Nel mese di luglio 2025, i carabinieri della compagnia di sorrento insieme ai nuclei specializzati hanno effettuato controlli approfonditi in diversi stabilimenti balneari lungo la costiera sorrentina. Durante queste ispezioni sono emerse condizioni igieniche allarmanti, con violazioni sia in materia alimentare sia sulle norme di sicurezza sul lavoro. Una delle situazioni più preoccupanti riguarda un lido molto frequentato da vip, dove l’ingresso costa fino a 250 euro a famiglia.
Intervento congiunto dei carabinieri e delle forze specializzate
Le verifiche sono state condotte con il supporto del nucleo antisofisticazioni e sanità , del nucleo ispettorato del lavoro e del nucleo elicotteristi di pontecagnano. Queste unità hanno compiuto una serie di controlli mirati negli stabilimenti della zona, concentrandosi sui locali pubblici e sulle strutture di ristorazione presenti nelle aree balneari.
L’azione ha avuto come obiettivo la salvaguardia della salute pubblica e la prevenzione di rischi legati a negligenze o illegalità nel trattamento degli alimenti e nella gestione dei rapporti di lavoro. Le forze dell’ordine hanno seguito un protocollo dettagliato, che ha portato a scoprire irregolarità significative con conseguenti sanzioni amministrative e denunce.
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Il lavoro congiunto tra più reparti ha potuto garantire un controllo capillare e la possibilità di intervenire tempestivamente in situazioni a rischio, sottolineando l’attenzione posta nelle zone a forte afflusso turistico e la necessità di mantenere standard elevati.
Condizioni igieniche compromesse nel ristorante del lido
La situazione più critica è stata riscontrata all’interno del ristorante di uno dei lidi più noti di massa lubrense, meta abituale di personaggi famosi e turisti disposti a pagare cifre elevate per l’accesso. Gli ispettori hanno trovato carne conservata in modo improprio e avariata, con rischi immediati per la salute di chi avrebbe consumato quei prodotti.
Più grave ancora è stata la scoperta del ghiaccio, destinato a essere utilizzato nei cocktail, riposto in buste normalmente impiegate per i rifiuti. Questo comportamento viola in modo netto le norme igieniche e mette in evidenza una gestione negligente che avrebbe potuto provocare gravi conseguenze.
Le carenze si estendono anche agli ambienti di lavoro, dove non erano rispettati i requisiti per la sicurezza. Non erano state effettuate visite mediche obbligatorie per i lavoratori né erano stati realizzati formazione adeguata per prevenire incidenti o rischi legati alle mansioni svolte.
Sanzioni e provvedimenti contro la titolare
Alla fine degli accertamenti, l’ammontare complessivo delle sanzioni ha superato i 20mila euro. I controlli hanno portato al sequestro di 36 chili di alimenti che non rispondevano ai requisiti di legge, sottoposti a distruzione immediata.
La persona responsabile della società che gestisce lo stabilimento è stata denunciata per le violazioni riscontrate. Questa misura rappresenta un passo importante per la tutela dei consumatori e per rimarcare la responsabilità dei gestori nella corretta gestione di servizi rivolti al pubblico.
Il caso ha richiamato l’attenzione sulle necessità di una vigilanza continua, specie durante il periodo estivo quando il flusso di persone aumenta e il rischio di irregolarità cresce.
Importanza dei controlli e futuri interventi
L’operazione svolta nella costiera sorrentina testimonia l’impegno delle autorità nel preservare condizioni di sicurezza e salute nelle località balneari. Il contrasto a comportamenti non conformi dimostra come la collaborazione tra diverse forze dell’ordine possa agire efficacemente.
Il mantenimento di standard rigorosi consente non solo di salvaguardare chi lavora all’interno delle strutture, ma anche e soprattutto di proteggere i turisti e i visitatori che frequentano quei luoghi. Durante la stagione estiva, quando gli stabilimenti vedono un aumento notevole della clientela, i controlli si fanno ancora più indispensabili.
È previsto che le ispezioni continuino nei giorni a venire per assicurare che questa tipologia di situazioni non si ripetano. La presenza costante di ispezioni aiuta a mantenere un ambiente più sicuro e pulito nelle località costiere della campania, evitando rischi legati a pratiche non conformi e proteggendo così la salute pubblica.