Nella tarda serata di ieri, la capitale serba belgrado è stata teatro di scontri tra la polizia e gruppi di manifestanti violenti, al termine di una protesta antigovernativa. Le forze dell’ordine hanno arrestato più di dieci persone, mentre sei agenti sono rimasti feriti nel corso degli scontri, insieme ad altri due civili coinvolti negli incidenti. Questo episodio conferma un clima di tensione crescente in città, con le autorità pronte a mantenere l’ordine pubblico.
Degenerazione della manifestazione pacifica in scontri violenti
La manifestazione principale si è svolta in piazza Slavija, dove inizialmente era prevista una protesta pacifica contro il governo. Tuttavia, al termine della raccolta di persone, alcuni gruppi di giovani facinorosi hanno iniziato a provocare la polizia. Secondo il capo della polizia di belgrado, Dragan Vasiljevic, questi gruppi hanno attaccato gli agenti senza motivo, costringendo le forze dell’ordine a intervenire per contenere la situazione. Vasiljevic ha sottolineato che tutti i reparti di polizia hanno agito con professionalità, usando la forza in modo limitato e solo quando necessario per difendersi.
Video e dinamica degli scontri
Per spiegare la dinamica degli scontri, Vasiljevic ha mostrato video che documentano la violenza dei manifestanti, confermando come il loro intento fosse di spostarsi verso il parco Pionirski, situato davanti al parlamento di belgrado, dove si teneva una contromanifestazione. Si tratta di un gruppo di studenti contrari al movimento antigovernativo, che da inizio marzo ha messo in atto una protesta permanente. I facinorosi tentavano così di forzare il blocco di polizia disposto per impedire l’incontro tra le due fazioni, determinando lo scontro.
Leggi anche:
Le forze dell’ordine e la richiesta di rispetto della legge
Di fronte a questi eventi, le autorità hanno ribadito che il rispetto delle leggi è fondamentale per garantire la sicurezza di tutti. Il capo della polizia Vasiljevic ha ricordato ai cittadini che “non è consentito mettere in pericolo l’ordine pubblico con azioni violente o provocazioni” e che “è vietato forzare i blocchi predisposti dalla polizia.” Questo richiamo arriva in un momento delicato, in cui le tensioni sociali in serbia mostrano segni di escalation.
La polizia ha confermato di aver agito in difesa, senza abusi oltre il necessario. La situazione, comunque, ha fatto registrare sei agenti feriti e due civili. Gli arresti, più di dieci, riguardano proprio coloro che hanno preso parte agli scontri violenti, sforando l’atmosfera pacifica della manifestazione di piazza Slavija. Le operazioni di controllo sul territorio stanno continuando per individuare altri responsabili.
Le forze di polizia restano attive
Le forze di polizia continuano i controlli e mantengono alta l’attenzione per evitare ulteriori escalation. “La collaborazione della cittadinanza è fondamentale per la riuscita delle operazioni,” ha aggiunto Vasiljevic.
Reazioni politiche e intervento del presidente aleksandar vucic
Il governo serbo ha reagito con fermezza. La dirigenza politica ha condannato senza appello gli atti di violenza e l’aggressione contro le forze dell’ordine. Tra le reazioni più attese c’è quella del presidente aleksandar vucic, che ha annunciato un intervento pubblico per la mattinata successiva. Le sue parole e le misure che intenderà adottare saranno decisive per indirizzare l’evoluzione della crisi sociale a belgrado e, più in generale, in serbia.
Le forze di polizia restano allerta, in attesa di nuove indicazioni da parte dei vertici del paese. La situazione nel centro della capitale rimane tesa e il rischio di ulteriori scontri non è escluso, in un clima che non accenna a stemperarsi dopo settimane di proteste e controproteste. La giornata successiva sarà dunque cruciale per monitorare gli sviluppi di questa difficile fase politica e civile.