Durante la partita di calcio valida per i play off di seconda categoria, disputata il 17 maggio 2025 al campo sportivo “Maurelli” di Sarnano, si sono verificati momenti di violenza che hanno costretto l’arbitro a sospendere l’incontro per circa venti minuti. Quattro tifosi ultrà sono stati individuati come responsabili di due distinti episodi di aggressioni fisiche e spintoni. A seguito di indagini, la questura di Macerata ha emesso misure restrittive di daspo nei loro confronti, per impedire la loro presenza negli stadi per un anno.
Gli episodi di violenza durante la partita sarnano asd – caldarola gnc
La partita tra Sarnano Asd e Caldarola Gnc, valida per i play off di seconda categoria, si è trasformata in un clima di tensione e aggressioni fisiche, poco dopo l’inizio del match. Nella giornata del 17 maggio 2025, al campo “Maurelli” di Sarnano, due distinti episodi di violenza hanno coinvolto tifosi delle due squadre. Si sono scambiati botte e spintoni in diverse fasi della gara, causando grande scompiglio sugli spalti e in campo.
La situazione è degenerata al punto che l’arbitro, per sospendere i disordini e garantire la sicurezza, ha dovuto interrompere il gioco per almeno venti minuti. “Questo momento di stop ha permesso agli addetti alla sicurezza di riportare un minimo di ordine, anche se la tensione tra gruppi di tifosi non si è spenta del tutto.” Il clima durante l’incontro era già teso per l’importanza della partita, decisiva per proseguire ai turni successivi dei play off.
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L’intervento di chi assisteva agli scontri e la rapidità con cui si è agito sul posto sono stati fondamentali per evitare conseguenze peggiori. Sul terreno di gioco, i giocatori hanno atteso alla distanza, mentre fuori dal campo gli animi si sono calmati lentamente. Lo svolgimento della partita è ripreso solo dopo una lunga pausa e con la presenza di più forze dell’ordine.
L’indagine dei carabinieri e la raccolta delle prove video
La stazione dei carabinieri di Sarnano ha assunto un ruolo chiave nella ricostruzione degli eventi violenti. Gli investigatori hanno esaminato accuratamente i filmati girati dagli spettatori presenti, che hanno immortalato gli attimi degli scontri. Questi video si sono rivelati decisivi per identificare con precisione i protagonisti degli scontri e definire i vari fasi delle aggressioni.
L’attenzione degli inquirenti si è concentrata su quattro tifosi, due appartenenti al gruppo del Caldarola Gnc e due riconducibili ai sostenitori di casa, il Sarnano Asd. Le immagini hanno mostrato chiaramente i momenti di contatto fisico diretto, spintoni e pugni, commessi in due episodi separati ma contemporanei. I militari hanno confrontato anche le testimonianze raccolte sul posto con quanto emerso dai video, per avere un quadro più completo delle responsabilità.
Alla fine delle indagini i quattro individui sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per i comportamenti violenti messi in atto durante l’incontro. Il lavoro dei carabinieri è stato essenziale perché senza quelle prove difficilmente si sarebbe potuto procedere con azioni mirate contro i responsabili. “Lo sforzo investigativo ha permesso di intervenire tempestivamente per prevenire nuovi episodi simili.”
Le misure del questore di macerata e il daspo per i quattro tifosi
A seguito delle denunce e del quadro emerso dalle indagini, la divisione polizia anticrimine della questura di Macerata ha valutato la situazione come un rischio per l’ordine pubblico e la sicurezza nelle manifestazioni sportive. Il questore Gianpaolo Patruno ha quindi emesso quattro provvedimenti di daspo, uno per ciascuno dei tifosi identificati. Questi provvedimenti impediscono a queste persone di accedere agli stadi per la durata di un anno.
Il daspo è uno strumento previsto dalla legge per limitare la presenza di soggetti ritenuti pericolosi in occasione di eventi sportivi, proprio per evitare che si ripetano tensioni e scontri violenti come quelli riscontrati al campo Maurelli di Sarnano. In questo caso specifico, i destinatari sono due tifosi legati a Caldarola Gnc e due di Sarnano Asd, con responsabilità legate a comportamento violento durante la gara disputata il 17 maggio.
Il segnale della questura e le misure per la sicurezza
Il provvedimento convalidato dalla questura mira a contenere e contrastare episodi di violenza che possono attecchire in ambito calcistico regionale, preservando la sicurezza del pubblico e degli operatori dello sport. La sospensione della patente di tifoso verso chi genera violenze è una risposta che si basa sull’attività investigativa svolta sul campo e sulle prove raccolte in modo puntuale. “Queste misure rappresentano un chiaro segnale sul controllo di questi eventi a livello locale.”