Un’inchiesta dei finanzieri di pordenone ha portato alla luce un presunto raggiro multimilionario ai danni di due enti pubblici che gestiscono i servizi e i mercati energetici. Il meccanismo coinvolgeva tre società e sei amministratori. Al centro dell’accusa ci sono i cosiddetti “certificati bianchi”, titoli che certificano risparmi energetici ottenuti tramite interventi su privati, imprese e condomini.
La dinamica della presunta truffa sui certificati bianchi a pordenone
Le indagini hanno rivelato un sistema elaborato e articolato che si sarebbe sviluppato tra il 2013 e gli anni successivi. Una società di servizi energetici di pordenone, senza sedi operative né personale, avrebbe imputato al gestore dei servizi energetici più di 50mila certificati bianchi. Questi certificati attestano però interventi di efficientamento energetico che non sarebbero stati realizzati dalla società stessa ma segnalati da due altre imprese coinvolte.
Dettagli sulle società coinvolte
Una di queste è specializzata nella vendita di materiali termoidraulici e prodotti edili, l’altra si dedica alla distribuzione di pannelli solari. I loro amministratori hanno fornito nomi di clienti reali, che avevano effettuato lavori di efficientamento energetico, ma senza aver usufruito degli incentivi fiscali previsti per tali operazioni. In sostanza, ai certificati bianchi associati non corrispondeva un reale utilizzo dei benefici fiscali, false attestazioni che avrebbero condotto alla negoziazione illecita di questi titoli.
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Il coinvolgimento delle autorità giudiziarie e delle procure
La procura della repubblica di roma ha preso in carico il caso, dopo che la competenza territoriale è passata da pordenone. L’accusa riguarda principalmente i sei amministratori delle società di cui si è parlato, contestando loro il reato di truffa aggravata per ottenere erogazioni pubbliche. Parallelamente, le tre società sono stata ritenute responsabili anche sotto il profilo amministrativo.
Queste contestazioni sigillano un procedimento giudiziario che punta a ricostruire come la manovra illegale abbia intaccato risorse destinate agli incentivi per l’efficienza energetica, danneggiando in modo concreto gli enti che gestiscono il sistema dei certificati bianchi.
Il ruolo della procura e delle società coinvolte
Le indagini si concentrano sulle responsabilità degli amministratori e delle società coinvolte nel raggiro, con l’intento di fermare ulteriori abusi nei meccanismi di incentivazione pubblica.
La quantificazione del danno erariale e il ruolo della corte dei conti
Le fiamme gialle non si sono fermate al procedimento penale. Hanno esteso il fascicolo alla procura regionale della corte dei conti per il friuli venezia giulia. Questa ha effettuato una stima del danno erariale causato dal presunto raggiro. Il totale dei danni è stato valutato in oltre 10 milioni di euro, cifra che rappresenta la sottrazione di risorse pubbliche destinate agli interventi energetici e ai relativi incentivi.
Questa quantificazione riguarda risorse erogate in modo illecito grazie all’ottenimento e alla negoziazione dei certificati bianchi ottenuti in maniera fraudolenta. Il procedimento della corte dei conti si concentrerà quindi sulla restituzione o riparazione del danno e sulle responsabilità amministrative collegate.
Le conseguenze per il mercato dei servizi energetici e l’efficienza energetica
Il caso evidenzia come l’accesso agli incentivi per l’efficienza energetica possa essere soggetto a tentativi di abuso. Gli strumenti come i certificati bianchi mirano a favorire interventi reali e misurabili che riducono i consumi energetici. La scoperta di pratiche fraudolente mette in discussione la correttezza del sistema e la trasparenza delle operazioni che riguardano i risparmi energetici.
Importanza dei controlli e verifiche operative
Da un punto di vista operativo, il controllo degli interventi e la verifica della loro validità appaiono essenziali per salvaguardare i fondi pubblici e garantire che gli incentivi raggiungano chi veramente realizza lavori di efficientamento. Lo stato degli accertamenti in corso potrà segnare precedenti importanti per la gestione di questi titoli e per le normative che regolano l’efficienza energetica in italia.