Scoperto con pistola calibro 38 special con matricola abrasa, uomo trasferito al Carcere Di Arghillà

Scoperto Con Pistola Calibro 3

Pistola calibro 38 sequestrata, uomo arrestato e trasferito ad Arghillà. - Gaeta.it

Sara Gatti

1 Settembre 2025

Un controllo effettuato dai militari ha portato al rinvenimento di un’arma da fuoco con la matricola cancellata all’interno dell’auto di un uomo. L’episodio, che si colloca nell’ambito delle operazioni contro la detenzione illegale di armi, ha determinato l’arresto del soggetto e il suo trasferimento alla casa circondariale “G. Panzera” di Arghillà, struttura nota per ospitare detenuti legati a reati di natura criminale.

Sequestro della pistola calibro 38 special con matricola abrasa: dettagli dell’arma e implicazioni

L’arma trovata all’interno del veicolo è una pistola calibro 38 special, marca Colt, un modello molto conosciuto nel mondo degli strumenti da fuoco. Ciò che colpisce è l’assenza della matricola visibile, cancellata volutamente, una pratica illegale utilizzata per oscurare l’origine dell’arma e impedirne la tracciabilità. La pistola era accompagnata da dieci cartucce dello stesso calibro, tutte recuperate dai militari nel corso del controllo.

La presenza di una pistola di questo tipo con matricola abrasa suggerisce connessioni con attività illecite, poiché spesso questi strumenti sono legati a violazioni gravi come reati violenti o azioni criminali organizzate. In particolare, in alcune zone italiane come la Calabria, il ritrovamento di armi con caratteristiche simili si lega alla lotta contro la criminalità organizzata, dove la detenzione di armi clandestine rappresenta un problema cruciale. L’azione delle forze dell’ordine punta proprio a ostacolare questi circuiti illegali per limitare episodi di violenza e garantire la sicurezza pubblica.

Le procedure di custodia dell’arma e il ruolo dei militari nel mantenimento della catena di prova

Dopo il rinvenimento, pistola e munizioni sono stati subito sequestrati dai militari presenti, che ne hanno preso in carico la custodia con protocolli precisi. La corretta conservazione dell’arma è essenziale, poiché mantiene intatta la catena di custodia fondamentale per gli accertamenti futuri e l’eventuale processo. Il maneggiamento e il deposito sono svolti per assicurare che tutti i passaggi siano riscontrabili e che l’evidenza resti protetta da manomissioni o deterioramenti.

I militari coinvolti in questi controlli svolgono un ruolo cruciale nelle operazioni contro la circolazione illegale di armi. Attraverso ispezioni mirate e interventi puntuali, riescono a intercettare veicoli e persone potenzialmente coinvolti in attività criminali. L’impegno del personale si concentra soprattutto sulla prevenzione di episodi più gravi, interrompendo l’uso improprio di armi da fuoco e contribuendo alla sicurezza sui territori più delicati.

Trasferimento e detenzione nel carcere “g. panzera” di arghillà: contesto e finalità

L’uomo fermato e trovato in possesso della pistola calibro 38 special è stato sottoposto agli accertamenti di rito e poi condotto alla casa circondariale “G. Panzera” nel plesso di Arghillà, situato a Reggio Calabria. Questa struttura detentiva ospita detenuti in attesa di giudizio, soprattutto quando sono coinvolti in reati gravi come il porto abusivo di armi o altre azioni legate alla criminalità organizzata.

Il carcere di Arghillà rappresenta una destinazione frequente per soggetti sottoposti a misure cautelari in casi in cui vi sia il pericolo che possano compiere ulteriori reati o ostacolare le indagini. Questo provvedimento serve a garantire l’ordine pubblico e a permettere alle autorità giudiziarie di svolgere indagini approfondite prima dell’eventuale processo. Nel caso specifico, la custodia dell’uomo si inserisce nella prassi adottata per contrastare la diffusione illegale di armi e tutelare la sicurezza della comunità.