Scoperti resti di una chiesa e affreschi alto medievali a tres tabernae, comune di cisterna

Scoperti resti di una chiesa e affreschi alto medievali a tres tabernae, comune di cisterna

Nel sito di Tres Tabernae a Cisterna, lungo la via Appia, emergono resti di una chiesa alto medievale e affreschi legati a San Paolo; il progetto prevede la riapertura al pubblico entro il 2027.
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A Cisterna, lungo la via Appia, a Tres Tabernae sono stati scoperti resti di una chiesa alto medievale e affreschi legati a San Paolo. Il sito, oggetto di scavi e restauri coordinati da enti locali e ecclesiastici, sarà aperto al pubblico entro il 2027. - Gaeta.it

Nel territorio di Cisterna, sulla storica via Appia, una nuova scoperta ha riportato alla luce tracce di una chiesa alto medievale e affreschi che evocano il passaggio di San Paolo. Questi reperti, emersi a Tres Tabernae, sembrano confermare racconti antichi legati a un episodio narrato negli Atti degli Apostoli che descrivono il transito del martire verso Roma nel 61 d.C. La Soprintendenza Archeologia, grazie a fondi ministeriali, ha potuto dare nuovo impulso a un sito non accessibile da tempo, proiettando la riapertura al pubblico per il 2027.

La scoperta archeologica nel sito di tres tabernae

Gli scavi avviati nella zona poco esplorata di Tres Tabernae hanno permesso di rinvenire i resti di una basilica e di una serie di affreschi realizzati su intonaco, attribuibili all’alto medioevo. Il luogo si trova lungo la via Appia, in un punto che anticamente serviva da nodo di passaggio tra il Foro Appio e la stazione di Tres Tabernae. I dati raccolti indicano la presenza di un abside che segnala chiaramente la funzione religiosa dell’edificio. Il Soprintendente Alessandro Betori ha spiegato che il sito sembra custodire testimonianze dirette delle prime comunità cristiane e del loro legame con San Paolo, già richiamato dagli scritti che descrivono il suo viaggio a Roma come prigioniero.

Scavi e reperti emersi

Gli archeologi, guidati da specialisti del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, hanno ripreso gli scavi da novembre, concentrandosi su una zona di raccordo che in precedenza era stata trascurata. Qui la scoperta di frammenti di intonaco dipinto ha acceso nuove ipotesi sulla diffusione e il radicamento del cristianesimo in queste aree. Gli affreschi trovati raccontano storie e figure legate a quell’epoca, oggi in fase di recupero e restauro.

Il ruolo del protocollo d’intesa tra enti per la tutela del sito

Un passo importante nella gestione e valorizzazione della scoperta è stato compiuto con la firma di un protocollo d’intesa firmato presso la Fondazione Caetani di Tor Tre Ponti. Questo documento lega insieme più realtà: la Fondazione Caetani, il Comune di Cisterna, la Soprintendenza archeologica, il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e la Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. L’obiettivo è di mettere in rete le risorse e le competenze per tutelare e promuovere Tres Tabernae insieme a Palazzo Caetani e al Giardino di Ninfa, noti per il loro valore storico e naturalistico.

Collaborazione per la valorizzazione culturale

Attraverso questa collaborazione si creerà un sistema integrato di gestione e diffusione culturale. Gli affreschi recuperati saranno restaurati per essere esposti in futuro a Palazzo Caetani, rendendo accessibile a cittadini e turisti un patrimonio finora custodito solo dagli addetti ai lavori. In tal modo, la rete porterà a valorizzare in modo unitario luoghi diversi ma vicini per storia e significato.

L’impegno degli enti e l’importanza per il territorio pontino

Il progetto ha trovato importanti sostenitori tra le istituzioni locali. Il sindaco di Cisterna, Valentino Mantini, ha espresso la volontà di salvaguardare questi resti come patrimonio da consegnare alle generazioni future. La Diocesi, rappresentata dal vescovo Mariano Crociata, sottolinea il peso simbolico di questi ritrovamenti per la memoria cristiana nella regione pontina. Per loro, ogni frammento recuperato arricchisce il racconto storico di una comunità con radici antiche.

La Fondazione Caetani, tramite il presidente Massimo Amodio, ha rimarcato l’importanza di connettere siti che possiedono diversi aspetti culturali e storici, dal Giardino di Ninfa alle nuove scoperte archeologiche. Grazie ai fondi del Pnrr e alla collaborazione scientifica, si punta a creare un circuito culturale capace di attirare visitatori e contribuire allo sviluppo locale, rendendo il patrimonio archeologico parte integrante della vita della città.

Prospettive per la riapertura e la valorizzazione futura

La riapertura del sito è prevista entro il 2027, grazie a un finanziamento pluriennale del Ministero della Cultura. Questo periodo servirà non solo a completare le campagne di scavo, ma anche a restaurare gli affreschi e a predisporre un percorso di visita adeguato. L’obiettivo è permettere al pubblico di scoprire questi luoghi, che hanno una lunga storia e un grande valore archeologico.

Sarà fondamentale mantenere monitorati i lavori di conservazione, così da garantire la stabilità e la fruibilità nel tempo. L’esperienza di Ninfa e di Palazzo Caetani suggerisce che un’azione congiunta di enti diversi possa funzionare come modello per la gestione di siti con storie complesse. Tres Tabernae ha davanti a sé una seconda vita, fatta di ricerca e di memoria, pronta a incontrare nuovi visitatori attenti al passato di questa terra.

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