La Turchia continua a rivelare i suoi tesori nascosti con una scoperta archeologica di grande rilievo a Gordion, antica capitale del regno di Frigia. Il ritrovamento di una camera sepolcrale di oltre 2.500 anni porta nuova informazione su uno dei periodi più affascinanti del passato anatolico. Questo sito, da poco entrato nel patrimonio UNESCO, si conferma un luogo chiave per gli studiosi e appassionati di storia antica che cercano di ricostruire le tracce della civiltà Frigia e le leggende ad essa legate, su tutte quella del re Mida.
La ricchezza storica di gordion e il suo ruolo nella storia della frigia
Gordion, situata a circa 100 chilometri a ovest di Ankara, è una delle testimonianze più importanti dell’antica civiltà Frigia. Questo regno dominava gran parte dell’Anatolia occidentale e centrale nel primo millennio a.C., e sin dall’antichità ha catturato l’immaginario per la sua cultura e le sue storie. La leggenda del nodo gordiano e il mito del re Mida sono legati proprio a questa città, che ha mantenuto intatto un certo alone di mistero grazie ai suoi siti archeologici ancora in fase di studio.
Negli ultimi decenni, le campagne di scavo hanno portato alla luce diverse strutture e reperti che documentano la vita politica, religiosa e culturale dei Frigi. La scoperta della camera sepolcrale con caratteristiche uniche si innesta perfettamente in questo quadro, arricchendo le conoscenze su chi abitava e governava in questa regione. La presenza di manufatti rari e la struttura lignea della tomba indicano un luogo destinato a personaggi di alto rango, confermando la rilevanza storica di Gordion.
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La scoperta della camera sepolcrale: dettagli e reperti emersi
Durante un lavoro congiunto tra il Penn Museum di Philadelphia e l’università Ankara Hacı Bayram Veli, è stata individuata una tomba con resti cremati risalente all’VIII secolo a.C. Questa camera funeraria è probabilmente appartenuta a un membro della famiglia reale Frigia. L’identificazione deriva dalla ricchezza degli oggetti ritrovati all’interno, rari pezzi in ceramica e altri manufatti che suggeriscono un rango elevato del defunto.
Non a caso il ministro turco della cultura e del turismo, Mehmet Nuri Ersoy, ha espresso l’ipotesi che la persona sepolta possa essere legata a Gordio e al re Mida. Gli spazi della camera sembrano disegnati per ospitare una figura importante, rafforzando il collegamento con i sovrani citati nelle fonti storiche e nelle tradizioni mitologiche. Questa sepoltura si distingue anche per essere un raro esempio di incinerazione nell’area di Gordion, un elemento che aggiunge ulteriori informazioni sulle pratiche funerarie dell’epoca.
Significato storico della scoperta e riflessi sulla figura del re mida
Il ritrovamento di questa tomba getta nuova luce sul regno di Frigia, facendo emergere dettagli fino a ora poco noti sui suoi governanti. Il re Mida, noto dalla mitologia greca per la sua capacità di trasformare in oro ogni cosa, è uno dei personaggi più discussi e attorno ai cui restano molti interrogativi. La vicinanza della tomba appena scoperta a quella che avrebbe appartenuto a Gordio, padre di Mida secondo le fonti antiche, rende il sito ancora più significativo.
Gli archeologi hanno sottolineato come la concentrazione di manufatti trovati in questa sepoltura rappresenti uno dei gruppi più importanti ritrovati nel tumulo di Gordion, dopo quello già associato al re Mida. Le analisi hanno identificato i resti cremati come i più antichi del sito, segnando una differenza nelle usanze funerarie rispetto alle altre tombe. Yücel Şenyurt, co-direttore degli scavi, ha evidenziato come il trattamento speciale della salma indichi la rilevanza del defunto nella società frigia.
L’importanza di gordion per la ricerca archeologica in anatolia
Nonostante gli scavi siano in corso da oltre 75 anni, Gordion continua a nascondere misteri e strutture ancora da esplorare. La complessità del sito, con i suoi numerosi insediamenti e reperti, testimonia quanto questa area abbia rappresentato un centro nevralgico per l’antico mondo anatolico. Le scoperte come quella della camera sepolcrale non solo arricchiscono la conoscenza storica, ma permettono di mettere a confronto le fonti scritte e le tradizioni con dati concreti.
Lo studio di tali ritrovamenti apre scenari nuovi sulla cultura, la società e le relazioni politiche dei Frigi e dei popoli vicini. Gordion resta quindi un luogo di grande interesse per chi si occupa di archeologia mediterranea, attirando studiosi da tutto il mondo che puntano a far luce su un passato ancora in parte nascosto. I futuri scavi promettono altri reperti capaci di rivelare aspetti finora sconosciuti di questa affascinante civiltà.