri cubi di materiali abbandonati senza alcuna autorizzazione. Nel sito erano presenti strati di materiale ferroso, parti di veicoli arrugginite e diversi rifiuti urbani speciali accatastati in maniera incontrollata. Tra questi si trovavano anche rifiuti classificati come Raee, ovvero apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse, come parti di elettrodomestici ormai fuori uso.

L’accumulo non era frutto di un’attività autorizzata e lo stato di degrado desta preoccupazione. L’area è risultata potenzialmente pericolosa per l’ambiente, vista la natura e la quantità dei rifiuti non trattati in modo corretto. Il materiale accumulato rischiava di contaminare il suolo e le acque della zona, data la mancata gestione secondo le disposizioni ambientali vigenti.

Gli accertamenti e la denuncia del responsabile operativo

Le indagini hanno appurato che i rifiuti erano stati raccolti e trasportati in quel luogo con l’ausilio di un autocarro, una pratica vietata senza permessi. Le forze dell’ordine hanno identificato un uomo di 48 anni, ritenuto responsabile della gestione illegale.

Il 48enne non possedeva nessuna autorizzazione per lo stoccaggio di rifiuti né i documenti obbligatori per il trasporto e la tracciabilità degli stessi. Senza i formulari identificativi previsti dalla legge, il materiale non poteva essere né monitorato né smaltito secondo le regole. Per questo motivo, l’uomo è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti, un reato sanzionato dal sistema giuridico proprio per salvaguardare ambiente e salute pubblica.

Le prescrizioni per la bonifica e il futuro del sito sequestrato

Oltre alla denuncia, sono state imposte al responsabile precise disposizioni per intervenire sull’area contaminata. Nel decreto ufficiale si richiede la bonifica completa del sito, con la rimozione di tutti i materiali abbandonati. Il lavoro dovrà essere eseguito entro 90 giorni da aziende qualificate e autorizzate a trattare rifiuti.

Le operazioni di recupero e smaltimento consentiranno di ripristinare le condizioni ambientali e riqualificare il territorio danneggiato. Lo scenario individuato a San Mauro Marchesato mostra ancora una volta i rischi legati alla scomparsa di discariche abusive, che pesano non solo sulla natura ma sull’intera comunità locale.

Il controllo e i monitoraggi futuri

Il controllo delle forze dell’ordine è volto a impedire il proliferare di queste situazioni, spesso collegate all’attività di persone senza permessi o documentazione valida. Verranno effettuati ulteriori monitoraggi per evitare che episodi analoghi si ripetano e garantire la tutela dell’area.

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